Alla scoperta del magico mondo del golf

Sonja Jelača, segretario generale della Federazione croata, entrata di recente nel massimo organismo europeo, parla delle innumerevoli possibilità offerte da questo sport

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Alla scoperta del magico mondo del golf

Nella splendida località di Monte Rosso e nei pressi del campo da golf Adriatic, inaugurato nel 2009 come primo e unico della zona, abbiamo incontrato Sonja Jelača, segretario generale della Federazione croata di golf (HGS) e di recente entrata a far parte della Federazione europea (EGA). Parlando di questo sport definito da alcuni “salutare e aristocratico’’, abbiamo ripercorso le varie fasi del suo sviluppo in Croazia e in Europa, partendo dal primo contatto e dalle motivazioni che hanno portato Sonja Jelača a entrare in questo mondo affascinante e per molti versi sconosciuto. “Per tutta una serie di coincidenze sono entrata nel mondo del golf. All’epoca stavo terminando gli studi alla Facoltà di Economia dell’Università di Zagrabia. Dopo aver partecipato e vinto un concorso di marketing a livello internazionale, sono entrata in contatto con un giovane gruppo di imprenditori e giocatori di golf, che hanno ottenuto il permesso di costruire il primo campo da golf a Zagabria. Dal 1998, e per sette anni, abbiamo lavorato alla documentazione progettuale per la realizzazione di questo impianto. Di pari passo, grazie alle lezioni e alla conoscenza del maestro Christian Fadini, mi sono innamorata di questo sport”.

Sonja Jelača

Come possiamo definire questo sport?

“Il golf è uno degli sport più antichi della nostra civiltà (gli inizi risalgono al XIV secolo, nda) e può venir giocato anche in età avanzata. Due persone, di diversi livelli di abilità, possono competere insieme in modo che il risultato finale sia misurato rispettando le abilità proprie dell’inviduo. Per questo motivo possiamo definirlo come uno sport individuale praticato in gruppo. È molto bello vedere una famiglia intera che allo stesso tempo gioca a golf, si diverte passando del tempo insieme e ognuno misura il proprio punteggio in base alla propria abilità (handicap). Inoltre, la parte ‘nobile’ di questo sport è vista attraverso la presenza di una forte etica sportiva, all’insegna delle buone maniere e del rispetto reciproco”.

Quali sono i benefici?

“Nel corso di una partita di golf, della durata di 4 ore, si percorrono in media 10 chilometri. A seconda del livello di abilità, vengono eseguiti da 80 a 120 colpi. L’attività fisica in compagnia e all’aria aperta sono le caratteristiche principali del golf. In più, secondo 6.000 studi diversi effettuati sul rapporto tra golf e salute, è uno sport che contribuisce alla salute mentale e fisica di un individuo. In media, i golfisti vivono fino a 5 anni in più e hanno meno probabilità di soffrire di malattie cardiovascolari rispetto al resto della popolazione. Inoltre, le persone che giocano a golf hanno meno probabilità di avere problemi legati alla depressione. Praticando questo sport hai la possibilità di conoscere le persone da un altro aspetto, senza filtri, creando amicizie che durano per tutta la vita”.

Tornando alla sua esperienza personale, che cosa l’ha portata a trasferirsi in Istria e a Umago?

“A dire il vero, ho pensato di arrivare alla pensione lavorando a Zagabria. La mia voglia di fare progressi e crescere dal punto di vista professionale mi ha portato a lasciare, dopo 13 anni, il posto di responsabile principale del campo da golf di Zagabria. Nell’ottobre del 2010 mi sono trasferita a Umago e per 9 anni sono stata la dirigente del campo di golf di Salvore. Quest’anno saranno 12 anni da quando sono arrivata qui come una turista e la cosa che mi ha maggiormente colpita sono stati il modo di vivere e la mentalità degli istriani, soprattutto di quelli che mettono al primo posto la persona, che è anche la mia filosofia di vita”.

Il golf è importante pure per lo sviluppo del turismo di questa zona?

“In Istria si vive di turismo e si cerca di offrire all’ospite il meglio che si può. Rispetto a Zagabria, l’importanza dei campi da golf di Salvore è legata all’offerta turistica della zona, dato che il maggior numero di praticanti gioca ad aprile e a ottobre, durante la bassa stagione. Il clima e l’offerta enogastronomica rendono l’Istria una meta privilegiata e in questo contesto il golf si inserisce alla perfezione. Inoltre, Umago e Salvore possono definirsi destinazioni turistiche con un’offerta che include anche questo sport, ma non possiamo definirci una destinazione esclusivamente di golf. Per avvicinarci all’enorme mercato europeo e mondiale, e richiamare i golfisti, abbiamo bisogno di un secondo e di un terzo campo. Soltanto così potremmo diventare interessanti per i golfisti di tutto il mondo che viaggiano per praticare questo sport”.

Il campo di golf Adriatic di Salvore è l’unico della zona

Il ruolo di dirigente

Oltre a essere stata la dirigente dei campi da golf di Zagabria e Salvore, Sonja Jelača da cinque anni ricopre il ruolo di segretario generale della Federazione croata di golf (HGS) ed è diventata l’unico rappresentante croato in assoluto nella Federazione europea.

In che cosa consiste il suo impegno e lavoro all’interno di queste istituzioni?

“Il mio compito all’interno della Federazione croata è legato alla strategia di sviluppo del golf a livello nazionale e istituzionale, attraverso la divulgazione e la popolarizzazione dell’immagine di questo sport all’interno della società, la professionalizzazione del personale e lo sviluppo delle infrastrutture. Senza infrastrutture adeguate non si può sviluppare lo sport, per questo motivo cerco di collaborare attivamente con le istituzioni e i ministeri affinché si rimuovano gli ostacoli e gli impedimenti, consentendo la costruzione dei campi da golf. Per quanto riguarda l’EGA, sono molto felice e orgogliosa di essere stata scelta come rappresentante di uno dei tre Comitati che compongono la Federazione europea. Il mio compito sarà quello di rappresentare 20 Paesi europei della zona meridionale e, assieme al Comitato, abbiamo l’incarico di implementare il sistema di misurazione dell’abilità (handicap) dei giocatori, determinare le dimensioni dei campi da gioco e il sistema che misura la loro difficoltà (course rating e slope rating). Ci aspetta un lavoro duro e complesso però già nel corso del primo incontro di quest’anno, tenutosi a Losanna, ho notato che tutti i membri hanno la volontà di discutere e dibattere per migliorare la situazione attuale”.

C’è qualche evento importante che verrà organizzato a breve?

“Il campo di golf di Brioni celebra quest’anno il suo centesimo anniversario e per l’occasione la prima giornata della Lega croata di golf si terrà proprio lì il prossimo 26 marzo. Oltre a ciò, verrà celebrata la Giornata croata del golf e organizzata una tavola rotonda sotto il patrocinio del Ministero del Turismo e dello Sport, con l’obiettivo di armonizzare le leggi, creando un clima positivo per gli investimenti e riconoscere il golf come un’importante risorsa sportiva e turistica che può contribuire al prolungamento della stagione turistica”.

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