Aldo Racané spegne 90 candeline e si congeda dal pubblico

Il noto baritono connazionale ha tenuto un commovente concerto a Palazzo Modello di Fiume. A celebrare con lui l'importante traguardo sono stati il Coro femminile, maschile e misto della «Fratellanza» e alcuni ospiti

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Aldo Racané spegne 90 candeline e si congeda dal pubblico

Il rinomato baritono connazionale Aldo Racané ha detto addio alla sua carriera musicale con un commovente concerto in occasione del suo 90esimo compleanno tenutosi nel Salone delle Feste della Comunità degli Italiani di Fiume. A celebrare con lui l’importante traguardo sono stati il Coro femminile, maschile e misto della “Fratellanza”, diretti dalle Maestre Gloria Segnan e Ariana Bossi, assieme agli ospiti Alida Delcaro, Antonio Mozina e Ivan Zorco, con l’accompagnamento al pianoforte della prof.ssa Vjera Lukšić. In veste di conduttore Ferruccio Tomissich, il quale ha salutato i presenti dicendosi onorato di poter presentare la serata e parlare di una persona eccezionale che si è dedicata con passione alla musica per tutta la vita: Aldo Racané. Ha quindi voluto elencare alcuni cenni biografici del cantante, il quale iniziò a occuparsi di musica già da bambino.

Il concerto si è aperto con la canzone di H. Warren “Questo è amore (That’s amore)”, eseguita dal Coro femminile, diretto da Gloria Segnan, con in veste di solista Racané, al che il Coro ha proposto anche “C’est si bon” di H. Betti. Il festeggiato si è quindi cimentato con “Di Provenza” (aria di Germont da “La Traviata” di Verdi) e “Bella siccome un angelo” (aria di Malatesta dal “Don Pasquale” di Donizetti).

È stata quindi la volta del Coro maschile, il quale ha cantato i brani popolari “Le strade di Veglia” e “Care pute”. Racané ha quindi interpretato i brani “Malia” di F. P. Tosti e “Core ‘ngrato” di S. Cardillo. Sul palco è in seguito salito Ivan Zorco, che ha proposto “Il tuo mondo” di C. Villa (brano cantato anche da Tereza Kesovija, nella versione croata intitolato “Nono, dobri moj nono”), al che Racané ha duettato assieme al tenore Antonio Mozina, con il quale ha condiviso per decenni il podio concertistico. I due solisti hanno eseguito “Romagna mia” di R. Casadei e “Maria, Marì” di E. Di Capua, la prima canzone in Italia incisa su un 78 giri.

È stata quindi la volta del Coro misto, che ha eseguito il canto popolare “Evviva el mar” e “Reginella campagnola” di E. di Lazzaro. Ha fatto seguito il negro spiritual “Sulla montagna” con solista Alida Delcaro, mentre la parte ufficiale del concerto si è conclusa con la canzone “Nostalgia de Fiume” composta dai Moira e Ruggero Rezman, fiumani emigrati in Australia, con la quale Racané si è congedato dalla sua carriera canora.

Non sono mancati i regali dai Cori femminile e maschile e l’augurio che questa non è stata l’ultima esibizione in pubblico di Aldo Racané.

Tra il pubblico Irene Mestrovich, presidente del Consiglio della minoranza nazionale italiana della Città di Fiume, Mauro Graziani, presidente del Consiglio della minoranza nazionale italiana della Regione litoraneo-montana, la presidente della CI di Fiume, Melita Sciucca, e la presidente della CI di Abbazia, Sonja Kalafatović. La festa è proseguita in una delle stanze laterati dove gli ospiti hanno partecipato al taglio della torta. A intrattenere il pubblico è stata poi Alida Delcaro.

Foto Ivor Hreljanović

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