Sisma Centro Italia: tre anni dopo tutto è fermo

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Sisma Centro Italia: tre anni dopo  tutto è fermo

Immagini che hanno fatto il giro del mondo suscitando commozione a tutte le latitudini. A tre anni del sisma del 24 agosto 2016 ad Amatrice e Accumoli tutto (o quasi) è fermo. La ricostruzione è rimasta al palo nonostante la sovrabbondanza di ordinanze e decreti. L’ora di muoversi è scoccata da tempo, ma l’elefante della burocrazia si muove lentamente. Per ridare vita ai paesi distrutti, in un’ottica di sostenibilità ambientale la lentezza della macchina della ricostruzione pesa sulle coscienze di tutti coloro che hanno responsabilità politiche e istituzionali.
Vista dall’interno delle istituzioni la situazione è molto più complessa e frustrante. Lucia Margheriti, primo ricercatore dell’Osservatorio Nazionale Terremoti dell’INGV, attuale responsabile del gruppo di lavoro del Bollettino Sismico Italiano, ritiene che “la sequenza sismica che ha interessato l’Appennino centrale con numerose scosse di magnitudo maggiore di 5 tra il 24 agosto del 2016 e il 18 gennaio del 2017, non è ancora conclusa; infatti, l’area compresa tra Camerino e L’Aquila è ancora oggi interessata da una sismicità persistente che presenta un rilascio di energia maggiore rispetto a quanto accadeva prima del 24 agosto 2016.
Ad Amatrice e Accumoli ancora ferite la giornata odierna è dedicata a veglie e messe per ricordare le 249 vittime.

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