La vittoria di Koprivnica permette al Rijeka di affrontare la sosta in campionato con serenità. Domenica e lunedì la squadra ha usufruito di due giornate di riposo, mentre da oggi ci si rimette al lavoro. Assenti, in quanto impegnati con le rispettive nazionali, Nediljko Labrović, Marko Pjaca, Marco Pašalić, Veldin Hodža ed Emmanuel Banda. Franjo Ivanović, che figura tra i preconvocati, è in stand-by: si allena regolarmente con il Rijeka, ma è comunque pronto a fare le valigie e unirsi (in caso di bisogno) alla nazionale di Dragan Skočić. Un po’ come successo a Pašalić, “ripescato” ieri pomeriggio da Zlatko Dalić.
“L’obiettivo principale sarà correggere alcune cose che non mi sono piaciute troppo – fa sapere l’allenatore Željko Sopić –. Al momento siamo focalizzati sull’amichevole di venerdì con il Domžale, nella quale darò l’occasione di mettersi in luce a coloro che finora hanno giocato meno. Poi testa alla gara con il Rudeš che, a prescindere da ciò che si possa pensare, sarà difficile e impegnativa. Sono stato alla loro partita con la Dinamo e ho visto alcune cose che devono metterci in guardia. Guai illuderci che i tre punti sono già in cassaforte”. Così il tecnico, che poi aggiunge alla sua maniera: “Vedo che hanno iniziato a considerare il Rijeka come la favorita principale per il titolo. Io invece credevo in questa squadra quando molti non lo facevano per nulla. Per me non è cambiato niente, non avverto assolutamente una maggiore pressione. Abbiamo il nostro obiettivo, sappiamo cosa fare per raggiungerlo e ci affidiamo al ben noto proverbio popolare ‘l’acqua cheta rovina i ponti’. Poi ognuno è libero di pensarla come vuole”.
Venerdì, come detto, ci sarà il test con il Domžale. Si giocherà a Rujevica con inizio alle ore 16, ma a porte chiuse.