Igor Bišćan: «Il Rudeš non è solo una formalità»

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Igor Bišćan: «Il Rudeš non è solo una formalità»

FIUME | Dopo più di un mese, cioè dal deludente pareggio contro lo Slaven Belupo, il Rijeka torna a giocare a Rujevica. Da quel 30 settembre e da quello 0-0 è successo di tutto. C’è stata la sconfitta esterna con il Gorica e quindi il divorzio tra il club fiumano e l’allenatore Matjaž Kek. Con l’arrivo di Igor Bišćan come nuovo allenatore il Rijeka ha vinto per 2-1 con l’Inter a Zaprešić per poi chiudere sul pari per 1-1 la sfida giocata a porte chiuse al Poljud con l’Hajduk. Nel frattempo è stato superato in trasferta il Varaždin negli ottavi di Coppa Croazia. Il bilancio, tutto sommato, è positivo per il nuovo tecnico, che stasera a Rujevica sfida gli ospiti del Rudeš e un pubblico che, almeno per quanto riguarda gli ultrà, non sembra gradirlo troppo.
Per il Rijeka questa è una partita delicata, ma per l’allenatore zagabrese lo sono tutte. Questa, forse, lo è per il fatto che si tratta dell’esordio in casa. Bišćan, finora, non si è lasciato andare, evitando di commentare quello che gli succede intorno. Prima del match con il Rudeš, in programma stasera alle 20, il tecnico evita di sembrare spavaldo. Arriva l’ultima in classifica, che non ha ancora vinto: “Viene considerata, anche dai tifosi, una formalità, ma non lo è per nulla. La loro situazione in classifica potrebbe trarci in inganno. Il Rudeš sa di non aver nulla da perdere e con questo stato d’animo può anche fare bene. Dall’altra parte ci siamo noi, obiettivamente non ancora a un livello tale da poterci ritenere strafavoriti. Stiamo crescendo e in questo incontro l’importante sarà vincere”.

«Dobbiamo crescere in tutti i sensi»

Spesso le prestazioni e i risultati vengono determinati dalle assenze. Al momento Bišćan ammette di non avere questo tipo di problema. Grahovac ha avuto dei problemi al ginocchio dopo la trasferta al Poljud, ma ora sta bene, mentre Prskalo ha ripreso ad allenarsi a pieno regime. Fuori soltanto il macedone Velkovski. Župarić, anche con la sinusite, dovrebbe esserci nell’undici di partenza. Pochi giorni fa il Rijeka ha battuto il Varaždin per 2-1 nella partita secca degli ottavi di Coppa. Anche se dalla parte opposta c’era una formazione di Seconda Lega, i fiumani hanno sofferto parecchio. Bišćan aveva detto in quell’occasione che certe volte è meglio vincere in questo modo, con un gol in pieno recupero, che travolgere l’avversario per 3-0 o 4-0. “Credo che sia stata una vittoria importante anche per il modo in cui è maturata. Potremo trarne qualcosa di utile. Sono soddisfatto, in quanto dopo il gol preso siamo rimasti concentrati, aspettando con pazienza l’occasione giusta. Come ho già avuto modo di dire, dobbiamo ancora crescere, sia fisicamente che a livello mentale. Ora dobbiamo puntare sulla disciplina, sulla mentalità e sul carattere, cercando di fare risultato. Successivamente riusciremo ad aggiungere queste cose alla nostra qualità”, è la spiegazione dell’allenatore.

«I tifosi incitino la squadra…»

Con il nuovo tecnico il Rijeka ha disputato tre partite e in ognuna di queste vi sono state delle situazioni e delle decisioni arbitrali discutibili. Kek non ha mai voluto commentare l’operato dei direttori di gara. Bišćan è un po’ meno timido in questo senso, ma rimane cauto: “Ci sono stati dei momenti a noi sfavorevoli, ma voglio sperare che sia solo una casualità. Le decisioni discutibili, comunque, non hanno inciso sul risultato per cui mi fermerei qui”. È inevitabile, a questo punto, accennare alla posizione dell’allenatore nei confronti del pubblico. “Ne ho già parlato, per cui non tornerei su questo argomento. Sinceramente – ha dichiarato Bišćan –, mi interessa poco come verrò accolto io. L’importante è che i giocatori sentano di avere il sostegno dei tifosi. Io non gioco. Sono loro che devono scendere in campo ed è su di loro che può fare effetto l’atmosfera. Il pubblico capirà che questi ragazzi sono decisi a invertire la rotta dopo la serie negativa e credo che siano sulla buona strada”.
Per l’ultima sfida di Coppa c’è stato un turn over abbastanza accentuato, con otto nomi nuovi rispetto alla precedente partita al Poljud. Chi giocherà stasera? “La partita con il Varaždin mi è servita anche per capire su chi posso contare e, inoltre, credo sia utile per ogni giocatore avere un certo minutaggio a disposizione. Con il Rudeš, posso anticiparlo, non ci saranno sicuramente otto giocatori diversi rispetto alla partita precedente”, ha risposto l’allenatore all’incontro con i media a cui ha preso parte anche Jakov Puljić, autore della splendida rete per il momentaneo vantaggio fiumano a Varaždin. Questo Rijeka crea poche occasioni e, di conseguenza, segna meno di prima. “Stiamo migliorando – sostiene Bišćan –, soprattutto se paragoniamo la partita al Poljud e quella a Varaždin. Per la prima posso dire che non sono stato per niente soddisfatto, anzi. Forse abbiamo sottoposto i giocatori a un carico eccessivo per quella partita. Nel secondo caso, invece, credo che la squadra si sia comportata bene. Ora vorrei che ci fosse anche un po’ più di coraggio, in particolare da parte del centrocampo. In questo segmento noto sia un po’ di insicurezza e talvolta un’eccessiva frenesia”.

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