UI. Approvato il Piano finanziario

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UI. Approvato il Piano finanziario

ISOLA | Via il dente, via il dolore. Così il presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul ha voluto aprire la terza sessione ordinaria dell’Assemblea dell’UI ieri sera a Isola. E il “dolore” ha riguardato la lettera anonima letta dal consigliere Gianclaudio Pellizzer (Rovigno) durante la precedente riunione. “Invito caldamente a smettere di inquinare, seminare zizzania, diffondere notizie false, inventate di sana pianta con un atteggiamento codardo e invidioso. Smettetela di compiere atti infami”, ha dichiarato Tremul. Secondo il presidente “dare pubblica lettura in quest’assise di lettere anonime che poi vengono allegate al verbale dell’Assemblea, denota una grave carenza per quanto concerne il rispetto dei lavori, dell’etica, della civile convivenza che dovrebbe ispirare il nostro agire quotidiano e rappresenta una grave offesa alla nostra organizzazione”. “Qui si dà per scontato che le diffamazioni e le falsità contenute nella lettera siano vere. Le lettere anonime si cestinano, non si protocollano allegandole ad atti ufficiali. La lettera che avete ricevuto è piena di falsità, di bugie e d’odio”, ha ribadito il presidente dell’UI sottolineando che “la volta scorsa si è creato un precedente gravissimo” che rischia, se non si pone fine a questo modo di fare, di dare legittimità in futuro al prosieguo di campagne denigratorie totalmente infondate. “Riscopriamo i valori e i principi di etica che ci rendono Comunità nel senso vero della parola”, ha dichiarato Maurizio Tremul rivolgendosi ai presenti. Il presidente dell’Assemblea, Paolo Demarin, ha proposto di togliere la lettera anonima dal verbale assicurando che in futuro non permetterà più la lettura di documenti simili. Con 38 favorevoti e 10 astenuti la lettera è stata tolta dal verbale. Maurizio Tremul ha poi voluto ringraziare il governo e il Sabor croato, sottolineando il ruolo fondamentale svolto dal deputato della CNI, Furio Radin, per l’aumento degli stanziamenti di Zagabria a favore della minoranza, così come ha espresso gratitudine al mondo politico italiano, auspicando che la conferma del rifinanziamento delle risorse della Nazione Madre arrivi anche dal Senato. In questo contesto il presidente ha ricordato che l’Unione Italiana ha lavorato duramente in questa direzione negli ultimi mesi. Ma non solo. Durante i recenti impegni istituzionali a Roma sono state espresse posizioni anche a favore del mantenimento dei fondi per gli esuli e per la stampa italiana all’estero in primis per l’Edit, per il Primorski Dnevnik e le altre testate minoritarie. Un invito ad aumentare i fondi è stato inviato anche a Lubiana e alle Regioni istriana e litoraneo montana.

UI. Organo rappresentativo

A salutare i presenti è stato anche il deputato della CNI nonché vicepresidente del Sabor Furio Radin. “Siamo ancora vivi e abbiamo intenzione di rimanerlo a lungo. Dobbiamo e dovremo rimboccarci le maniche sempre di più perché nessuno ci dà niente per niente. Gli aumenti cercheremo di farli crescere ancora con gli assestamenti del bilancio”, ha annunciato Radin, che ha voluto ribadire e sottolineare il ruolo dell’Unione Italiana come unico organo istituzionale riconosciuto da Croazia e Italia per rappresentare la CNI. “L’Unione Italiana è l’organo che ufficialmente rappresenta gli italiani in Croazia e Slovenia: questo lo dice chiaramente la legge ratificata dai Parlamenti croato e italiano. Non lo dico a vanvera, non esistono altre istituzioni che ci rappresentano al di fuori dell’UI”, ha sottolineato l’On. Radin, rivolgendo poi ai presenti gli auguri di rito.

