Nonostante le forti piogge che hanno colpito l’isola di Veglia (Krk) nei giorni scorsi, la giornata di sabato 1 giugno è trascorsa all’insegna del bel tempo, che ha reso ancora più piacevole la visita dell’ambasciatore della Repubblica d’Italia in Croazia, Paolo Trichilo, alla locale Comunità degli Italiani. Ad accoglierlo sono stati il presidente del sodalizio, Alessio Pelucchi e la vicepresidente Silvana Krstulovich Pavačić. L’ambasciatore ha avuto inoltre la possibilità di visitare il centro storico della città di Veglia, accompagnato dal presidente Pelucchi.
“Il nostro principale obiettivo è portare avanti le nostre tradizioni. La sede non è il massimo, ma nonostante questo, con l’impegno dei nostri soci, cerchiamo di svolgere regolarmente e con passione le nostre attività”, ha dichiarato Pelucchi, eletto da poco presidente del sodalizio vegliota. La vicepresidente Krstulovich Pavačić, per anni a capo della Comunità degli Italiani quarnerina, dal canto suo, ha presentato all’ambasciatore Trichilo, i risultati conseguiti dal sodalizio nel corso degli anni. “Riteniamo che la sua presenza qui sia un segno tangibile del sostegno della Madrepatria. Da parte nostra cerchiamo di portare avanti il principale compito, ossia la diffusione della cultura italiana con uno spirito di multiculturalismo e sana convivenza con i cittadini dell’isola”, ha affermato la vicepresidente, ringraziando anche l’Università Popolare di Trieste per il sostegno offerto. Krstulovich Pavačić ha ribadito, inoltre, gli ottimi rapporti con la municipalità e il sindaco Darijo Vasilić.
I problemi del sodalizio
La Comunità soffre, però, di gravi problemi che ostacolano il suo funzionamento. Nei due piani, entrambi da 16 metri quadrati, non ci sono l’acqua e i servizi igienici. Il sindaco, sin dal 2017, ha dimostrato un’apertura per risolvere il problema, ma finora non è stato fatto nulla. “Siamo la sede più disagiata tra quelle della Comunità Nazionale Italiana in Croazia”, ha voluto sottolineare la vicepresidente. Krstulovich Pavačić ha, comunque, ricordato che la CI di Veglia offre vari corsi di lingua italiana. Un altro fiore all’occhiello della Comunità è il libro bilingue “Storia della Comunità degli italiani di Veglia”, una copia del quale è stata donata proprio a Trichilo.
Nel suo intervento, l’ambasciatore ha apprezzato molto quanto detto dai padroni di casa. “Volevo testimoniare la mia attenzione nei vostri confronti. Vedere con i propri occhi è sempre necessario per rendersi conto della situazione. Sicuramente l’acqua e i servizi igienici sono un grave problema e, quando il nuovo Console generale s’insedierà a Fiume, gli chiederò di visitare la vostra Comunità, di incontrare il sindaco e di provare a riprendere il discorso in questo senso”. Il diplomatico ha incitato i membri a “non arrendersi nonostante le difficoltà”. Ha considerato i corsi di lingua italiana “molto positivi e al servizio di tutta la popolazione”.
“La Croazia, crescendo economicamente – ha poi aggiunto Trichilo – sta attirando gli italiani a venire a vivere e a investire qui: sia gli anziani che i giovani possono vivere molto bene”. In questo contesto “è importante mantenere alta la bandiera, la tradizione e la lingua italiana”, ha concluso l’ambasciatore.
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