Rijeka indenne al Maksimir

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Rijeka indenne al Maksimir

ZAGABRIA | Il colpaccio non è arrivato, ma l’obiettivo principale è stato comunque raggiunto. Il Rijeka torna dalla trasferta del Maksimir con un prezioso punto in tasca che impedisce la fuga della Dinamo e ridà fiducia e tranquillità a un ambiente che ne aveva eccome bisogno dopo gli insuccessi e le polemiche delle ultime settimane. A Zagabria finisce 1-1, pareggio che fa sorridere soprattutto l’Osijek, ora secondo in classifica a -1 dai campioni in carica e a +1 sui quarnerini.
Kek cambia, e anche parecchio, l’undici iniziale. Župarić è KO per la febbre e il… mancato passaggio all’Anderlecht, mentre Pavičić inizia dalla panchina. Mistero invece sull’assenza nel referto di Zuta, sembra per un problema al ginocchio. In parole povere, a far coppia con Punčec è Escoval, Pavelić agisce sulla fascia sinistra, mentre al posto di Pavičić c’è Grahovac. Bjelica deve rinunciare a Oršić e Ademi, ma recupera l’ex Leovac.

Raspopović risponde a Gavranović

I primi minuti sono ovviamente di… studio reciproco. Ma all’8’ la Dinamo va vicina al vantaggio. Hajrović pesca in area Gavranović, che tenta la conclusione di prima intenzione con la palla di poco alto. Alla mezz’ora da segnalare un doppio errore arbitrale nella stessa azione: Raspopović, già ammonito, falcia un avversario e favorisce il contropiede del Rijeka, con Acosty fermato poi da un’errata segnalazione di fuorigioco. Due minuti dopo il vantaggio zagabrese. Hajrović mette nei sedici metri, Escoval colpisce involontariamente di testa il palo e Gavranović, da vero rapace d’area, non perdona. I fiumani sembrano accusare il colpo, ma al 38’ arriva il pareggio. E che pareggio… Raspopović porta palla sulla destra e, da posizione decentrata, lascia partire una conclusione da una ventina di metri che fulmina Livaković. Un gol bellissimo, che riporta il risultato in parità. I fiumani prendono coraggio e allo scadere del primo tempo ci prova dalla distanza anche Lončar, ma Livaković devia in calcio d’angolo.

Sluga salva su Dilaver

La prima occasione della ripresa è della Dinamo. Kadzior mette sul secondo palo, Dilaver sovrasta di testa Escoval, ma Sluga compie il miracolo salvando la propria porta. Un minuto più tardi ci prova lo stesso Kadzior: Sluga blocca nuovamente, seppur con qualche difficoltà. La risposta ospite è affidata a Gorgon, ma la sua conclusione su calcio di punizione è troppo centrale per impensierire Livaković. I fiumani rischiano parecchio su un’uscita a vuoto di Sluga, con Gavranović che calibra male il tiro. Poco dopo Raspopović salva sulla linea di porta su colpo di testa di Perić. Il Rijeka soffre parecchio il pressing dei padroni di casa e fatica ad avanzare il baricentro del gioco. Kek toglie Acosty e Heber, inserendo Kvržić e Capan. Ma in sostanza cambia poco o nulla. La Dinamo vuole assolutamente vincere e l’ingresso in campo di Budimir ne è la prova. I quarnerini chiudono tuttavia bene i varchi, difendendosi all’occorrenza anche in dieci. Da segnalare l’espulsione di Raspopović. Finisce 1-1 e per Kek ci sono sicuramente delle indicazioni positive, al di là dei rischi corsi nella ripresa. Il modulo con tre centrocampisti di ruolo è sicuramente una novità da tenere in considerazione.

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