Mozioni e interpellanze

Il consigliere Roberto Battelli (Bertocchi) ha presentato due interrogazioni. Una relativa alla scelta della società di consulenza per la strategia di sviluppo dell’UI. “L’Assemblea e tutti gli organi perché esistono? Noi affidiamo a una srl la strategia di sviluppo dell’UI? Che cosa sta succedendo?”, ha chiesto Battelli. Il secondo punto ha riguardato il legale dell’UI. “Chi lo ingaggia, su che cosa? Su mandato di chi? Un legale dell’UI dovrebbe essere l’avvocato dell’UI. In passato questa cosa è stata utilizzata con molta disinvoltura”, ha dichiarato l’ex deputato della CNI al Parlamento sloveno. Per quanto riguarda la strategia di sviluppo dell’UI, il presidente della Giunta, Marin Corva, ha ricordato che per il progetto è stata bandita una gara e che questa ditta lo sta eseguendo in base a quanto deciso dall’Assemblea e dal Comitato di coordinamento. Per quanto riguarda il legale dell’UI – ha sottolineato Corva – “questo è stato interpellato da più cariche interne dell’UI ogni volta che vi è stata o vi è la necessità di tutelare gli interessi della nostra istituzione”.
Valmer Cusma (Pola) ha presentato un’interpellanza relativa al bilinguismo a Pola che “si sta sciogliendo come neve al sole; stanno sparendo le ultime tracce”. “Bisogna intervenire quanto prima”, ha dichiarato. Gaetano Benčić (Torre) ha chiesto come stiano andando i lavori alla SMSI di Buie, proponendo una mozione affinché questo punto diventi un tema di rilevanza primaria per il lavoro dell’UI. Mauro Jurman (Umago) ha presentato un’interpellanza relativa ai traduttori giurati che hanno fatto gli studi in Italia o hanno l’intera verticale scolastica in lingua italiana, che vengono chiamati a superare un esame di lingua italiana per potere svolgere il proprio servizio. Gianfranca Šuran (Rovigno) ha presentato una mozione legata alla prassi inerente all’invio dei materiali cartacei per l’Assemblea, chiedendo che per l’inoltro in formato digitale si vada nella direzione dell’acquisto dei tablet per i consiglieri. Glauco Bevilacqua (Cittanova) ha chiesto se le sedi dell’Unione italiana siano assicurate.
In riferimento alla richiesta avanzata durante la sessione costitutiva dell’Assemblea dal consigliere Pellizzer (Rovigno), ieri sera è stata consegnata ai presenti un’Analisi sull’affluenza alle urne. Il presidente della GE Marin Corva ha esposto i diversi fattori che hanno influito sull’affluenza dei connazionali alle ultime elezioni CNI del luglio scorso, come scaturito dalla prima riunione ordinaria dell’Attivo consultivo della Comunità degli Italiani tenutasi lo scorso 12 settembre nel capoluogo quarnerino.

Piano Finanziario

L’Assemblea ha ieri sera approvato il Programma di lavoro e Piano finanziario dell’Unione Italiana per il 2019 – Programmazione delle attività, delle iniziative e degli interventi da finanziarsi con i mezzi della Legge 73/01, con quelli della Regione FVG, con i mezzi del Piano permanente, del Consiglio delle Minoranze Nazionali della Repubblica di Croazia, dell’Ufficio per i diritti dell’uomo e delle minoranze nazionali, dell’Ufficio per le minoranze della Repubblica di Slovenia e con quelli della Regione Veneto, a favore della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia per il 2019. A presentarlo è stato in apertura il presidente della GE Marin Corva, il quale ha voluto ringraziare il presidente dell’UI Maurizio Tremul, l’On. Furio Radin, nonché gli uffici amministrativi dell’Unione per l’importante lavoro svolto. Le entrate complessive pianificate per l’anno d’esercizio 2019 ammontano a 5.400.759 euro e sono così suddivise per finanziatori: Repubblica Italiana: (Legge 15/94 del Veneto e Capp. 4545, 4544 e 4543 del MAECI) – costituiscono l’84,17% delle entrate complessive; Repubblica di Croazia: Ufficio per i diritti umani e i diritti delle Minoranze Nazionali, nonché Regione Istriana – costituiscono l’11,70% delle entrate complessive; Repubblica di Slovenia: Ufficio per le Nazionalità – costituiscono lo 0,77% delle entrate complessive; entrate dalle spese di gestione dalle Convenzioni MAECI-UI-UPT, entrate proprie e altre entrate – costituiscono il 3,36% delle entrate complessive.
L’Assemblea ha anche approvato due emendamenti al Piano presentati da Neda Šainčić Pilato (Visinada) e Gaetano Benčić (Torre).

