Il Rijeka s’«innamora» di Murić e Lepinjica

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Il Rijeka s’«innamora» di Murić e Lepinjica

FIUME | L’obiettivo primario era quello di mettere i tre punti in tasca. E il Rijeka non lo ha fallito, battendo lo Slaven Belupo per 2-0 e consolidando così il secondo posto in classifica. Il martedì sera calcistico di Rujevica ha portato tuttavia anche alcune altre note liete, come ad esempio un livello di gioco all’altezza della situazione, per lo meno nei primi 45 minuti. Nella ripresa è subentrato poi un calo fisico e, a tratti, anche di concentrazione, che per fortuna non si è riflettuto sul risultato finale. Ma c’è dell’altro: se finora si poteva parlare soltanto di “simpatia”, da martedì sera i tifosi fiumani si sono letteralmente “innamorati” di Robert Murić e Ivan Lepinjica. I due sono stati di gran lunga i migliori in campo, impressionando ognuno a modo suo. Per l’Under 21 parlano soprattutto le statistiche: un gol, un assist e tanti cross giocabili per i compagni. Al 75’, quando ha lasciato il posto a Denis Bušnja tutto il pubblico si è alzato in piedi riservandogli un’ovazione che non si vedeva ormai da tempo. Meritatissima, verrebbe da aggiungere. “Ringrazio i tifosi perché per tutto l’arco dell’incontro sono stati, come si dice in gergo, il nostro dodicesimo giocatore – dice sorridente la mezzapunta –. Uscire dal campo tra gli applausi del pubblico è una sensazione bellissima, a momenti anche indescrivibile. Mi sento davvero benissimo e ogni giorno che passa ho l’impressione di conoscere meglio i compagni di squadra, gli schemi dell’allenatore. All’inizio mi è servito un po’ di tempo per ambientarmi, ma grazie al team building e al sostegno di tutti ci sono riuscito alla perfezione”. Un Murić visibilmente emozionato si sofferma poi sulla partita. “Sapevamo come avrebbe giocato lo Slaven Belupo e per questo motivo abbiamo attuato sin dall’inizio un pressing alto. Eravamo praticamente convinti che giocando in quel modo, senza dare loro la possibilità di respirare, prima o poi il vantaggio sarebbe arrivato. Abbiamo segnato nel momento giusto, anche se alla fine del primo tempo e all’inizio della ripresa siamo un po’ calati. Poi è arrivato anche il raddoppio che ci ha dato maggiore tranquillità. Direi che questa squadra, anche in considerazione dei tanti indisponibili, ha grandi potenzialità”, conclude Robert.

Come Močinić, ma più prestante

Chi ha sicuramente grandissime potenzialità è Ivan Lepinjica, 19.enne pisinese diventato in poco tempo il nuovo beniamino dei tifosi. Quando il Rijeka, con il pieno consenso di Igor Bišćan, lo ha voluto fortemente far rientrare a febbraio dal prestito allo Zadar (14 presenze e tre gol) in molti si chiedevano il motivo di tutto questo interesse: ora hanno avuto la risposta. Lepinjica, che al Pazinka ha altri due fratelli, ha letteralmente impressionato i presenti (giornalisti inclusi) contro lo Slaven per la sua personalità, eleganza e sicurezza nei movimenti. Ha una grande capacità nel “leggere” il gioco e un tocco vellutato, ma all’occorrenza sa anche ricorrere alle maniere forti per imporsi nei duelli. Un talento simile non si vedeva a Rujevica sin dai tempi del primo Ivan Močinić, che con il passare del tempo è diventato poi prigioniero degli schemi tattici e degli infortuni, finendo nel dimenticatoio. Lepinjica, fisicamente più prestante (180 cm) di “Močo”, è diventato già un giocatore al quale è difficile rinunciare e per Stjepan Lončar (Capan già bocciato nel ballottaggio), quando rientrerà dall’infortunio, non sarà facile riguadagnare il posto da titolare.

Gorgon, condizioni da valutare

“È stata una serata bellissima, i ragazzi hanno ‘stuzzicato’ il pubblico ad applaudirli a scena aperta per la qualità del gioco espresso e l’impegno profuso nel corso dei novanta minuti. Penso che tutti noi abbiamo potuto goderci un bel gioco – osserva Igor Bišćan –. In quanto alla partita, sono soddisfatto per quanto fatto per gran parte dell’incontro. Ho visto tanta energia, serietà, aggressività e mobilità da parte dei giocatori. Abbiamo ottenuto tre punti importanti per la classifica e il morale, contro un avversario che regala poco o nulla. Non è che lo Slaven abbia giocato male, è stato il Rijeka a disputare una buonissima gara”. L’unica nota stonata dell’incontro è l’infortunio occorso ad Alexander Gorgon, costretto a gettare la spugna nel finale di primo tempo. “Aspettiamo gli esami medici per sapere di più. Al momento posso soltanto dirvi che Alex ha un problema alla caviglia”.

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