Qualità è… attirare studenti da 24 Paesi

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Qualità è… attirare studenti da 24 Paesi

FIUME | La Facoltà di Marineria (PFRI), uno dei brand di Fiume più famosi al mondo, compie 70 anni. L’anniversario sarà celebrato oggi nel capoluogo quarnerino con una cerimonia solenne. L’incontro si svolgerà al Teatro nazionale croato Ivan de Zajc e vi prenderanno parte autorità e ospiti provenienti da tutto il mondo. Tra gli invitati spiccano il Presidente della Repubblica di Croazia, Kolinda Grabar-Kitarović, e il suo consorte Jakov Kitarović (in passato ha studiato e poi insegnato al PFRI). Oltre al Capo dello Stato e ai rappresentanti dell’Università di Fiume e del PFRI, interverranno pure il ministro del Mare, dei Trasporti e dell’Infrastruttura, Oleg Butković (laureato al PFRI), il presidente della Regione litoraneo-montana, Zlatko Komadina, e il sindaco di Fiume, Vojko Obersnel. Da agginungere che in platea, tra gli ospiti di riguardo, ci sarà anche un altro ministro già studente della Facoltà di Marineria: il titolare del dicastero del Turismo, Gari Cappelli.

“La cerimonia solenne al Teatro Zajc avrà inizio alle 17 in punto poiché fu a quell’ora del 4 aprile 1949 che su decreto delle autorità statali nella nostra città venne costituita l’allora Scuola superiore di marineria”, ha spiegato il preside del PFRI, il professore Alen Jugović, nel corso di un incontro informale al quale ha invitato ieri i giornalisti delle redazioni che seguono con maggiore costanza il lavoro dell’istituto. “Si trattò – ha proseguito – di una decisione dettata dall’intenzione di formare i quadri necessari a un settore, la marineria, che già all’epoca era considerato strategico”. Jugović ha fatto presente che l’intestazione e lo status del PFRI è cambiato più volte nel corso della sua storia. Nel 1978 la Scuola superiore fu elevata allo status di Facoltà di Marineria e Scienze dei trasporti. Nel 1988, quest’ultima fu divisa in due istituzioni distinte: la Scuola superiore di marineria e il Dipartimento universitario per la marineria. Nel 2001 queste due istutuzioni furono nuovamente fuse, dando vita all’odierno PFRI.

La storia del Nautico

Naturalmente, bisogna considerare che per certi versi il PFRI è l’erede ideale di una tradizione ben più lunga. La prima pietra per la costruzione dell’Imperiale accademia navale di Fiume fu posata il 26 marzo 1856 alla presenza del Comandante in capo della Marina imperiale asburgica, l’Arciduca Ferdinando Massimiliano Tuttavia, l’Accademia rimase nel capoluogo quarnerino solo un anno accademico (1857-1858), a metà del 1858 la sua sede ritornò a Trieste. Nell’ottobre del 1866 l’Accademia, popolarmente chiamata dai fiumani il Nautico, fu riaperta a Fiume e vi rimase fino al 1914, dal 1889 come K.u.K Marine-Akademie (Imperiale e regia Accademia navale).

Più di 13mila laureati

Dal 1949 a oggi il PFRI ha sfornato oltre 13.550 laureati. Alla Facoltà sono stati discussi con successo 127 master e oltre 100 tesi di dottorato. “Il nostro istituto è stato frequentato da studenti di 24 Paesi, senza contare quelli provenienti dagli altri Stati sorti dalla dissoluzione dell’ex Jugoslavia”, ha rilevato Jugović. “Attraverso il programma Erasmus siamo convenzionati con 28 istituti superiori in 21 Paesi. La nostra collaborazione non si limita alla sola Europa”, ha notato Jugović, puntualizzando che la mobilità non riguarda soltanto gli studenti, ma anche i professori. Per quanto riguarda i rapporti con l’Italia, Jugović ha fatto riferimento a collaborazioni intensive con istituzioni triestine e genovesi. Inoltre, il PMFRI è incluso in numerose associazioni e organizzazioni di fama internazionale. All’incontro di ieri, ad esempio, oltre a Jugović e ai suoi più stretti collaboratori in seno alla Facoltà (i professori Igor Rudan, Goran Vukelić, Ana Perić Hadžić e Vlado Frančić), era presente pure il professore giapponese Takeshi Nakazawa, direttore esecutivo dell’Associazione internazionale delle Università di marineria (IAMU).

Largo alle ragazze

Il PFRI sforna il gotha dei marittimi a livello mondiale. Molti ex studenti comandano alcune delle navi più grandi e sofisticate al mondo, rivestono ruoli dirigenziali in alcune delle più grandi compagnie armatoriali, marittime e logistiche al mondo. Gli ex studenti del PFRI si sono fatti valere anche in altri campi, ad esempio la diplomazia, il giornalismo e la politica. Non sono rari i professori del PFRI che hanno ricoperto incarichi di primo piano in seno al governo, al Sabor e nell’amministrazione di autogoverno a livello locale e regionale. Il bene più prezioso del PFRI, a fianco dei suoi docenti, è costituito appunto dagli studenti. Alla Facoltà di Marineria di Fiume si iscrivono circa 400 matricole ogni anno. Il numero dei laureati licenziati è leggermente inferiore è si aggira tra i 350 e i 400. Attualmente i vari corsi di laurea e postlaurea (inclusi i dottorati di ricerca) sono frequentati complessivamente da circa 2.000 studenti, inclusi numerosi ragazzi e ragazze giunti dall’estero beneficiando del programma Erasmus (le lezioni di 80 corsi possono essere seguite oltre che in croato anche in inglese).

Le possibilità d’impiego

Il PMFRI non attrae solo i maturandi degli istituti nautici. Anzi, il numero delle matricole provenienti dagli istituti nautici e delle altre scuole medie superiori è di 60:40 e talvolta di 50:50. Cresce anche l’interesse delle ragazze, non solo per gli indirizzi logistici, ma anche per quelli connessi alla navigazione. “I nostri studenti sono molto richiesti all’estero. Di frequente veniamo contattati dagli armatori che ci chiedono di raccomandare qualche studente da assumere. E sempre più spesso insistono che almeno una parte dei candidati siano donne. Figuratevi che in questo momento ci sono stati richiesti apprendisti da imbarcare su delle navi portarinfuse, ma non siamo riusciti a convincere i nostri ragazzi a imbarcarsi. Una prova del fatto che sono consapevoli che grazie al loro titolo di studio non avranno particolari difficoltà a trovare lavoro sulle navi da crociera o sulle petroliere”, ha osservato Igor Rudan, vicepreside del PFRI responsabile dell’offerta formativa e dei rapporti con gli studenti. Stando ai dati a disposizione della Facoltà, gli studenti che decidono di navigare, una volta ottenuta la laurea riescono a imbarcarsi nell’arco di 180 giorni. Jugović ha spiegato che in questo momento la Facoltà non ha particolare difficoltà a riempire le quote d’iscrizione. “Ma – ha puntualizzato – dobbiamo tenere presente che il numero dei maturandi sta calando e che i bambini che hanno appena iniziato a frequentare la scuola elementare sono 3.000 in meno rispetto al numero complessivo dei posti offerti dall’insieme delle Facoltà croate alle potenziali matricole”, ha concluso Jugović.

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