Scuole e istituzioni

Per le Comunità degli Italiani nel Piano è previsto un importo di 1.680.155 euro, costituito da entrate derivanti dalla Repubblica Italiana: UPT (Cap. 4545 MAECI + L. FVG 16/14) pari a 659.012 euro e L. 73/01 + estensioni (Cap. 4544 MAECI) pari a 639.517 euro e dalla Repubblica di Croazia: Ufficio per i diritti umani e i diritti delle Minoranze Nazionali del governo della Repubblica di Croazia pari a 381.626 euro. Per le Scuole è previsto un importo pari a 1.613.953 euro ed è formato da entrate derivanti dalla Repubblica Italiana: L. 73/01 + estensioni (Cap. 4544 MAECI) pari a 1.563.553 euro e dalla Repubblica Italiana: UPT pari a 50.400 euro. Per le Istituzioni della CNI e la collaborazione transfrontaliera, il Piano finanziario prevede un importo di 1.082.698 euro, per le attività giovanili 27.000 euro, per Cultura ed Arte 298.132 euro, per Imprenditoria e Comunicazione 68.860 euro, 4.500 euro per gli Affari giuridico amministrativi, e infine per le spese funzionali dell’Unione italiana di Fiume 349.168 euro e per le spese dell’Unione Italiana con sede a Capodistria 156.294 euro. L’ammontare del Fondo di promozione per le attività istituzionali delle CI per il 2018, è pari all’importo di 533.526 euro da suddividere tra 51 Comunità degli Italiani. unitamente al Fondo di riserva (in allegato), nell’importo di 71.600 euro. La proposta rappresenta l’insieme delle necessità e dei bisogni dell’Unione Italiana e dovrà ora passare la fase del confronto con i finanziatori istituzionali italiani ai sensi delle norme vigenti le quali stabiliscono che le indicazioni dell’UI siano elaborate d’intesa con i finanziatori medesimi.

Le nomine

Ai sensi dello Statuto dell’Unione Italiana, l’Assemblea ha nominato, per la quota riservata al fondatore, anche il Consiglio d’Amministrazione dell’Ente giornalistico-editoriale EDIT di Fiume, ovvero Oskar Skerbec (Fiume), Roberto Bonifacio (Crevatini), Anna Čuić Tanković (Pola), Jessica Acquavita (Buie), Corrado Ghiraldo (Gallesano), mentre Daniele Suman (Rovigno) e Roberta Vincoletto (Crevatini) sono stati nominati nel Consiglio d’Amministrazione del Centro di ricerche storiche di Rovigno. A proposito dell’Edit il consigliere Krsto Babić (Abbazia) ha ricordato che pochi anni fa l’Ente giornalistico editoriale della CNI ha rischiato grosso e che è stato salvato dai suoi dipendenti a costo di enormi sacrifici. “Senza l’Edit e La Voce del popolo le attività svolte dalle Comunità degli Italiani e dalle istituzioni della CNI cadrebbero nell’oblio e sarebbero condannate alla scomparsa. State assumendo un incarico delicato. Svolgetelo con la massima serietà, ne va delle sorti della CNI”, ha affermato Babić rivolgendosi ai membri del CdA. “La CNI senza l’Edit è folclore: con l’Edit è cultura”, ha sottolineato il consigliere di Abbazia e giornalista del nostro quotidiano.

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