Il Rijeka ora prepara l’operazione aggancio

Il successo sul Gorica ha portato i biancocrociati a tre lunghezze dall’Hajduk. Domenica, in un Poljud esaurito, l’obiettivo sarà agguantare la capolista

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Il Rijeka ora prepara l’operazione aggancio
Niko Galešić è stato il match winner contro il Gorica. Foto: Josip Regovic/PIXSELL

I presupposti per un grande derby ci sono tutti. Domenica sera al Poljud di Spalato Hajduk e Rijeka si giocheranno tanto nella corsa al titolo. Una sfida molto importante, ma certamente non decisiva. Grazie al successo in rimonta nel recupero con il Gorica (3-2), i biancocrociati si sono portati a -3 dagli spalatini a parità di partite giocate, il che significherebbe aggancio in caso di colpaccio nel cortile dei dalmati. Un big match difficile da leggere perché aperto a qualsiasi risultato, anche alla luce dei due precedenti in stagione che hanno visto le due squadre imporsi per 1-0 davanti al proprio pubblico. In casa fiumana il successo sui “tori” avrà certamente caricato ulteriormente l’intero ambiente, Dilaver e Fruk (entrambi diffidati) hanno evitato il terzo giallo, mentre Pašalić e Ivanović, oltre ad aver speso poco, avranno una voglia matta di riscatto dopo essere stati sostituiti alla mezz’ora in quel di Velika Gorica. Se poi il campo al limite della regolarità (ma anche un po’ oltre) non avrà lasciato in dote qualche problema sul piano fisico, ecco che Labrović e soci potranno presentarsi nelle condizioni ideali per l’attesissimo scontro di dopodomani. Sarà poi interessante scoprire le scelte di Željko Sopić, il quale ha sorpreso tutti rispolverando il 4-2-3-1 dal primo minuto, dovuto forse alle pessime condizioni del terreno di gioco. Fatto sta che contro la sua ex squadra il tecnico del Rijeka è partito col modulo che solitamente utilizza in corsa nel secondo tempo, lanciando in mediana il ritrovato Selahi accanto a Hodža. Il cambio di assetto tattico non ha tuttavia portato i risultati sperati visto che gli ospiti hanno chiuso in svantaggio il primo tempo (1- 2). All’intervallo Sopić ha quindi tolto Selahi rimpiazzandolo con Janković, rimasto a sorpresa in panchina, tornando così al “suo” 4-1-4-1 standard. Ed è da qui che la partita è cambiata.

Galešić e Grgić
A consegnare i tre punti ai biancocrociati è stata la zampata di Galešić a ridosso del 90’. Per il centrale difensivo si tratta del secondo centro in campionato, entrambi pesantissimi. Il primo, e molti lo ricorderanno benissimo, lo aveva rifilato a Koprivnica stendendo lo Slaven Belupo dopo quel clamoroso coast to coast, ora invece è andato a segno con un piattone sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Due gol che sono valsi sei punti in bisaccia. E pensare che se Mitrović non si fosse fatto male all’anca durante il precampionato, Galešić non sarebbe neppure sceso in campo. O perlomeno non da titolare. Della serie mors tua vita mea… Molto positivo anche l’impatto di Grgić, entrato alla mezz’ora al posto di uno spento Pašalić. L’ex terzino dell’Osijek (ma ormai riadattato a esterno d’attacco) è stato una continua spina nel fianco della difesa del Gorica con le sue sgroppate sulla corsia di destra. Già nel corso della preparazione invernale aveva fatto vedere una netta crescita risultando spesso tra i migliori in campo nelle amichevoli. Ora ecco l’ennesima conferma. Per lui sarà molto difficile rubare il posto a Pašalić, ma il fatto che sia in scadenza a giugno gli ha fatto cambiare marcia. Di questo passo il rinnovo non potrà che essere una formalità. Adesso però testa al derby di domenica. “Abbiamo sofferto parecchio su un campo oltre il limite. In queste condizioni non si può giocare a calcio. Questa partita andava rinviata. Al Poljud sarà tutta un’altra storia. Ci aspetta una bolgia e un avversario reduce da una grande prima parte di stagione. In quest’atmosfera caldissima che ci attende sapremo sicuramente esaltarci”, assicura Sopić.

Il Rijeka ha strappato i tre punti nel finale.
Foto: Josip Regovic/PIXSELL

Banda fuori dalla Coppa d’Africa
Arrivano buone notizie dalla Coppa d’Africa per il Rijeka. Lo Zambia di Emmanuel Banda è stato infatti eliminato già dopo la fase a gironi e pertanto il mediano è atteso nei prossimi giorni a Rujevica. Lo Zambia ha chiuso al terzo posto il proprio girone con soli due punti, non riuscendo quindi a rientrare tra le migliori quattro terze classificate che hanno staccato il pass per gli ottavi di finale. Banda è partito titolare in tutte e tre le sfide della pool contro il DR Congo (1-1), la Tanzania (1-1) e il Marocco (0-1). Al suo rientro Sopić gli concederà sicuramente qualche giorno di riposo visto che non si è fermato dalla scorsa estate.

Pašalić rifiuta i milioni dal Qatar
Nei giorni scorsi è piombata sul tavolo dei dirigenti del Rijeka un’offerta da 5 milioni di euro per Marco Pašalić da parte di un club qatariota, pronto a offrire al giocatore un milione netto all’anno più bonus. Per la società di Rujevica sarebbe potuta essere una bella plusvalenza essendo Pašalić arrivato la scorsa estate a parametro zero, ma l’ex ala del Borussia Dortmund non ha nemmeno preso in considerazione la possibilità di lasciare Fiume. Una scelta più che comprensibile dal momento che si sta giocando la convocazione all’Europeo in Germania e trasferirsi in Qatar avrebbe significato sparire dai radar del selezionatore Zlatko Dalić.

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