Il denaro degli emigranti pesa il 7,6% del Pil croato

La Croazia dipende pesantemente dai lavoratori all'estero

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Il denaro degli emigranti pesa il 7,6% del Pil croato
Foto: Emica Elvedji/PIXSELL

L’economia croata si trova in una situazione delicata, poiché la propria economia dipende fortemente dai lavoratori emigrati, secondo le recenti analisi dell’Ufficio statistico europeo, Eurostat. La dipendenza della Croazia dal lavoro dei suoi cittadini all’estero è risultata essere la più elevata tra tutte le nazioni dell’Unione europea, con una serie di fattori che contribuiscono a questa situazione critica.

Il rapporto di Eurostat, riportato dal sito telegram.hr, ha evidenziato che nel 2022, i compensi per i lavoratori croati impiegati all’estero sono stati pari a 2,73 miliardi di euro, mentre i trasferimenti dall’estero, comprese le pensioni, hanno raggiunto la cifra aggiuntiva di 2,4 miliardi di euro. Secondo i dati della Banca nazionale croata (Hnb) per i primi nove mesi del 2023, questo importo è già stato superato, sottolineando la crescente dipendenza del Paese da queste entrate.

Eurostat ha calcolato che l’ammontare totale dei compensi e dei trasferimenti rappresenta un impressionante 7,6% del Prodotto interno lordo (Pil) croato. Questo pone la Croazia in una posizione unica tra gli Stati membri dell’Unione europea, con una dipendenza significativamente maggiore rispetto ai Paesi che la seguono nella lista, come Lettonia e Romania.

Il fenomeno della migrazione di lavoratori è diventato il principale prodotto di esportazione della Croazia, un segno che l’emigrazione è diventata una parte integrante dell’economia nazionale. Tuttavia, mentre la Croazia è in cima alla lista delle nazioni dell’Ue dipendenti dai lavoratori all’estero, le nazioni confinanti che ancora non fanno parte dell’Unione europea sono ancora più fortemente dipendenti dalla migrazione dei propri cittadini.

In particolare, i dati rivelano che i trasferimenti personali dall’estero in Serbia rappresentano il 9% del Pil, mentre in Bosnia ed Erzegovina e in Montenegro questa percentuale è rispettivamente del 10,6% e del 13,3%. Questi numeri mettono in evidenza una tendenza più ampia nella regione, con l’emigrazione che continua a svolgere un ruolo cruciale nella dinamica economica dei Paesi dei Balcani.

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