Corsa al titolo: Osijek e Lokomotiva l’ago della bilancia?

I sogni di gloria di Rijeka e Dinamo passeranno anche dagli incroci contro gli slavoni e i «ferrovieri»

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Corsa al titolo: Osijek e Lokomotiva l’ago della bilancia?
Lo scontro diretto tra Rijeka e Dinamo è in programma il 5 maggio a Rujevica. Foto: Roni Brmalj

Una vittoria di routine, senza particolari stress, con Fruk ad aprire le marcature e Goda a chiudere i conti. Il Rijeka non conosce ostacoli e continua spedito la sua marcia in vetta lanciato verso il secondo titolo della propria storia. Nel derby contro l’Istra 1961 i biancocrociati hanno offerto una prova tutt’altro che brillante, come ha ammesso lo stesso Željko Sopić, ma hanno comunque messo in bisaccia i tre punti in palio dimostrando un pragmatismo invidiabile, caratteristica questa che gli permette stare là davanti dall’inizio del girone primaverile. Anche nelle precedenti due uscite contro l’Hajduk in campionato e la Lokomotiva in Coppa Croazia era arrivato uno striminzito 1-0, ovvero il massimo risultato con il minimo sforzo. Vincere le partite pur non giocando bene è una qualità intrinseca delle grandi squadre. E i numeri non lasciano spazio a equivoci: 13 successi in 14 partite disputate nella seconda parte di stagione. Non male per un gruppo che secondo molti degli addetti ai lavori avrebbe dovuto mangiare la polvere alle spalle di Dinamo e Hajduk…

Nulla sembra scalfire la compagine di Rujevica, che sta imprimendo un ritmo pazzesco giornata dopo giornata, conservando cinque lunghezze di margine sulla Dinamo. Ma attenzione perché i campioni in carica non hanno alcuna intenzione di abdicare e anche la truppa dell’ex Sergej Jakirović è cresciuta moltissimo in questo finale di stagione, senza più il fardello dell’Europa e con la situazione societaria che si è stabilizzata dopo l’insediamento della nuova governance. Il Rijeka tornerà in campo domenica ospitando a Rujevica il Gorica, ma gli occhi saranno tutti puntati al Maksimir di Zagabria dove domani pomeriggio ci sarà il recupero della partita con il Varaždin. Con un successo gli zagabresi si porterebbero a -2 dalla capolista e domenica potrebbero addirittura issarsi al comando, almeno per qualche ora, qualora dovessero battere i cugini della Lokomotiva, match che precederà quello tra Rijeka e Gorica.
Quale sarà dunque il fattore determinante in questo avvincente testa a testa? Sicuramente lo scontro diretto in programma a Rujevica il prossimo 5 maggio potrebbe risultare decisivo, ma non è così scontato perché fiumani e zagabresi dovranno fare i conti anche con un altro elemento. Anzi due, Osijek e Lokomotiva, che sono le uniche due squadre, assieme appunto a Rijeka e Dinamo, ancora in lotta per un obiettivo ben preciso, ossia il quarto posto che porta in dote l’ultimo pass europeo, e più precisamente l’accesso ai preliminari di Conference League. La lotta tra slavoni e “ferrovieri” è serratissima, con un solo punto a dividerli in classifica (45 a 44 in favore dei biancoblù), e potrebbe andare avanti fino all’ultima giornata, esattamente come quella per il titolo. Perché bisognerà tenere conto delle squadre di Zoran Zekić e Silvijo Čabraja? Intanto perché sia Rijeka che Dinamo dovranno affrontarle entrambe, ma soprattutto perché a differenza di tutte le altre hanno ancora un obiettivo da raggiungere e di conseguenza in questi incroci Osijek e Lokomotiva scenderanno in campo con il coltello tra i denti. Sia il Rijeka che la Dinamo dovranno fare visita alla Lokomotiva. Le condizioni del terreno di gioco dello stadio di via Kranjčević, definito un campo di patate da Sopić, sarà poi un altro fattore del quale tenere conto. Gli zagabresi se la vedranno con l’Osijek al Maksimir mentre i fiumani saranno di scena alla Opus Arena. Inutile dire che slavoni e zagabresi hanno già strappato punti preziosi alle prime due della classe. Ecco dunque che a fare da ago della bilancia nella corsa al titolo potrebbero essere un po’ inaspettatamente due squadre per le quali si pensava che a questo punto della stagione non avrebbero avuto più nulla chiedere al campionato. E invece ne hanno eccome! Rijeka e Dinamo, insomma, sono avvisate…

Labrović a quota 17 «clean sheet»
Mantenendo la propria porta inviolata anche al Drosina di Pola, Nediljko Labrović è salito a quota 17 “clean sheet” in campionato. Merito certamente delle sue magistrali prestazioni tra i pali, come pure di una difesa granitica, da domenica scorsa la migliore del campionato (assieme a quella dell’Hajduk) con 20 gol incassati in 30 giornate. Inoltre, l’imbattibilità del capitano biancocrociato dura da 540 minuti, ovvero dal gol su rigore subito fuori tempo massimo al Maksimir contro la Dinamo lo scorso 25 febbraio. Sbriciolati dunque i 514 minuti senza subire reti di Andrej Prskalo nella stagione 2016/17, quella dello storico titolo…

L’Hajduk sempre più alla deriva
Lo schiaffo rimediato contro l’Osijek (1-2) nel deserto del Poljud ha allungato a cinque sconfitte consecutive il filotto negativo dell’Hajduk tra campionato e Coppa Croazia. Numeri impietosi, ma se vogliamo anche storici dal momento che per trovare una striscia di cinque KO di fila degli spalatini è necessario riavvolgere il nastro di 44 anni e tornare alla stagione 1979/80. Il terremoto innescato dopo il derby perso contro il Rijeka, che ha portato agli addii del presidente Lukša Jakobušić, del tecnico Mislav Karoglan e a fine stagione del direttore sportivo Mindaugas Nikoličius, non ha fatto altro che acuire la crisi dei dalmati, ormai completamente alla deriva. Il traghettatore Jure Ivanković ha vissuto un esordio in panchina da incubo, ma certamente è colui che ha meno responsabilità per questa situazione. Sabato a Koprivnica Livaja e soci faranno visita allo Slaven Belupo: riusciranno finalmente a porre fine a questo calvario?

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