A Spalato l’italiano scende in campo

Concluso il progetto promosso dalla CI locale che ha visto un gruppo di dieci ragazzi delle giovanili dello Split seguire gli allenamenti in lingua guidati da Simone Bianconi

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A Spalato l’italiano scende in campo

Spalato, si sa, è la città dello sport. E soprattutto il calcio è una passione viscerale. Un amore che abbraccia anche la locale Comunità degli Italiani. Ed è partendo proprio da questi presupposti che all’ombra del monte Marjan è nato il progetto “L’italiano scende in campo”, realizzato in collaborazione con la scuola calcio dello Split e con il sostegno dell’Unione Italiana. Un gruppo di ragazzi delle giovanili della società spalatina (le generazioni 2004 e 2005) sono stati protagonisti di un training camp con allenamenti in lingua italiana. “L’idea era da tempo nella nostra testa – spiega Simone Bianconi, allenatore con licenza UEFA-FIGC e talent scout che dal 2013 risiede a Spalato dove organizza stage e camp estivi -–. Un progetto che già negli anni scorsi avevamo riproposto nelle scuole elementari presentando ai ragazzi una serie di allenamenti in lingua italiana. Stavolta però, assieme all’accademia dello Split con la quale collaboriamo da anni, abbiamo voluto spostarci dalle scuole direttamente al campo. Terminati i campionati abbiamo presentato l’iniziativa che è stata accolta con favore da parte dell’UI. Abbiamo selezionato un gruppo di dieci ragazzi scegliendo coloro che hanno dimostrato più voglia d’imparare e di far parte del progetto. Durante gli allenamenti il tecnico Goran Njegić inseriva le parti in lingua italiana curate da me personalmente. Con la speranza e l’obiettivo di vedere alcuni di questi ragazzi allenare un giorno in Italia e quindi in quest’ottica gli abbiamo forse un po’ facilitato il compito. In totale abbiamo tenuto una decina di allenamenti di questo genere, alcuni focalizzati di più sulla parte linguistica, rallentando un attimo quella tecnico-tattica. Devo dire che i ragazzi sono stati molto ricettivi. E comunque tornavano a casa sfiniti perché la concentrazione era ovviamente superiore dato che oltre agli esercizi bisognava seguire il tutto in una lingua che non è la propria”.

L’obiettivo è ora riproporre il progetto anche l’anno prossimo

Riproporre l’iniziativa

L’obiettivo è ora riproporre l’iniziativa anche l’anno prossimo. “Ho appena inoltrato la domanda all’UI per riproporla. C’è la volontà di dare continuità anche alla collaborazione con lo Split, magari partecipando agli allenamenti standard che loro hanno, inserendo durante la settimana una parte anche in italiano. Con Alessandro Muracchioli, vicepresidente della CI e anch’egli con il patentino UEFA, vorremo un giorno che da questo progetto nascesse un’accademia italiana a Spalato”.

Al camp hanno preso parte dieci ragazzi delle giovanili dello Split

L’italiano scende in campo si è rivelato quindi un successo. “La cosa che mi ha sorpreso di più è stata l’intensità vista negli allenamenti, oltre alla disponibilità del club. In passato abbiamo avuto esempi di ragazzi che attraverso di noi sono arrivati in Italia in squadre professionistiche, i quali ci hanno riferito delle difficoltà iniziali dovute alla lingua. Ecco dunque che in questo caso siamo partiti da un problema esistente cercando di proporre una soluzione. Quando mi è stato chiesto quale progetto del 2021/22 riproporrei con maggiore entusiasmo ho risposto subito questo perché è riuscito in pieno”, conclude Simone Bianconi, peraltro fondatore della Sports Event Society di Perugia e responsabile della Juventus Academy Croatia.

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