Croazia a caccia di una decina di medaglie

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Croazia a caccia di una decina di medaglie

La Croazia si presenta a Tokyo con 60 atleti, il che fa della spedizione biancorossa in Giappone la seconda meno numerosa dopo Barcellona 1992. Ma ciò non significa automaticamente che c’è meno qualità. Pesa comunque l’assenza degli sport di squadra: se al basket ci si è fatta ormai l’abitudine, a parte la parentesi in finale contro il Dream Team statunitense proprio all’esordio alla manifestazione a cinque cerchi da Paese indipendente, per la pallamano maschile l’assenza ai Giochi è sicuramente un brutto colpo. Perché, non dimentichiamolo, i “cowboy” di medaglie olimpiche se ne intendono eccome. Stavolta, però, saranno costretti a gustarsi le Olimpiadi in tivù e interrogarsi sul motivo della dolente assenza.
La domanda che ci si chiede solitamente in questi casi è la seguente: quante medaglie è lecito attendersi? A dare la risposta definitiva sarà ovviamente il campo, per di più che nello sport non c’è nulla di scontato e che le sorprese sono all’ordine del giorno. L’Associated Press, ormai specializzata in pronostici per le grandi manifestazioni internazionali, assegna alla Croazia undici medaglie, delle quali quattro d’oro. Ma andiamo per ordine e vediamo come stanno le cose.
L’unico sport di squadra presente a Tokyo 2020 è la pallanuoto, dalla quale dovrebbe arrivare uno dei quattro ori. Nell’ipotetica finale la Croazia avrà ragione della Serbia, con l’Ungheria terza. Pressoché scontato il titolo olimpico nel canottaggio, con i fratelli Martin e Valent Sinković autentici cannibali nel due senza. Oro anche nal tennis, dove nel doppio Nikola Mektić e Mate Pavić non dovrebbero avere seri rivali. A completare il poker, sempre secondo l’AP, sarà il karateka Ivan Kvesić nella categoria +84 kg.
Tre invece le medaglie d’argento previste: di Barbara Matić nel judo categoria 70 kg, del velista Tonči Stipanović nella classe Laser e di Peter Gorša nel tiro a segno, fucile 50 metri tre posizioni. Ben tre delle complessive quattro medaglie di bronzo sono attese dal taekwondo: Ivan Šapina nei +80 kg, Kristina Tomić nei -49 kg e Matea Jelić nei -67 kg. L’Associated Press non crede invece troppo nelle speranze dell’ennesimo titolo di Sandra Perković nel lancio del disco: la zagabrese dovrebbe infatti chiudere sul gradino più basso del podio.
Questi, dunque, i pronostici degli esperti in materia. Un bilancio niente male per, come detto, una spedizione in tono minore. Se poi sarà davvero così non ci resta che aspettare e vedere di giorno in giorno come si evolverà la situazione.

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