Il Rijeka si complica la vita

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Il Rijeka si complica la vita

Poteva essere la partita che avrebbe regalato al Rijeka l’Europa, invece da qui alla fine del campionato ci sarà ancora da combattere e soffrire. Nella 34ª giornata di campionato i fiumani cedono
per 2-0 in casa del Varaždin, non staccano in classifica l’Osijek (sempre a -2) e vedono avvicinarsi pericolosamente l’Istra 1961 e lo stesso undici dello Zagorje (ora a 3 punti di distanza). Come se non bastasse, Labrović e compagni hanno un calendario ben più difficile rispetto alla concorrenza. Per farla in breve, il Rijeka è ancora sempre padrone del proprio destino, ma servirà fare punti (e parecchi) contro la Dinamo (domenica a Rujevica) e lo stesso Osijek (nell’ultimo turno al Gradski vrt). A Varaždin i fiumani tengono bene nel primo tempo, crollando poi a inizio ripresa e
non dando praticamente mai l’impressione di poter reagire.
Inizio promettente
L’allenatore Sergej Jakirović non ha grandi problemi di formazione e sceglie Goda al posto di Vukčević, preferendo allo stesso tempo Banda a Selahi. Il suo collega Kovačević deve invece rinunciare a parecchi titolari, tra i quali il bomber Šego. Ma i pericoli per la porta di Labrović non mancano comunque (leggi Brodić e Teklić). Il Rijeka, incitato da circa 200 appartenenti all’Armada, vuole
vincere e lo fa chiaramente intendere sin dalle prime battute. I fiumani attuano un pressing alto, costringendo i padroni di casa alla difensiva. Mancano però gli sbocchi per arrivare dalle parti di Zelenika. Ci prova sugli sviluppi di uno dei tanti calci d’angolo Veiga, ma senza effetto. Al quarto d’ora Frigan va via in contropiede e a tu per tu con Zelenika si fa ipnotizzare dal portiere: poco male, visto che il gol sarebbe stato comunque annullato per posizione di fuorigioco dello stesso attaccante quarnerino. Il Varaždin tenta di colpire di rimessa, trascinato dall’inesauribile Pilj. E di tanto in tanto mette in apprensione la retroguardia ospite. La pioggia e il terreno scivoloso non aiutano le due squadre, penalizzando anche lo spettacolo. Al 29’ Marin sbaglia il passaggio, Brodić guadagna metri e lascia partire una potente conclusione dalla media distanza che Labrović devia in angolo. Jakirović non gradisce l’atteggiamento della squadra in campo lo fa capire chiaramente. Il Rijeka si vede al 39’, quando Goda va via sulla sinistra e cerca il jolly personale invece di servire i compagni meglio appostati. Un minuto dopo Janković colpisce la traversa da una trentina di metri. Si va all’intervallo sullo 0-0, risultato che non soddisfa appieno nessuna delle due squadre.
Uno-due micidiale
Al rientro in campo nel Varaždin c’è Stanić al posto di Stolnik. Mossa vincente visto che al 47’ il neoentrato va via sulla destra e crossa nei sedici metri, dove la difesa fiumana si dimentica
di Domjanić che insacca da pochi passi. Il Rijeka fatica a reagire, anzi viene travolto dalla foga agonistica dei padroni di casa. Pilj si prende gioco della difesa quarnerina e serve Teklić, il quale ha tutto il tempo per trovare la posizione… giusta e firmare il raddoppio in semirovesciata. L’attaccante non segnava da ben otto gare, ma contro il Rijeka va a nozze. Jakirović cerca di correre ai ripari e inserisce quattro nuovi giocatori, tra i quali l’ex Obregon. La tanto auspicata scossa però non arriva, a parte il colpo di testa di Frigan che Zelenika devia in angolo. I
fiumani non si arrendono, ma manca la convinzione di poter recuperare il doppio svantaggio. E anche la man ovra d’attacco è disordinata e confusa. Il Varaždin amministra abbastanza agevolmente la
situazione in campo e alla fine conquista meritatamente i tre punti in palio che lo rilanciano nella lotta per l’Europa. Il Rijeka deve invece interrogarsi, perché così non si va lontano.
Se la gara con l’Istra 1961 aveva dato dei segnali poco incoraggianti, questa con il Varaždin li ha sicuramente resi ancora più evidenti: il terzo (o quarto) posto, e di conseguenza anche la Conference League, è molto meno sicuro di quanto potrebbe forse sembrare al momento…

MARCATORI: 1-0 Domjanić al 47′, 2-0 Teklić al 58′.

VARAŽDIN (3-4-3): Zelenika, Stolnik (dal 46′ Stanić), Pellumbi, Jelenić, Urata, Kolarić, Pilj (dal 76′ Pereira), Elezi, Teklić (dal 76′ Belcar), Brodić, Domjanić (dal 62′ Vugrinec, dall’88’ Težak). All.: Mario Kovačević.

RIJEKA (4-2-3-1): Labrović, Goda, Galešić, Dilaver, Veiga (dal 60′ Grgić), Banda, Hodža (dal 60′ Liber), Marin (dal 60′ Selahi), Janković (dal 71′ Djouahra), Ampem (dal 62′ Obregon), Frigan. All.: Sergej Jakirović.

ARBITRO: Čulina di Zagabria.

NOTE: stadio Varteks, spettatori 1.662. Ammoniti: Goda, Pilj, Hodža, Elezi, Frigan.

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