Istra 1961. Per Sanè la stagione è già finita

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Istra 1961. Per Sanè la stagione è già finita

Davvero molto impegnativo il calendario dell’Istra 1961 sino al termine della stagione. Negli ultimi sei turni del campionato di Prima Lega i gialloverdi dovranno affrontare prima di tutto avversari temibilissimi quali la Lokomotiva in trasferta e il Rijeka tra le mura amiche. Poi seguiranno il Gorica fuori casa, l’incontro interno con l’Inter, l’Hajduk al Poljud e nell’ultimo turno il fanalino di coda Rudeš al Drosina. Per la squadra allenata da Igor Cvitanović sarà quindi molto difficile conquistare i punti che le garantirebbero la salvezza diretta. Attualmente i polesi hanno cinque lunghezze in meno dello Slaven Belupo e sei di ritardo dell’Inter.

Nel finale di stagione, inoltre, Cvitanović sarà privato del prezioso contributo del centrocampista Arona Sanè.Nell’ultimo incontro interno con l’Osijek (1-0 il finale con gol di Mierez all’88’) il senegalese ha purtroppo subito un gravissimo infortunio, precisamente la frattura della parte inferiore della gamba destra. Già in serata (il giocatore è uscito fuori al 42’ del primo tempo) è stato operato all’Ospedale cittadino di Pola e rimarrà lontano dai campi di calcio per almeno sei mesi. Questa tegola non ci voleva proprio, per di più nel momento in cui l’Istra 1961 ha ottenuto la seconda vittoria casalinga, la prima nel girone primaverile e la prima da quando Igor Cvitanović ha preso in mano le redini della squadra polese.
“La mia impressione è quella di avere ottenuto tre punti molto significativi, che forse si riveleranno di fondamentale importanza – ha fatto notare Cvitanović nel dopopartita con l’Osijek –. In questa gara, a dire il vero non molto gradevole per gli spettatori, i ragazzi hanno dato il massimo. Spero che abbiano finalmente capito che soltanto con un simile approccio possono ottenere la permanenza. A ogni modo voglio complimentarmi con loro. L’arbitraggio? Solitamente non faccio commenti in merito, però sono dell’avviso che non abbiamo meritato di ricevere ben quattro ammonizioni”, così il tecnico. Cvitanović ha poi puntualizzato che il successo con l’Osijek servirà indubbiamente per alzare il morale della squadra e del sottoscritto. “Ritengo che questa gara sia stata molto più difficile rispetto a quella precedente con la Dinamo, che per noi è di un altro pianeta. A conti fatti, contro il ‘mio’ Osijek, la squadra nella quale sono cresciuto, ci sono mancati diversi elementi tecnici, come d’altronde la tranquillità e il passaggio finale. Allo stesso tempo mi rallegra il fatto che i giocatori abbiano mostrato carattere e che abbiano combattuto sino alla fine. Per il prossimo incontro confido nel rientro di Rimane e Ndi, che dovrebbero recuperare completamenti dagli infortuni. Il calendario sino alla fine si presenta difficile, però non intendiamo mollare. Bisogna dare il massimo in ogni partita che ci attende”, ha concluso Cvitanović.

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