Correva il 94′ minuto della contesa tra Istra 1961 e Slaven Belupo quando Dion Drena Beljo s’involava verso la porta avversaria, al limite dell’area si liberava di due avversari con un gioco di prestigio, superava anche il portiere Marković e insaccava per il 3-1 finale dei polesi. L’attaccante dunque segna una doppietta all’addio alla maglia dell’Istra 1961 (ritornerà all’Osijek da dove è venuto in prestito). Addio con gol pure per Hassane Bandè (l’Ajax è titolare del suo cartellino). Il primo ha segnato 15 gol, il nazionale del Burkina Faso 7: in due ben 22 reti (sulle 42 complessiva dei gialloverdi). L’Istra 1961 si sa è una squadra particolare: ha vinto la prima partita ufficiale di quest’anno (il 28 gennaio contro il Gorica) e l’ultima di questo campionato. Nel frattempo ha collezionato sette sconfitte e altrettanti pareggi. Ma almeno nell’ultima partita della stagione ha fatto gioire i suoi sostenitori.
Ai fini della classifica la partita non contava nulla con i polesi ancorati al nono posto e la squadra di Koprivnica al settimo. A proposito va rilevato lo striscione esposto dai tifosi organizzati dei gialloverdi “Demoni” sul quale stava scritto: “Il nono posto non basta più. È tempo di un Istra più ambizioso”. Evidentemene la nona piazza (la quinta consecutiva) non va giù agli aficionados della compagine polese.