Giovanni Cernogoraz: «Me lo sono meritato»

Campione mondiale, campione europeo e miglior sportivo croato per il 2023. Per il cittanovese è stato un anno d’oro

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Giovanni Cernogoraz: «Me lo sono meritato»
Giovanni Cernogoraz in azione. Foto Facebook /Giovanni Cernogoraz

Che il 2023 sarebbe stato per Giovanni Cernogoraz un anno indimenticabile lo avevamo capito già la scorsa estate, quando il 40enne connazionale cittanovese aveva messo a segno nell’arco di appena un mese l’accoppiata titolo mondiale-titolo europeo. E la 30ª edizione della “Grande giornata dello sport croato”, durante la quale sono stati premiati i migliori sportivi dell’anno che sta per lasciarci in quattordici categorie, è stata in pratica una specie di consacrazione. Giovanni si è imposto nella categoria individuale maschile, per quello che è il suo terzo successo dopo quelli ottenuti nel 2012 e nel 2015. Anche stavolta, onestamente, i dubbi in merito a chi avrebbe ottenuto le preferenze della giuria erano poche: a parlare per Giovanni sono d’altronde i risultati, di primissimo livello internazionale.

«Non c’è da lamentarsi, anzi»
Il 2023 è dunque ormai agli sgoccioli e, visti in successi ottenuti negli ultimi mesi, si potrebbe pensare che per Cernogoraz ci sia un po’ di “rammarico” per il fatto che se ne vada. “In un certo senso sì – ammette –. Il 2023 è stato effettivamente un anno molto positivo per me. A Baku ho vinto l’oro mondiale, che mi mancava nella collezione personale, e un mese dopo è arrivato anche il titolo di campione europeo a Osijek. Non dimentichiamo nemmeno il successo agli European Games a livello di squadre. C’è poi anche l’oro alla tappa di Coppa del Mondo in Marocco. Guardando i risultati ottenuti direi che non c’è da lamentarsi, anzi”.
Tutto questo è valso anche il titolo di miglior sportivo croato dell’anno… “La concorrenza era davvero fortissima in quanto sono stati parecchi gli sportivi croati che si sono distinti nel 2023. Qui parliamo di titoli europei e mondiali, ovviamente. D’altra parte, ritengo di essermi meritato questo riconoscimento che mi è stato conferito”.

«Il 2023 o il 2012? Entrambi!»
Tracciare delle parallele è spesso impresa ardua, così come paragonare i vari successi. Ma per Giovanni è stato migliore il 2023 oppure il 2012, quando era arrivato il titolo olimpico a Londra 2012? “Difficile dare una risposta in merito, diciamo che li pongo sullo stesso piano. Nel 2012 ho vinto il titolo olimpico, ma anche quello europeo, mentre negli ultimi mesi al posto di quello olimpico è arrivato l’oro mondiale. Inutile negare però che la finale ai Giochi ha un peso specifico, sicuramente molto più importante e prestigiosa. Sulla scala valori il Mondiale arriva comunque subito dopo l’Olimpiade”.
La vita di uno sportivo, soprattutto se di un livello mondiale, è piena di appuntamenti e fatiche, spesso anche stress. I momenti di relax sono pochi e anche per questo motivo bisogna saperne approfittare al massimo. “Tanti impegni significano anche parecchia stanchezza fisica e mentale, pertanto c’è assoluta necessità di rifiatare, di prendersi una pausa e riordinare le idee. Un po’ di riposo mi farà bene e mi aiuterà a preparare il 2024, che sarà un anno altrettanto impegnativo e importante a livello di competizioni internazionali. Adesso voglio dedicare un po’ di tempo alla famiglia e trascorrere con loro le vacanze di fine anno. Poi, a gennaio, sarà già tempo di rimettermi al lavoro, per quanto la preparazione fisica sia in un certo senso già iniziata”.

«A Parigi può succedere di tutto»
Come detto, le Olimpiadi di Parigi saranno ovviamente la ciliegina sulla torta. Che Giovanni stia già… scaldando i motori? “Per adesso mi godo il momento. Ovvio che i Giochi in Francia saranno il clou della stagione e inutile negare che le aspettative sono notevoli. Il primo passo sarà ovviamente ottenere l’accesso alla finale, poi può succedere di tutto. Spesso a fare la differenza sono uno o due piattelli. Prima della rassegna a Cinque Cerchi ci saranno tuttavia gli Europei che mi aiuteranno a capire il momento di forma, se c’è qualche aspetto in cui lavorare e migliorare”.
Giovanni miglior sportivo dell’anno e papà Valter, che lo allena e lo accompagna su e giù per il mondo, miglior allenatore per il 2023. In un certo senso la si potrebbe definire come una vittoria degli sport minori su quelli di massa… “Vero, ma aggiudicarsi il Mondiale e l’Europeo lo stesso anno ha pur sempre un peso specifico, a prescindere di quale sport si tratti. Il COC è stato bravo a tener conto di questo criterio e alla fine ritengo giusta la decisione di assegnare il titolo di miglior allenatore dell’anno a mio padre”.

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