Rijeka. «C’è uno score casalingo da migliorare»

L’allenatore del Rijeka, Sergej Jakirović, analizza la partita di domani con lo Slaven Belupo Obiettivo: la vittoria

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Rijeka. «C’è uno score casalingo da migliorare»
Matija Frigan contrastato da Alves Pereira: lo Slaven Belupo ha saputo mettere in difficoltà il Rijeka nel corso della stagione. Foto: NEL PAVLETIC GORICKI/PIXSELL

Q uattro vittorie di fila, Mitrović e Djouahra prossimi al rientro, il ritrovato feeling con i tifosi, l’obiettivo quarto posto che è tutt’altro che un’utopia. Per il Rijeka è sicuramente un gran bel momento, d’altronde la compagine fiumana è prima nel girone primaverile per rendimento e punti. A Rujevica intendono fare il possibile affinché le cose non cambino dopo l’incontro casalingo di sabato con lo Slaven Belupo. L’undici di Koprivnica precede di una lunghezza in classifica i quarnerini e un’eventuale vittoria permetterebbe alla squadra di Sergej Jakirović di operare il sorpasso al quinto posto. Forse anche di agguantare il quarto, ma questo dipenderà anche dall’odierno risultato dell’Istra 1961. Polesi che saranno poi avversari del Rijeka il 3 marzo in un derby che si prospetta spettacolare. Prima però bisogna pensare allo Slaven Belupo, avversario tutt’altro che abbordabile. Anche se… “Affrontiamo una squadra che aveva chiuso il girone autunnale al quarto posto, ma che ora è alle prese con una crisi di risultati, ma non di gioco visto che hanno saputo mettere alle corde Osijek e Dinamo – ha detto Jakirović –. Parliamo di una squadra tatticamente disciplinata, che segna forse con il contagocce, ma che allo stesso tempo subisce pochissimo. Siccome questa stagione abbiamo uno score del tutto sfavorevole con lo Slaven (due sconfitte, nda) credo che sia arrivato il momento di invertire la tendenza. Perché il nostro unico obiettivo sono i tre punti. So che il Belupo sarà privo di alcuni giocatori, ma ciò non deve assolutamente illuderci che sarà più facile. La ricetta per la vittoria? Avere pazienza e aspettare il momento giusto per colpirli. Il possesso palla ci aiuterebbe a tenerli lontani dalla nostra porta”. Difesa e attacco sembrano a posto, qualcosa forse manca ancora a centrocampo. “I ragazzi s’impegnano, questo è fuori dubbio. Dobbiamo migliorare nelle verticalizzazioni e negli automatismi di squadra, soprattutto l’ultimo passaggio”.

Un duello nel duello
Un duello nel duello sarà il confronto personale tra gli allenatori Sergej Jakirović da una parte e Zoran Zekić dall’altra. “Ci conosciamo benissimo e siamo amici anche fuori dal campo – dice quello sulla panchina del Rijeka –. Abbiamo giocato insieme al Kamen Ingrad e poi al Lučko. Tra di noi non ci sono segreti e difficile che uno riesca a sorprendere l’altro. Lui è sicuramente un bravissimo tecnico e un grande psicologo. Predilige il gioco offensivo, ma allo stesso tempo cura molto anche l’aspetto difensivo. Ovunque è andato, e ha allenato anche in Moldavia, i risultati gli hanno dato quasi sempre ragione”.

Mitrović e Djouahra vicini al rientro
A galvanizzare l’ambiente sono anche le notizie che arrivano dall’infermeria. “Matej Mitrović si sta allenando con il gruppo e ad osservarlo nessuno direbbe che è reduce da un lunghissimo stop – precida Jakirović –. Comunque, nel suo caso la prudenza non è mai troppa e pertanto diamogli ancora un po’ di tempo per recuperare a dovere. Ha un preciso programma da osservare e ora sta lavorando principalmente sul rafforzamento della massa muscolare. Conto di averlo a completa disposizione dopo la pausa per gli impegni della nazionale. Anche Djouahra ha ripreso ad allenarsi, due settimane in anticipo su quanto inizialmente previsto. Ha risposto bene a tutti i test effettuati”.

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