La Valle dell’Isonzo pronta ad abbracciare il Giro d’Italia 2022

Ciclismo. La 19ª tappa della Corsa Rosa sconfinerà in Slovenia passando per i Comuni di Caporetto, Tolmino e Plezzo

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La Valle dell’Isonzo pronta ad abbracciare il Giro d’Italia 2022

Mancano meno di tre settimane allo start di uno degli eventi sportivi più attesi, il Giro d’Italia numero 105, che scatterà il 6 maggio da Budapest e che vedrà le prime tre tappe snodarsi in Ungheria, prima del trasferimento nello Stivale. Ma l’Ungheria non sarà tuttavia l’unico Paese straniero a essere abbracciato dalla Corsa Rosa perché la 19ª e terz’ultima tappa (27 maggio), la Marano Lagunare-Santuario di Castelmonte di 178 chilometri, sconfinerà nella vicina Slovenia, e per la precisione nella Valle dell’Isonzo, lambendo i Comuni di Tolmino, Caporetto e Plezzo (Bovec). La tappa friulana sarà lunga e impegnativa, adatta alle fughe e agli attaccanti. Si partirà dunque da Marano Lagunare, poi si risalirà fino a Buja proseguendo verso Tarcento e subito dopo si affronterà la salita di Villanova delle Grotte, quindi si entrerà in Slovenia con passaggio a Caporetto e l’ascesa del monte Colovrat a 1.145 metri, infine seguirà la discesa fino a Cividale del Friuli e arrivo a Castelmonte dopo 178 chilometri. Tra l’altro, il Giro torna in Slovenia per il secondo anno di fila dopo che anche nel 2021 aveva sconfinato nei dintorni di Nova Gorica.

“Siamo felicissimi di poter ospitare un grande appuntamento come questo – sottolinea il direttore dell’Ente turistico della Valle dell’Isonzo, Vilijam Kvalič, nel corso della conferenza di presentazione tenutasi a Caporetto –. Il Giro d’Italia rappresenta un potente veicolo di promozione per la Slovenia, la Valle d’Isonzo e le Alpi Giulie. Nei giorni precedenti alla tappa ci saranno tanti eventi collaterali e ci aspettiamo moltissimi tifosi e appassionati a incitare i corridori”.

Tra questi ci sarà anche Jan Tratnik. “È fantastico avere l’opportunità di correre in casa – dice il portacolori della Bahrain Victoriuous –. Oggi la Slovenia è una superpotenza del ciclismo internazionale e non c’è da stupirsi se per il secondo anno consecutivo il Giro passi anche nel nostro Paese. Obiettivi? Nessuno in particolare, se non di presentarmi al via al top della condizione”.

Gioco di squadra

Presenti in conferenza stampa anche i sindaci dei tre Comuni interessati. Marko Matajurc (Caporetto) ha ribadito come si tratti di una preziosa occasione per “presentare al meglio la nostra offerta turistica, dalle bellezze naturali alla gastronomia passando per lo sport”, Valter Mlekuž (Plezzo) ha invece aggiunto come la Valle dell’Isonzo sia “un palcoscenico stupendo per il passaggio della corsa e il Giro rappresenta uno strumento di rilancio dell’economia locale dopo due anni di chiusure e restrizioni”, mentre Uroš Brežan (Tolmino) ha parlato di gioco di squadra perché “non è facile organizzare una manifestazione sportiva di tale portata, ma tutti e tre i nostri Comuni si sono dimostrati molto ricettivi e pronti a unire le forze”.

L’ultimo a prendere la parola è stato Aljoša Ota, direttore dell’Ente per il turismo della Slovenia in Italia. “Stiamo parlando di un evento che le cui immagini andranno in onda in circa 180 Paesi e 5 continenti e che raggiunge un pubblico di 800 milioni tra telespettatori e utenti sulle piattaforme web. Il Giro non ha un seguito incredibile soltanto in Italia, ma anche in diversi altri Paesi”.

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