Rimpasto di governo arriva il sì dei partner

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Rimpasto di governo arriva il sì dei partner

ZAGABRIA | I partner dell’HDZ nella coalizione di maggioranza confermano la fiducia al premier Andrej Plenković e sono pronti a votare venerdì la fiducia al nuovo vicepremier, il ministro dell’Agricoltura Tomislav Tolušić, e al nuovo titolare del dicastero dell’Economia, Darko Hovat. Sono queste infatti le persone scelte del presidente del governo per succedere a Martina Dalić agli incarichi governativi che ha lasciato vacanti con le sue dimissioni irrevocabili rassegnate nel contesto dello scandalo Hotmail.

Governo e lavori parlamentari

La decisione dei partner di coalizione è stata comunicata ai giornalisti dal presidente dell’ HSLS, Darinko Kosor, al termine di un incontro svoltosi ai Banski dvori e durato circa mezz’ora. “Abbiamo parlato esclusivamente delle soluzioni proposte al governo e di temi inerenti ai lavori parlamentari. Non abbiamo affrontato le questioni che scaturiscono dallo scandalo Hotmail”, ha puntualizzato Kosor. Mezz’ora è quindi bastata per appurare che la fiducia nelle file della maggioranza non è venuta meno. Le assenze del deputato dell’SDSS, Milorad Pupovac, e del Reformista Radimir Čačić erano infatti dovute ad altri impegni.

Situazione sotto controllo

“La situazione è sotto controllo”, ha commentato il vicepresidente del Sabor e deputato della CNI, Furio Radin, passando velocemente accanto ai giornalisti. Una fretta dovuta a impegni presi con l’HRT, dove ha confermato che la fiducia ai nuovi componenti dell’Esecutivo sarà votata con tutta probabilità venerdì. “Il premier Plenković ci ha illustrato le sue scelte e non gli abbiamo confermato il nostro sostegno. Tolušić sarà proposto a vicepremier e Horvat a ministro dell’Economia ed è plausibile attendersi che il voto di fiducia ci sia venerdì. Poi tutti gli sviluppi dipenderanno da loro”, ha spiegato Radin nello studio dell’HRT dove ha commentato l’attualità politica in Italia e il raggiungimento di un accordo per la formazione del governo tra la Lega di Matteo Salvini e l’M5S di Luigi di Maio. 

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