Euro 2024. L’atalantino Pašalić: «Scamacca è una minaccia»

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Euro 2024. L’atalantino Pašalić: «Scamacca è una minaccia»
Foto: Matija Habljak/PIXSELL

La visita lampo in Vaticano ha inciso sul programma d’allenamento della nazionale. Invece della consueta seduta di lavoro serale a Rujevica, Luka Modrić e compagni hanno optato per un allenamento alternativo nel centro fitness dell’albergo Hilton. Tuttavia, la Federcalcio ha pensato bene di organizzare la conferenza stampa pomeridiana onde non privare i giornalisti del solito “pane quotidiano”. Davanti ai microfoni si è presentato nell’occasione soltanto un giocatore, ovvero Mario Pašalić. Come il suo capitano di nazionale, così anche l’atalantino ha conquistato un trofeo internazionale, quello dell’Europa League.

“Oserei dire che la finale di Dublino è stata la classica ciliegina sulla torta – le parole del centrocampista nerazzurro –. Tutto il percorso in Europa è stato fantastico e a tratti inimmaginabile. In fin dei conti abbiamo eliminato lo Sporting Lisbona, campione del Portogallo, battuto 3-0 il Liverpool ad Anfield e condannato il Bayer Leverkusen all’unica sconfitta stagionale. Dire che alla fine abbiamo meritato il trofeo sembra quasi superfluo. Sono felicissimo, sia a titolo personale che per il club e i tifosi”.
Di questa Atalanta a Euro 2024 ci saranno anche Scamacca con la maglia azzurra e Djimsiti nelle file albanesi. “Mi spiace per Scalvini che si è fatto male e non prenderà parte alla rassegna. Scamacca è arrivato a inizio stagione dal West Ham e per qualche mese ha faticato parecchio a inserirsi negli schemi di squadra. Quando lo ha fatto, ha confermato tutta la sua qualità. Parliamo di un attaccante molto prestante fisicamente e dotato di un ottimo tiro. Sarà sicuramente una minaccia, ma sappiamo come neutralizzarlo. Djimsiti è il capitano della sua nazionale nonché il giocatore chiave. Lo conosco da anni ed è cresciuto tantissimo. In quanto a noi, abbiamo il potenziale per far bene. In passato ho già segnato alla Spagna? Spero di potermi ripetere fra una decina di giorni”.
Infine una battuta sulla visita in Vaticano. “Un’esperienza indimenticabile, non capita spesso qualcosa del genere. Il Papa era molto rilassato e spesso è uscito dal contesto protocollare. D’altronde ci ha augurato di poter finalmente vincere qualcosa. Spero che sia di buon auspicio”.
Oggi la Croazia tornerà ad allenarsi secondo il consueto programma quotidiano, ovvero alle ore 18. Sarà anche l’ultimo giorno di ritiro a Fiume visto che domani, alle 10, è programmata la partenza dall’aeroporto di Veglia alla volta di Lisbona, dove sabato alle 17.45 i biancorossi sfideranno il Portogallo di Cristiano Ronaldo.

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