3.maj. Firmato il contratto per il primo polar cruiser

Lo stabilimento navalmeccanico di Cantrida può finalmente fare affidamento su un nuova importante commessa. L’accordo è stato sottoscritto con la Scenic

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3.maj. Firmato il contratto per il primo polar cruiser

Il direttore del 3.maj, Edi Kučan, l’aveva annunciato una settimana fa e questa mattina la commessa che permette di guardare al futuro con ottimismo ha finalmente bussato alle porte. Glen Moroney, fondatore della Scenic, ha sottoscritto con lo stabilimento navalmeccanico di Cantrida il contratto per la costruzione di una nave da crociera per le rotte artiche nel cantiere navale fiumano. La conferma è giunta dallo stesso direttore, il quale non ha fatto mistero della propria gioia e di quella di tutti i dipendenti di Cantrida, perché finalmente, dopo quattro anni, il 3.maj è riuscito a concordare una commessa. La quale porta con sé la possibilità di costruire ulteriori quattro navi gemelle. La posa della sezione di chiglia della prima nave della linea Scenic Eclipse dovrebbe avvenire nella seconda metà dell’anno prossimo, mentre le prime lamiere dovrebbero venire tagliate già a partire dalla fine di febbraio.

Il presidente della Regione Zlatko Komadina e il Sindaco di Fiume Vojko Obersnel hanno fatto i complimenti a Edi Kučan per la firma del contratto per il polar cruiser. Foto: Željko Jerneić

Da fonti vicine al direttore abbiamo saputo che già tutta la scorsa settimana gli inviati della Scenic erano costantemente presenti al cantiere navale di Cantrida, sia per chiedere le ultime delucidazioni e prendere gli accordi finali, sia per osservare da vicino la riva e scegliere il luogo adatto da affittare per i lavori di completamento della nave. E sì, perché il contratto prevede che il 3.maj costruisca lo scafo della nave (di 168 metri) e vi installi tutti gli impianti necessari (motore principale e qjuelli ausiliari, tubi, valvole, cavi elettrici, sistemi vari e così via). La parte riservata ai passeggeri verrà poi allestita dall’armatore, su un tratto di riva che il 3.maj affitterà alla Scenic, dotato sia di molo, sia di officine, sia di spazi per immagazzinare tutto il materiale necessario.
Il direttore ha puntualizzato che l’armatore australiano ha sì sottoscritto il contratto, ma che ancora ci sono alcuni passi legali da compiere. Inoltre, nessun armatore firma un contratto senza avere le dovute garanzie che questo verrà rispettato, perciò resta da vedere se il governo sarà disposto a concederle. In ogni caso, mesi fa ai Banski Dvori era stato deciso di salvare il 3.maj, finito nei guai assieme a tutto il Gruppo Uljanik. Il piano di salvataggio prevedeva il completamento delle due navi nel bacino di Fiume, dove nel frattempo è giunta, reduce da Pola, anche la petroliera Santiago. In futuro il 3.maj dovrà arrangiarsi da sé e le basi ci sono tutte. Il direttore Kučan sa che prima della posa della sezione di chiglia ci sono tutta una serie di passi da compiere e, di conseguenza, bisogna contattare gli armatori con molto, molto anticipo. Perché i “suoi” dipendenti non devono cadere in disgrazia di nuovo, ma continuare a vivere del proprio lavoro.

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