Il caldo africano non molla la presa

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Il caldo africano non molla la presa

Non molla la presa il caldo record a causa dell’anticiclone africano e lo farà ancora per tutta la settimana. Nuovo record in montagna con temperature sempre positive fino a 5328 metri: per trovare valori sottozero dobbiamo salire ben oltre le vette più alte d’Europa, spiegano gli esperti del sito www.iLMeteo.it che indicano un probabile cambio del tempo da lunedì 28 agosto.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma un cambiamento epocale con lo zero termico che è salito di circa 300 metri oltre il precedente record in Italia. Ma tutta la catena alpina ribolle, anche in Svizzera, con 5298 metri, è stato stracciato il precedente valore più alto, dal 1954 anno di inizio rilevazioni con le radiosonde.

In pratica tutta la colonna troposferica, schiacciata dalla potenza dell’anticiclone Nerone, presenta valori di almeno 10 gradi superiori alle medie del periodo: si pensi che lo zero termico, cioè il livello minimo delle temperature sotto lo zero, dovrebbe essere a 3500 metri in questo periodo dell’anno sulle Alpi: abbiamo una quota di 1800 metri superiore, i ghiacciai fonderanno ancora di più e l’ecosistema ‘impazzirà’.

È un bruttissimo segnale dei cambiamenti climatici, un’ulteriore riprova del riscaldamento globale, un numero mai raggiunto prima, si sottolinea. Ma perché allora questo anticiclone, nonostante i record, non si chiama Lucifero, ovvero il nome che tipicamente viene dato all’anticiclone più potente dell’Estate? I record storici di questi giorni riguardano la temperatura in quota, ovvero quella che non risente dell’urbanizzazione e dunque quella che, senza alcun tipo di influenza “terrena”, dà esattamente l’idea del riscaldamento globale. Una cosa è il calore nella libera atmosfera e un’altra è la temperatura che si esplicita al suolo. Attenzione, le caratteristiche di un anticiclone potentissimo ci sono tutte: record dello zero termico (5328 metri), diffusione del caldo, durata della fiammata (a fine evento saremo almeno sui 13-15 giorni). E c’è di più: non fa caldissimo solo in montagna, ma anche al mare; infatti, mentre ad inizio estate sulle coste si respirava meglio, ora va molto peggio dal momento che il mare si è notevolmente surriscaldato e dunque le brezze marine non riescono più a rinfrescare efficacemente come prima.

Ma allora perché non è Lucifero? I motivi sono diversi: – periodo dell’anno in cui ci troviamo: attualmente, rispetto ad inizio estate l’irraggiamento solare è inferiore (parliamo di circa 1 ora e mezzo in meno rispetto al 21 giugno); inoltre il sole è più basso rispetto al 21 giugno (momento di massima altezza); – durante questa estate 2023 ci sono stati diversi momenti di interruzione dell’escalation termica degli strati inferiori della terra (più piogge) e ciò ha contribuito a tenerli più freschi. Tutto ciò determina picchi di temperatura, in questa fase, intorno ai 39-40°C e non dunque a livelli eccezionali (46-48°C). La mancanza di questo fattore (estremi picchi di temperatura) in aggiunta agli altri (record termici in quota, durata, estensione sul territorio), ha fatto sì che questa ondata, seppur con intensissima fiammata africana, non prendesse il nome di Lucifero. Nei prossimi giorni, comunque da record sarà la persistenza dell’anticiclone africano Nerone: il caldo resterà dominante per tutta la settimana.

Avremo una vera e propria “tempesta di calore”, come viene definita dal servizio meteo californiano quando le massime di almeno 38°C insistono per più di 3 giorni su una superficie molto ampia: con l’Heat Storm (Tempesta di Calore, appunot) di Nerone avremo addirittura 7 giorni di canicola e valori roventi.

Da segnalare, poi, le notti tropicali: ormai siamo scesi di 15 gradi di latitudine verso Sud e ci troviamo sul Tropico del Cancro; durante la notte, non solo si registrano temperature oltre i 20 gradi (definizione appunto di notte tropicale), ma addirittura si osservano minime di 30 gradi.

Per quanto riguarda le previsioni dei prossimi giorni, inutile confermare il tempo caldissimo e asciutto fino a domenica.

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