Marco Pašalić: «I tre punti non cadranno dal cielo»

Il Rijeka torna stasera in campo facendo visita al fanalino di coda Rudeš in un match da vincere a tutti i costi. «Non dobbiamo guardare la loro classifica», sottolinea l’esterno offensivo che si sta giocando un posto all’Europeo in Germania

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Marco Pašalić: «I tre punti non cadranno dal cielo»
Marco pašalić è reduce dalla tournée in egitto con la nazionale croata. Foto: Igor Kralj/PIXSELL

La sosta è volata e il campionato è pronto al rush finale. La 28ª giornata, che inaugura la quarta e decisiva tornata della SuperSport HNL, vedrà il Rijeka capolista affrontare stasera a Zagabria il fanalino di coda Rudeš (calcio d’inizio alle 17). Si riparte con i biancocrociati in testa alla carovana a quota 59 punti, 4 lunghezze di vantaggio sull’Hajduk e 5 sulla Dinamo, che a seguire si scontreranno nell’attesissimo big match del Poljud. Per i fiumani un’occasione d’oro non solo per allungare il passo sulle dirette rivali, ma anche per mettere ulteriore pressione a spalatini e zagabresi nella corsa al titolo.

La sfida di questa sera in via Kranjčević fa tornare alla mente quella di due anni fa contro il Dragovoljac. Il Rijeka di Goran Tomić era in piena lotta con Dinamo e Hajduk e la trasferta in casa della compagine di Siget, da tempo spacciata come il Rudeš, si presentava come una sorta di formalità. E invece Drmić e compagni furono clamorosamente battuti per 2-1 dalla truppa guidata dal fiumano Dragan Tadić, nelle cui file militavano i vari Smolčić, Galešić, Hodža, Frigan… Una sconfitta che inflisse una stoccata mortale alle ambizioni dei quarnerini, i quali non si ripresero più da quello schiaffo dicendo definitivamente addio ai propri sogni di gloria. Il Rijeka di oggi ha ben pochi punti in comune con quello di allora perciò è inutile fare dei paragoni, però è chiaro che il calcio sa essere imprevedibile e anche un passo falso inaspettato può cambiare le sorti di un’intera stagione.

Dieci diffidati
Quanto allo starting XI, non dovrebbero esserci particolari sorprese. Radeljić e Obregon non saranno della partita essendo stati fermati dal giudice sportivo, mentre Grgić si sta trascinando dietro un piccolo guaio fisico e potrebbe saltare la trasferta nella capitale qualora non dovesse riuscire a recuperare. A creare più di qualche grattacapo a Željko Sopić sono i diffidati, addirittura dieci, che sono nell’ordine Banda, Bogojević, Veiga, Dilaver, Galešić, Goda, Hodža, Ivanović, Labrović e Selahi. Tutti loro dovranno prestare la massima attenzione perché in caso di terzo giallo scatterebbe in automatico la squalifica per il derby con l’Hajduk, in programma a Rujevica domenica 7 aprile.
A metà settimana la squadra ha riabbracciato i proprio nazionali, tra cui Marco Pašalić, il quale nella mini tournée in terra egiziana è salito a quota quattro presenze con la Croazia. “È sempre una gioia e un onore indossare questa maglia – racconta l’esterno offensivo biancocrociato –. L’ACUD Cup aveva un duplice obiettivo, ovvero cementare la coesione del gruppo in vista dell’Europeo e in secondo luogo dare spazio a coloro che si stanno giocando un posto in Germania. E tra questi naturalmente rientro anch’io. Ora dipende tutto da me: in questo finale di stagione devo necessariamente alzare il livello e migliorare le mie statistiche. Sono inoltre felice anche per il debutto di Labrović e per il ritorno di Pjaca, che contro l’Egitto è rimasto in campo per tutti e 90 i minuti disputando un’ottima partita. Le piramidi? Ammirarle dal vivo è stato incredibile, un po’ come tornare indietro nel tempo agli albori delle civiltà”.

Una partita alla volta
Chiusa la parentesi della nazionale, l’ex ala del Borussia Dortmund ha “switchato” subito in modalità campionato. Il focus è ora tutto sul Rudeš, da battere a tutti i costi per proseguire la propria marcia in vetta alla classifica. “Siamo all’ultimo quarto di stagione e da adesso in poi ogni partita avrà un peso specifico enorme. Contro il Rudeš i tre punti non cadranno dal cielo perciò dovremo scendere in campo con il giusto atteggiamento senza sottovalutare l’avversario e senza guardare la loro classifica. Hajduk-Dinamo? No so come finirà al Poljud, ma noi dobbiamo pensare unicamente a battere il Rudeš. Lokomotiva e Hajduk? Ragioniamo una partita alla volta. Tre partite in una settimana saranno impegnative, però abbiamo la coperta lunga e ci sarà spazio per tutti. Bisognerà solamente distribuire al meglio le energie”, ha concluso Marco Pašalić.

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