Poreč e Rudan Labin con diversi stati d’animo

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Poreč e Rudan Labin con diversi stati d’animo

PARENZO | Di solito il finale di stagione è il periodo in cui vengono emessi i verdetti, in cui si lotta per un traguardo, si segue con apprensione ciò che fanno gli altri. In altre parole, sportivamente, è il momento in cui si soffre di più. La Premier League di pallamano, per come è stata concepita, ha due volti. Al termine della regular season si sono costituiti anche quest’anno due gironi: quello per il titolo, assieme a PPD Zagreb e Nexe che arrivano dalla Lega SEHA, e quello per la salvezza, che coinvolge le ultime sei squadre della prima fase.

Le dieci giornate che rimangono alla conclusione del campionato verranno vissute con stati d’animo ben diversi nei due gironi. In quello per il titolo il PPD Zagreb non ha e non ha mai avuto rivali. Poi c’è il Nexe che, a sua volta, è troppo forte per gli altri. Vi troviamo anche due squadre istriane, Poreč e Umago, assieme a Dubrava e Spačva. Per queste formazioni sarà il periodo più tranquillo dell’anno, privo di tensioni e incertezze. Nella poule salvezza, invece, ci sono Zamet e Rudan Labin, che nelle prossime settimane soffriranno eccome. Pur avendo avuto delle chance di raggiungere la poule titolo, con un discreto bottino, sono finite nel girone per la salvezza, con i punti quasi dimezzati. Quelli conquistati contro le squadre migliori del torneo non valgono più nulla.
Ecco, a proposto, il parere di due allenatori, uno tranquillissimo e l’altro che sa di non poterlo essere: Dinko Đanković, tecnico del Poreč e Ilija Lovrinović, allenatore-giocatore del Rudan Labin.
“Effettivamente, abbiamo davanti a noi dieci partite in cui non ci saranno tensioni, dieci belle gare con le quali concludere la stagione facendo giocare di più i giovani che finora non hanno avuto un grande minutaggio. Raggiungere la poule titolo significa evitare patemi. Anche lo scorso anno – ricorda Đanković –, avevamo tagliato questo traguardo. In palio non c’è nulla di importante. Il titolo è già prenotato dal PPD Zagreb e il secondo posto dal Nexe. A dire la verità, in palio ci sarebbe anche un posto per le competizioni europee, alle quali però nessuno è particolarmente interessato a prendervi parte”.
In effetti, le esperienze europee del Poreč, pur regalando qualche emozione ai tifosi al Veli Jože, non sono state utili, anzi. Lo stesso vale per lo Zamet, che due stagioni fa, superando due turni preliminari in Coppa EHF, ci ha poi rimesso in campionato e, parallelamente, anche a livello finanziario. Non deve stupirci se a un certo punto nella poule titolo qualcuno giocherà a “chi fa meno”. Qualificarsi e non partecipare alla competizione europea comporta infatti anche delle sanzioni.
Sarà diverso per Lovrinović e i suoi compagni di squadra che guida dal parquet: “Personalmente, questa formula non mi piace perché non premia coloro che nel corso della regular season hanno vinto o pareggiato contro le squadre che si sono meritatamente qualificate nella poule titolo. Non ci resta che accettare la realtà e prepararci a una fase difficile. Noi siamo reduci da una serie negativa e dobbiamo fare in fretta a tornare in carreggiata. Credo che abbiamo i numeri per salvarci, possibilmente con qualche turno di anticipo”. Il Rudan Labin è alla sua prima stagione in Premier League, una bella realtà con un seguito di tifosi e una situazione societaria invidiabile in confronto a quasi tutti gli altri club.
Nel primo turno della poule titolo il Poreč domani va in gita a Zagabria per confrontarsi con i campioni in carica del PPD Zagreb, mentre l’Umago riceve il Nexe. Nel girone per non retrocedere lo Zamet gioca in casa contro il Rudar di Rude, mentre il Rudan Labin riceve il Varaždin.

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