Rijeka, una manita per scacciare la crisi

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Rijeka, una manita per scacciare la crisi

FIUME | Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Perché dalla gara casalinga con il fanalino di coda Rudeš ci si attendeva principalmente questo, senza “se” e senza “ma”. Alla fine, poi, è arrivato anche un convincente 5-1, una “manita” da interpretare sicuramente come un segnale di crescita. Dire, però, che il Rijeka sia uscito dal tunnel della crisi è ancora prematuro, ma è innegabile che tre vittorie in quattro partite sotto la gestione Igor Bišćan sono un segnale incoraggiante. Il Rijeka visto contro il Rudeš, pochezza tecnica dell’avversario a parte, è stato una squadra che ha creato (e sprecato) tantissimo, segnando cinque gol e sbagliando almeno altrettante ghiotte occasioni. Ma ciò che dà particolarmente fiducia è l’atteggiamento della squadra in campo: francamente non ricordiamo quando il Rijeka abbia giocato con tale mordente come lunedì sera. Se qualcuno perdeva palla tentava subito di recuperarla, nei duelli nessuno tirava indietro la gamba, mentre più di una volta si è potuto notare un giocatore incitare il compagno di squadra, incoraggiandolo dopo un errore. Bišćan, insomma, ha motivo per essere soddisfatto e non lo nasconde.
“Devo per forza fare i complimenti ai ragazzi per la vittoria e la qualità del gioco espresso. Nel primo tempo eravamo quasi perfetti e già all’intervallo il risultato poteva essere quello finale. Abbiamo segnato cinque gol, ne abbiamo sfiorati altri, ma va bene anche così. Ho visto tante cose positive, a prescindere dai limiti tecnici dell’avversario: energia, determinazione e differenza di classe. Anche gli spettatori l’hanno notato, applaudendo la squadra. Direi che siamo andati tutti soddisfatti via dallo stadio”.

Dunque, tutto come da copione. Al silenzio polemico dell’Armada ha risposto il resto del pubblico, con in testa l’immancabile Banda d’ottoni di Laurana, incitando la squadra e il neoallenatore. “L’atmosfera era positiva, il che ha sicuramente aiutato i ragazzi in campo – ammette Bišćan –. Vorrei che fosse così in ogni partita. Chiaro, però, che bisogna meritarsi il sostegno dei tifosi. Credo che alla fine gli stessi abbiano riconosciuto l’impegno profuso e lo spirito di sacrificio dimostrato. Da quando ho assunto la guida tecnica, non posso davvero lamentarmi per l’atteggiamento e il comportamento di ciascun singolo calciatore”.

Accorgimenti tattici azzeccati

Dal suo arrivo Bišćan ha cambiato poche cose rispetto a Matjaž Kek, ma una “mossa tattica” potrebbe rivelarsi molto redditizia. La stessa che il tecnico sloveno non voleva mai prendere in considerazione, nonostante più di un “suggerimento” dall’esterno. Quale? Risponde Bišćan… “Non vedo assolutamente Pavičić e Lončar nella posizione di mezzepunte. In base alle caratteristiche tecniche delle quali dispongono credo che possano rendere meglio di tutto nel ruolo di centrocampisti arretrati. Entrambi mi hanno convinto, anche se ciò non significa automaticamente che la prossima partita la giocheranno in coppia. Dipenderà dalla tipologica dell’avversario, dalle priorità tattiche e da tanto altro”.
C’è però anche qualcosa che va assolutamente migliorato. “I calci piazzati sono effettivamente un problema. Se vogliamo lottare per le posizioni di vertice dobbiamo assolutamente sistemare la questione. Mi rallegra il fatto che a Spalato e Varaždin abbiamo concesso poco all’avversario, ma sugli sviluppi dei calci piazzati più di una volta andiamo in difficoltà. Le squadre più forti non tarderanno a castigarci”, conclude la sua analisi sulla sfida con il Rudeš il tecnico zagabrese sulla panchina quarnerina.

Coppa: nei quarti con la Lokomotiva

Intanto, ieri a Zagabria è stato effettuato il sorteggio per i quarti di finale di Coppa Croazia. Al Rijeka non è andata per nulla bene, visto che il 4 dicembre, in gara secca, sarà ospite della Lokomotiva. Si giocherà allo stadio di via Kranjčević con inizio alle ore 19.30. La compagine zagabrese sta attraversando un ottimo momento di forma e in campionato è seconda alle spalle della Dinamo. Lokomotiva-Rijeka è ormai un “classico” quando si parla del Sole di Rabuzin. Le due squadre si sono finora affrontate in tre occasioni: sempre nell’ambito dei quarti di finale, sempre a Zagabria e sempre con i fiumani a spuntarla. Nella stagione 2014/2015 il Rijeka passò grazie ai 4-1 e 4-0, nel 2015/2016 finì 1-0, mentre nel 2016/2017 i quarnerini espugnarono via Kranjčević con il punteggio di 3-1. Era la stagione della storica accoppiata campionato-Coppa Croazia, culminata con il successo di Varaždin sulla Dinamo.
Tornando al sorteggio, la Dinamo, detentrice del titolo, sarà ospite dello Slaven Belupo, l’Inter farà gli onori di casa alla sorpresa Vinogradar, mentre il piatto forte sarà sicuramente Osijek-Hajduk. Le semifinali si giocheranno il 24 aprile prossimo, mentre l’atto conclusivo è in programma il 31 maggio allo stadio Drosina di Pola.

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