Europei. Italia, è il momento della verità

Stasera, venerdì 11 giugno, con inizio alle ore 21, allo stadio Olimpico di Roma la partita d’apertura degli Europei. Gli azzurri, tra i pretendenti al titolo continentale, se la vedranno con la sempre ostica Turchia. A guidare l’attacco sarà Immobile, affiancato da Insigne e Berardi

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Europei. Italia, è il momento della verità

Il momento tanto atteso è finalmente arrivato: stasera alle 21 inizia ufficialmente l’Europeo dell’Italia, chiamata a raccogliere i frutti di tre anni di lavoro con Roberto Mancini alla guida, dopo la cocente delusione del Mondiale 2018. Gli azzurri sono reduci da una striscia da record di risultati utili, ben 27 partite senza sconfitte, ma stasera all’Olimpico, davanti a 16 mila tifosi, si troveranno di fronte al primo vero banco di prova di questa nuova era.

 

Il rinvio di un anno del torneo ha reso l’attesa ancora più trepidante. L’Italia dovrà dimostrare di non temere nessuno dei colossi del calcio continentale, come d’altronde i numeri (e il campo) suggeriscono. Da quando Mancini ha raccolto l’eredità di Ventura, nell’estate 2018, gli azzurri sono stati battuti solamente due volte, anche se in entrambi i casi si è trattato di rivali tra le più accreditate per Euro 2020: la Francia, in amichevole, e il Portogallo, in Nations League. L’ultima sconfitta della nazionale risale proprio alla sfida con i lusitani del settembre 2018, a cui ha fatto seguito un’impressionante striscia positiva.

Ancora più impressionante, forse, perché concretizzatasi senza la presenza in gruppo di un vero e proprio bomber. Nella rosa dell’Italia non c’è un CR7, né un Lukaku, né un Kane, un Lewandowski o uno Mbappé. Eppure gli azzurri sono stati capaci di portare a casa vittorie roboanti come raramente accadeva in passato, anche contro avversari di scarso blasone: 4 gol alla Repubblica Ceca, 7 a San Marino, 4 all’Estonia, 6 alla Moldova, 9 all’Armenia, 11 al Liechtenstein in due partite… Ai quali va aggiunta quella solidità difensiva da sempre nel DNA azzurro, grazie alla quale la porta di Donnarumma è rimasta inviolata nelle ultime 8 gare.

Per i gol Mancini dovrà puntare su Immobile, che comunque è il bomber della squadra con 13 reti in 46 presenze, ma con la consapevolezza di avere tante altre frecce al proprio arco: Insigne e Berardi, che lo affiancheranno dal 1’ contro la Turchia, Chiesa e Belotti dalla panchina, l’estro di Bernardeschi e la freschezza di Raspadori. Mancini ha sempre volato basso nelle dichiarazioni, ma non si è mai posto limiti. Tre anni di lavoro sul campo gli hanno chiaramente fatto capire che questa squadra ha il potenziale per vincere Euro 2020, o quantomeno giocarselo fino in fondo, alla pari con le altre potenze del calcio continentale. Contro Calhanoglu e compagni si capirà quanto la forza di questo collettivo possa davvero fare la differenza anche sul palcoscenico più importante, l’Europeo 2020.

L’attuale Turchia non è una squadra da sottovalutare, essendo capace di tutto. Basta ricordare che nel corso delle qualificazioni alla fase finale di questi Europei ha battuto la Francia. Inoltre, non più tardi di un paio di mesi orsono, la compagine guidata da Senol Gunes ha sconfitto l’Olanda con un sonoro 4-2 nella prima partita di qualificazione ai Mondiali del 2022.

Mancini: «Pronti a onorare la maglia per sentirsi uniti»
All’Olimpico la capienza consentita sarà pari al 25%. Non moltissimo, ma decisamente tanto rispetto al rumoroso silenzio di questi mesi. Per questa ragione, Roberto Mancini ha pubblicato una lettera sul sito personale, dedicata a tutti i tifosi. ”Cara Italia, sembra passata un’eternità da quando abbiamo ottenuto la qualificazione all’Olimpico contro la Grecia. Era ottobre 2019. Ora davanti a noi c’è l’occasione di tornare all’Olimpico e toglierci una grande soddisfazione sportiva con l’Europeo itinerante. Il 2020 doveva essere l’anno in cui condividere una gioia insieme, ma sappiamo tutti come è andata. È stato un anno in cui abbiamo cambiato le nostre abitudini, per alcuni sono stati mesi lontani dalle persone che amiamo, qualcuno purtroppo le persone che ama le ha perse. Mesi in cui le cose più semplici sono diventate complesse. Per nessuno è stato facile, eppure ognuno a modo suo ce l’ha fatta. Lo sport in questi momentipuò regalarci tante emozioni positive. La nostra nazionale è consapevole di rappresentare un popolo fantastico e determinato, e per questo io insieme allo staff e ai 26 ragazzi che scenderanno in campo, sfrutteremo tutti i minuti di questa manifestazione per onorare il Paese che rappresentiamo. Sappiamo che le nostre partite saranno un momento di unione di milioni di italiani. Saranno momenti di gioia che per un attimo ci faranno dimenticare dell’anno appena trascorso. FORZA AZZURRI!”.

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