Sui binari treno elettrico d’ultima generazione

In servizio il nuovo convoglio per il tratto Fiume-Permani-Fiume. «Lo sviluppo delle ferrovie in Croazia è uno dei programmi strategici per il futuro», ha detto il ministro Oleg Butković

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Sui binari treno elettrico d’ultima generazione

In servizio da ieri il nuovo treno elettrico sul tratto Fiume-Permani-Fiume, un altro passo nella realizzazione del progetto del sistema combinato dei trasporti pubblici a Fiume e nel circondario. Finora è stato introdotto il sistema integrato con cui acquistando il biglietto per una corsa sui bus dell’Autotrolej si può proseguire in treno e viceversa. Il servizio viene utilizzato oggi soprattutto dai residenti nelle periferie, verso i capolinea di Škrljevo a est e Permani a ovest.

 

Quella di ieri è una novità soltanto a livello di confort e di estetica. Il convoglio di ultima generazione è uno dei complessivi 33 commissionati alla Končar dall’HŽ, azienda delle Ferrovie croate. Quello consegnato e inaugurato ieri è il primo che va a sostituire locomotiva e carrozze vecchie quarant’anni. Al viaggio inaugurale c’era anche il ministro del Mare, dei Trasporti e delle Infrastrutture, Oleg Butković, il quale durante la corsa d’apertura ha rilevato che “i 33 convogli, interamente prodotti in Croazia, costeranno 1,3 miliardi di kune e l’ultimo verrà consegnato entro la fine del 2023. Di questi treni, 21 verranno finanziati dai fondi dell’Unione europea. Credo sia un bene fruire di finanziamenti europei che ingaggiano imprese croate per la realizzazione. Oggi è un bel momento, non soltanto a livello simbolico, considerando il fatto che il treno su cui viaggiamo ora costa intorno ai 5,5 milioni di euro. Lo sviluppo delle ferrovie in Croazia è uno dei programmi strategici per il futuro, visto che con le strade e autostrade siamo già a un buon livello. S’investe molto nei porti e negli aereoporti, ma ora dobbiamo impegnarci per adeguarci ai tempi anche con le ferrovie”.

Josip Ninić, Željko Ukić, Oleg Butković, Goran Palčevski e Zlatko Komadina

Ferrovia pianeggiante

C’è il mega progetto della ferrovia pianeggiante, tra Fiume e l’Ungheria, da realizzare entro il 2030, mentre sul piano locale si sta lavorando su quello della ferrovia che dovrebbe sostituire parzialmente i bus urbani e suburbani. Per avere un servizio, una specie di metro in superficie, ci vuole un secondo binario. Entro la fine di quest’anno sarà pronta la documentazione con la quale richiedere, nel 2022, i finanziamenti dai fondi dell’Ue. Intanto ci si accontenta del confort del nuovo treno che da noi, per il momento, non potrà raggiungere o avvicinarsi alla sua velocità massima, che equivale a 160 chilometri orari. Ci ha scherzato un po’ su il presidente della Regione litoraneo-montana, Zlatko Komadina, uno tra gli invitati per la corsa inaugurale: “Di solito vengono prima posati i binari, costruite le stazioni e infine arrivano i treni. Da noi viene seguito un altro ordine, ma va bene così”.

Il ministro dei Trasporti ha partecipato alla corsa inaugurale

Impatto ambientale minimo

Il presidente della Direzione dell’HŽ-trasporto passeggeri, Željko Ukić, ha illustrato il piano d’ammodernamento delle ferrovie in generale, mentre Josip Ninić, presidente della Končar-veicoli elettrici, ha fornito una descrizione del nuovo treno: “È stato concepito per tratte brevi, per il trasporto urbano e suburbano, secondo gli standard più elevati dall’aria condizionata al wi-fi gratuito, dai carrelli con sospensioni idropneumatiche alla videosorveglianza, dai messaggi acusitici a quelli sui display. Ci sono 133 posti a sedere e 372 in piedi. Nelle ore di punta, quindi, potranno salirvi oltre 500 persone. Per il resto, alla Končar stiamo sviluppando i treni ibridi, elettrici e a batterie per coprire con minimo impatto ambientale anche i percorsi non elettrificati, che in Croazia sono oltre il 60 per cento”, ha spiegato.

Alla cerimonia di ieri non c’era il sindaco Marko Filipović, sostituito per l’occasione dal suo vice Goran Palčevski, ma in compenso abbiamo rivisto Vojko Obersnel, l’ex primo cittadino, invitato all’evento, come pure il neoeletto presidente dell’Assemblea regionale, Marko Boras Mandić, e il sindaco di Mattuglie, Vedran Kinkela.

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