S’investe troppo poco nel campo del turismo

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S’investe troppo poco nel campo del turismo

MEDOLINO | È stata inaugurata ieri la terza Conferenza sugli investimenti greenfield, che prosegue oggi all’albergo Park Plaza Belvedere. La due giorni, organizzata dal settimanale economico “Lider” e dal CIRU-Centro per lo sviluppo e la ricerca della gestione, si svolge sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica di Croazia, Kolinda Grabar-Kitarović.

In quest’edizione si è trattato sì di setacciare quelli che sono gli investimenti diretti esteri, definiti appunto greenfield (che riguardano l’impresa che crea ex novo un’attività produttiva all’estero: un nuovo stabilimento o una filiale), ma si è parlato anche delle imprese locali, a capitale pubblico e misto, attrezzo potente nelle mani delle amministrazioni a livello locale che decretano quale sarà il livello di sviluppo di progetti del genere nell’ottica che non sempre viene raggiunta, del bene collettivo.
A sostenere la tesi che sia in atto nel Paese una “crescita dei progetti pubblici” è stato, durante i discorsi d’apertura della Conferenza, il viceministro dell’Economia, Zvonimir Novak, il quale ha sottolineato che i mille progetti d’investimento, del valore di 38 miliardi, porterebbero all’apertura di 20mila posti di lavoro.

Innovazione e sviluppo

“Questi progetti – ha proseguito il viceministro – sono più numerosi nella Città di Zagabria e nella Regione zagabrese; seguono la Regione di Spalato e della Dalmazia, la Regione istriana e quella di Varaždin”. I settori in cui si vorrebbe investire sono quelli dell’industria manifatturiera e dei servizi d’innovazione e sviluppo, mentre s’investe troppo poco nel settore del turismo, ha proseguito Novak, affermando altresì che il problema centrale è quello della mancanza di forza lavoro. Sempre il viceministro ha tenuto a rilevare che il Paese ha 500 tra Comuni e Città, e che in quest’ambito esistono, o meglio dire sono registrate 500 zone imprenditoriali.

Zone imprenditoriali

“Abbiamo zone imprenditoriali fantastiche, seguite passo dopo passo dalle autonomie locali, ma ne abbiamo anche di vuote e trascurate, aperte unicamente perché gli enti locali hanno voluto impossessarsi dei terreni dello Stato”, ha sostenuto Novak.
Gli investimenti diretti esteri sono i flussi di investimenti effettuati oltreconfine allo scopo di stabilire un interesse durevole in un’attività imprenditoriale. Con i prestiti internazionali, questi investimenti costituiscono una delle principali modalità con le quali si attua la mobilità internazionale dei capitali. Alla luce di quanto appena detto, risulta più che chiara l’affermazione di Marko Jurkić, emissario del Presidente della Croazia Kolinda Grabar Kitarović: “Gli investimenti diretti esteri nell’industria sono in netta flessione”. Una constatazione questa che ben si sposa con quanto dichiarato qualche momento prima – sempre durante i discorsi ufficiali d’apertura della Conferenza – da Darko Tipurić della Facoltà d’Economia dell’Ateneo di Zagabria, il quale ha affermato che “stiamo assistendo a una distruzione dei valori, in cui l’industria è relegata ai ranghi più bassi, trascurata come non lo è mai stata, a vantaggio del terziario. Stiamo dando tutto per i servizi, ma non è così che riusciremo a cavarcela”. Un’indicazione chiara di rotta la sua: non basta investire nel commercio per trainare la crescita e creare sviluppo, bisogna badare anche alla produzione, senza la quale il Paese è condannato a una lenta e inesorabile decadenza.
Tra i discorsi d’apertura da segnalare anche quelli di Miodrag Šajatović del settimanale “Lider”, di Hoiber Haibach della Konrad Adenauer Stiftung, del sindaco di Medolino, Goran Buić, dell’emissario del presidente della Regione istriana, Valerio Drandić, quindi di Zdravko Vukić, viceministro dell’Edilizia e della Pianificazione ambientale e degli altri summenzionati funzionari statali.
Hanno fatto seguito due panel di discussione, incentrati sui problemi e le prospettive che si schiudono anche per le autonomie locali, nel campo dello sviluppo economico del territorio. Il primo panel si è soffermato sul tema: “Come superare gli ostacoli per una gestione ideale delle imprese di proprietà pubblica locale” con Saša Drezgić (EFRI), Marko Jurkić (HGK-Camera di commercio nazionale), Vojko Obersnel (sindaco di Fiume), Matija Posavec (presidente della Regione del Međimurje) e Nenad Panian (sindaco di Dugo Selo).

I sogni diventano realtà

L’altro panel, intitolato ”Realizzare I progetti. Come i sogni diventano realtà”, ha visto la partecipazione di Enco Crnobori (Med eko servis, Medolino), Dalibor Macan (sindaco di Sanvincenti), Ivica Plišić (Ponikve voda), Dubravko Ponoš (Fondo energetico croato) e di Boris Sabatti (Agenzia IDA).
Oggi, dopo due panel di discussione che trattano argomenti simili a quelli appena menzionati, saranno stilate le conclusioni della Terza Conferenza su “Gli investimenti greenfield” in Croazia.

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