ZAGABRIA | L’Iniziativa civica “Verità sulla Convenzione di Istanbul” ha accusato il sindaco di Fiume, Vojko Obersnel, di aver vietato la raccolta di firme per il referendum sull’abrogazione della legge di ratifica della Convenzione di Istanbul. I sostenitori dell’Iniziativa si sono lamentati inoltre dei prezzi troppo alti per l’affitto degli stand su cui raccogliere le firme dei cittadini.
“Il sindaco Obersnel si è arrogato le prerogative sia del potere legislativo che di quello costituzionale vietando di fatto la raccolta di firme sul territorio della Città di Fiume, il che è inammissibile e scandaloso”, ha dichiarato Željko Sačić, a nome del Comitato organizzatore dell’Iniziativa incaricato per la raccolta delle sottoscrizioni. Sačić si è detto amareggiato della situazione, rilevando che le associazioni della società civile dovrebbero godere dell’appoggio delle autorità politiche. Gli organizzatori del referendum si sono lamentati anche del fatto che pure in altre città, come Zagabria e Osijek il costo dei banchetti per la raccolta di firme è troppo elevato. Tutto lascia ritenere che le stesse difficoltà, se tali si possoo davvero definire, si ritroveranno ad affrontare anche i promotori dell’altro referendum liberticida, quello sulla modifica della Legge elettorale, che si propone di ridurre i diritti delle minoranze. Questi problemi sono anche il segno delle carenze legislative presenti per quanto concerne le consultazioni referendarie, a cui si dovrà sopperire quanto prima.