La nomade digitale Lisette de Bruin: «Ho scelto Fiume…»

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La nomade digitale Lisette de Bruin: «Ho scelto Fiume…»
Lisette de Bruin. Foto Julia Dzikh

Con il lavoro online, la casa può essere in qualsiasi parte del mondo. La possibilità di lavorare da remoto ha reso tutti più liberi e flessibili, e in molti casi anche più felici!
Tra le tante persone che hanno deciso di stabilirsi in Croazia, e precisamente a Fiume, per lavorare e vivere in un ambiente rilassante e stimolante c’è anche Lisette de Bruin, che ha lasciato i Paesi Bassi nel 2022 per approdare in Croazia e dare il via alla sua esperienza di lavoro da remoto.

Un’esperienza iniziata per caso
La sua occupazione le consente di lavorare ovunque: con il suo laptop e con una buona connessione ad Internet riesce a gestire in maniera del tutto autonoma le sue mansioni, evitando il tanto (troppo!) comune stress da ufficio e senza rinunciare al giusto equilibrio tra vita professionale e personale. “Non mi piace lavorare in momenti della giornata già prestabiliti. Preferisco lavorare quando ho voglia di farlo. Stando a casa, posso iniziare a lavorare quando voglio e, allo stesso modo, posso smettere quando ne sento il bisogno”. Tutto ciò che le serve è una casa confortevole e un’ottima connessione Wi-Fi. Lisette ci ha confidato che iniziare questa avventura da nomade digitale non rientrava nei suoi piani iniziali. “Non avevo intenzione di diventare una nomade digitale. Avevo programmato di viaggiare da febbraio a giugno 2022. Ma lavorare e viaggiare era così facile e la vita in Croazia mi è da subito sembrata perfetta, tanto che ho deciso di stabilirmi qui”.

Lavori nati online
Lisette ha fondato due società, nate durante la pandemia, e per entrambe può lavorare completamente da remoto, vivendo e lavorando da qualsiasi posto lei preferisca. “Una delle due aziende si chiama Grenzeloos Onderwijs, che significa ‘educazione senza limiti’. Aiuto le scuole professionali dei Paesi Bassi a riorganizzare il loro programma educativo e a costruire corsi di formazione online. Posso svolgere il lavoro online, ma due volte all’anno vado nei Paesi Bassi ” ci ha confidato sorridente e fiera. La seconda società, dal nome ‘Lizzybox’, fondata anche questa durante l’emergenza pandemica, la aiuta ad esprimere la sua passione per la cucina e, allo stesso tempo, a promuovere uno stile di vita sano: “per questo motivo sono spesso in cucina, provo tutti i tipi di ricette e preparo un programma settimanale per le mie clienti” ci ha spiegato.

Vita senza stress
Tra i numerosi vantaggi del lavorare da remoto rientra anche quello di condurre una vita meno stressante. “Lavorando a distanza non ho l’obbligo di andare ad appuntamenti oltre alle riunioni di lavoro, che vengono organizzate rigorosamente online”. E anche la giornata inizia in maniera diversa, senza l’obbligo di dover iniziare a lavorare rispettando determinati orari: “Al mattino mi alzo senza sveglia, e questo è uno degli aspetti di questo stile di vita che mi piace di più! Credo sia fondamentale ascoltare il proprio corpo e rispettare le ore di sonno di cui ha bisogno. Dopo il risveglio, mi prendo del tempo per me stessa: leggo un libro, faccio yoga o una corsa, bevo un caffè e mi preparo per la giornata. Verso le 10:00 accendo il computer e metto giù la mia lista di cose da fare per il lavoro”. Per Lisette le giornate lavorative non sono tutte uguali: “A volte faccio molto in un giorno, altre volte scelgo di rilassarmi, finendo di lavorare alle 15:00 circa, e decido di trascorrere del tempo nella vasca idromassaggio o semplicemente sdraiata al sole”. La sua giornata tipo si conclude poi con un caffè o con un allenamento in palestra.

Alla scoperta della Croazia
La decisione di lasciare i Paesi Bassi e trasferirsi in Croazia è arrivata un anno prima del suo trasferimento, e precisamente nel 2021. ”La pandemia mi ha trattenuta in Olanda per troppo tempo e avevo bisogno di viaggiare. Il mio ex ragazzo mi ha portata alla scoperta della Croazia e me ne sono innamorata all’istante. Così ho deciso di visitare tutto il Paese, certa che prima o poi avrei trovato il posto migliore in cui vivere”. Il suo viaggio alla scoperta della Croazia è iniziato proprio da Fiume, città in cui ha trascorso più di un mese. “Dopo la prima tappa fiumana, ho vissuto per un mese a Pola, qualche giorno a Zara, un intero mese a Spalato e un altro a Ragusa (Dubrovnik). Questo era inizialmente il mio piano, soprattutto perché non avevo intenzione di tornare a casa e il mio obiettivo era viaggiare il più possibile, visitando posti nuovi”. Così, dopo un emozionante giro esplorando in lungo e largo la costa adriatica, Lisette ha deciso di visitare anche Osijek, città in cui ha trascorso due settimane. Dopo quest’ultima tappa, ha fatto rientro a Fiume: “Ho capito che questa era la città migliore per me e per le mie esigenze. Non ci sono troppi turisti durante l’estate, e non è noiosa in inverno. Altro aspetto molto importante per me è che si trova tra diversi aeroporti, quindi è una località facile da raggiungere. Inoltre anche l’Olanda non mi sembra così lontana, perché in auto dista solo 14 ore di viaggio”.

Foto Julia Dzikh

Vita stimolante
Lisette ne è convinta: Fiume le ha rapito il cuore ed è sicura che possa essere una meta ideale per tanti altri nomadi digitali, sia per coloro che hanno intenzione di trascorrere un breve periodo di tempo, sia per chi ha invece in mente di soggiornare più a lungo. “Penso che la vita qui da nomade digitale sia contemporaneamente facile e stimolante. Ci sono diversi gruppi su Facebook dove si possono trovare facilmente altre persone che vengono da lontano e che si sono trasferite qui. La vita fiumana è molto tranquilla e rilassata, il che rende questo stile di vita fantastico per me. Nel fine settimana, non serve altro che una passeggiata vicino al mare e alcuni amici”. Oltre agli innumerevoli lati positivi di questo stile di vita, che l’hanno catturata e convinta ad abbracciare questa “filosofia”, Lisette ci tiene a precisare che esiste anche l’altro lato della medaglia. “La vita da nomade digitale è fantastica, ma bisogna essere consapevoli anche dei lati negativi, come la solitudine, la perdita degli amici nel Paese d’origine, la necessità di adattarsi a uno stile di vita diverso. Anche costruirsi una nuova rete di amici non è sempre facile e richiede del tempo”. Inoltre, tra le difficoltà affrontate nel suo primo periodo in Croazia, Lisette menziona la parte burocratica: “Ammetto che l’unica cosa che non sopporto qui è il MUP. Devi registrarti, ma non puoi prendere appuntamento. Questo significa che devi andare lì alle 6 del mattino, aspettare per ore e sperare di riuscire a portare a termine tutte le procedure burocratiche quel giorno, prima dell’orario di chiusura!”. Nonostante il capoluogo quarnerino abbia conquistato Lisette, lei stessa ha confidato che non si è trattato di un “colpo di fulmine”. Come ci ha spiegato, “Fiume è una città a cui bisogna abituarsi prima di riuscire ad amarla davvero. All’inizio non vedevo il lato affascinante della città, mi sembrava caotica e industriale. Adesso però mi rendo conto che non vorrei vivere in nessun’altra città!”.

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