Affitti e bollette, chiudono i locali

In ottobre sono una decina i vani d’affari che hanno abbassato le saracinesche

0
Affitti e bollette, chiudono i locali
Esercizi chiusi a Umago. Foto: MAURIZIO ROTA

Sono una decina le attività commerciali chiuse a Umago durante il mese di ottobre. Gli ultimi rincari hanno influito sull’attività di diversi artigiani e gestori locali. Dopo i rincari dei beni di prima necessità sono aumentati anche gli affitti dei vani d’affari privati e nemmeno quelli cittadini rientrano più tra quelli convenienti. Non va dimenticato che pure il potere d’acquisto dei clienti di questi esercizi è diminuito, riflettendosi sugli introiti di artigiani ed esercenti. A farne le spese, negozi, ma soprattutto bar e locali del comparto produttivo alimentare, oltre a qualche agenzia. Tra le motivazioni addotte anche l’altissimo costo dell’energia elettrica, che a partire da febbraio si è trasformato in una sorta di spada di Damocle. Le bollette dell’elettricità che giungono agli indirizzi degli artigiani, risultano rincarate del 300%, il che, secondo i fruitori, non rispecchia il reale consumo degli stessi esercizi. A risentire del fatto, finora, anche il numero dei posti di lavoro presso queste botteghe, che non potevano più permettersi una parte del personale. Più di qualche artigiano, oltre a esprimere il suo rammarico per i rincari di ogni genere, si è detto più che convinto di voler interrompere la prassi di lavorare oramai per gli altri, più che per sé stessi.
Il tutto avviene, come da previsione, subito dopo la stagione turistica, quando viene a mancare la clientela straniera, dal momento che quella nostrana non riesce a tamponare l’ammanco finanziario nelle casse di molti artigiani dopo gli ultimi rincari.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display