Seggio CNI a Lubiana: s’impone Felice Žiža

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Seggio CNI a Lubiana: s’impone Felice Žiža

CAPODISTRIA | Il giorno dopo le elezioni politiche in Slovenia è tempo di bilanci anche per il seggio specifico della Comunità nazionale italiana alla Camera di Stato del Parlamento di Lubiana, che gli elettori dell’etnia hanno assegnato a Felice Žiža. Il complesso sistema elettorale Borda gli ha attribuito 2.511 punti, contro i 2.095 di Maurizio Tremul e i 1.001 punti di Bruno Orlando. La Commissione elettorale centrale ha ultimato lo scrutinio delle schede a tarda notte e attende ancora l’arrivo dei voti per posta per chiudere definitivamente il verbale. Sino ad allora i numeri fanno spazio ai commenti dei partecipanti alla lunga campagna elettorale. Il dott. Felice Žiža, che subentra dopo 28 anni al deputato uscente Roberto Battelli, ha già archiviato i festeggiamenti e si dice pronto a mettersi a lavoro per realizzare la sua piattaforma programmatica. In particolare sarà urgente preparare le tesi per un eventuale accordo con la prossima coalizione di governo, quando questa sarà stata identificata. Ha confermato che intende agire a favore di tutto il territorio da cui proviene, mettendosi a disposizione della regione e del suo Comune di Isola, dov’è vicesindaco.

Appello all’unitarietà

Per quanto riguarda le istituzioni minoritarie desidera uno stretto contatto con le CAN a tutti livelli, da quella Costiera alle Comunali e a tutte le altre istituzioni della CNI, che considera membri di una stessa squadra, per lavorare bene a Lubiana. Pressante anche il suo appello all’unitarietà, a unire le forze in campo per il bene della Comunità nazionale italiana, superando le divergenze di vedute ed i possibili contrasti. Un collegamento costante va tenuto anche con i connazionali in Croazia. Il neodeputato è tornato sul concetto di collaborazione con il territorio anche riguardo alle prossime elezioni amministrative. Non esclude di scendere in campo, ma soltanto se esplicitamente richiesto, restando fedele alla sua visione di un sistema piramidale, che ha il parlamentare al vertice, ma con forti collegamenti con la base, con la quale chi lavora nella capitale deve trovare il tempo e la forza di restare in contatto e collaborare, quando ciò gli viene richiesto.

RTV, Tremul si dimette

Maurizio Tremul ha ammesso immediatamente la sconfitta, anche con un comunicato stampa, nel quale esprime le congratulazioni al neodeputato e gli augura buon lavoro nel suo nuovo incarico. Come preannunciato durante la campagna elettorale, Tremul ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni da membro del Consiglio di Programma della RTV di Slovenia, in rappresentanza della Comunità nazionale italiana. “Desidero ringraziare tutte le e tutti i connazionali che mi hanno espresso la loro fiducia e mi hanno votato. Ringrazio tutti coloro che in queste settimane mi hanno aiutato, sostenuto, incoraggiato e consigliato in questa competizione politica. A tutte e a tutti voi va la mia sincera riconoscenza e il mio affetto”, ha dichiarato Maurizio Tremul.

Un accordo a monte

Bruno Orlando ha, invece, rimarcato quanto già affermato in campagna elettorale circa il presunto sostegno fornito dalle massime istituzioni minoritarie a un candidato. “Nei commenti delle ultime ore è stato ammesso quanto da me sostenuto per settimane, ossia che ci sia stato un accordo a monte delle CAN per privilegiare un nome e scoraggiare altri candidati, salvo poi prenderli di mira in campagna elettorale. Tutte le altre accuse su un accordo preelettorale tra me e Tremul contro il terzo candidato, si sono rivelate infondate. Tornando al voto, non sono deluso per l’esito delle urne. Non ho mai pensato di poter vincere contro due staff elettorali bene organizzati, mentre io correvo da solo, scendendo in campo all’ultimo momento. Sono soddisfatto del 18 per cento di preferenze raccolto, dei messaggi di sostegno che mi sono arrivati e che mi fanno sperare che il mio messaggio sia arrivato a destinazione. Che i connazionali capiscano che la concentrazione d’incarichi è dannosa e antidemocratica. Anche per questo motivo in autunno saremo nuovamente presenti, questa volta assieme a una mia équipe, alle elezioni amministrative, per la CAN e il Consiglio comunale. Infine, posso solo augurare a Žiža un buon lavoro a Lubiana a favore di tutta la CNI”, ha rilevato ancora Orlando.

Ungheresi: vince Horvath

La Comunità nazionale ungherese sarà, invece, rappresentata alla Camera di Stato del Parlamento di Lubiana da Ferenc Horvath, della Comunità autogestita ungherese. Andrà ad occupare il seggio detenuto per otto anni da Laszlo Göncz.

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