Rijeka. Nuovo allenatore: tutto tace

Il Rijeka si rimette domani al lavoro in vista dell'inizio della prossima stagione. Ma manca tuttora la figura più importante

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Rijeka. Nuovo allenatore: tutto tace
In attesa del nuovo allenatore, il Rijeka si rimetterà domani al lavoro. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Ultimo fine settimana di riposo per il Rijeka, che domani tornerà al lavoro per preparare la nuova stagione. L’appuntamento è fissato in mattinata allo stadio di Rujevica. Sono ancora tante le incognite che accompagnano la squadra fiumana, a partire dalla nomina del nuovo allenatore. La decisione da parte della società tarda ad arrivare, tanto che viene quasi di pensare che non sia facile scegliere tra diversi potenziali candidati. O, magari, coloro che si “offrono” al club non danno troppe garanzie. Aspettiamo ancora qualche giorno e poi capiremo. Sembra tuttavia quasi scontato che la nomina non arriverà in tempo utile per il primo raduno (a guidare l’allenamento dovrebbero essere Vjeko Miletić e Danko Matrljan), anche se nel calcio d’oggi i depistaggi sono all’ordine del giorno. L’impressione è che l’erede di Goran Tomić arriverà dall’estero, con il direttore sportivo Robert Palikuča particolarmente favorevole al mercato di madre lingua tedesca.

Spazio all’immaginazione…
Il calcio è fantasia, ma più volte anche ciò che succede fuori dal rettangolo di gioco è… frutto dell’immaginazione. Il fatto che il Rijeka temporeggi nella scelta del nuovo allenatore, e le contemporanee notizie che arrivano dalla nazionale slovena, viene sempre più interpretato come un indizio per il possibile ritorno al Rijeka di Matjaž Kek il quale, secondo i mass media sloveni, sarebbe ormai un ex selezionatore della nazionale. Kek rimarrà per sempre nel cuore di tutti i tifosi del Rijeka e per lui in società ci sarà sempre posto, ma al momento si tratta soltanto di pura fantasia. D’altra parte il calcio è pieno di risvolti e i “miracoli” accadono di tanto in tanto…

Cessioni e arrivi
Una volta nominato il nuovo tecnico, si potrà guardare al mercato con maggiore chiarezza. Solitamente nella scelta dei rinforzi serve il consenso o il consiglio da parte dell’allenatore, ma non necessariamente. Il Rijeka, infatti, ha già da tempo nel mirino alcuni potenziali giocatori, come è stato d’altronde il caso del centrocampista spagnolo Pablo Garcia Alvarez. A Rujevica sanno benissimo quali siano le posizioni deficitarie in squadra, soprattutto dopo le partenze di Hrvoje Smolčić, Domagoj Pavičić, Josip Drmić e Robert Murić. Queste quelle finora confermate, alle quale dovrebbero unirsi anche gli addii più o meno certi di Darko Velkovski e Adam Gnezda Čerin. Nel caso di Haris Vučkić il Rijeka intende esercitare il diritto di riscatto del cartellino, così come per Anton Krešić, il quale sembra avere però altri piani. Un caso a parte è quello del terzino russo Mikhail Merkulov, che finora ha trascorso molto più tempo in infermeria che sul campo da gioco, risultando però decisivo nella semifinale di Coppa con l’Osijek.

Largo ai giovani
In perfetta sintonia con quella che è la politica societaria e il volere personale del presidente Damir Mišković, a Rujevica si vuole concedere uno spazio maggiore ai giovani. In difesa si auspica il salto di qualità del colombiano Andres Solano e una stagione ben diversa da quella appena conclusa da parte del serbo Sava Arangel Čestić. Possibile che trovi posto in rosa anche Duje Dujmović. A centrocampo di sono Adrian Liber, reduce da un’annata condizionata da problemi fisici, Denis Bušnja, Matej Vuk e Dennis Stojković. E soprattutto Ivan Lepinjica, che non riesce proprio a trovare continuità di rendimento e collocazione in campo (non tutta colpa sua, nda). Non dimentichiamo poi coloro che hanno trascorso il girone di ritorno all’Hrvatski dragovoljac, ovvero Bernard Karrica, Admir Bistrić, Matija Frigan, Niko Galešić, Roko Jurišić e Veldin Hodža. Quest’ultimi due, rispettivamente classe 2001 e 2002, hanno fatto talmente bene tra i “volontari” al punto da venir convocati da Igor Bišćan nella Under 21.

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