Per esuli e CNI un’iniziativa d’ampio respiro

0
Per esuli e CNI un’iniziativa d’ampio respiro

TRIESTE | È stato presentato a Trieste il convegno dal titolo “Italiani dell’Adriatico orientale: un progetto per il futuro”, organizzato dal Circolo di cultura istro-veneta “Istria” di Trieste. Il convegno avrà luogo nella sede dell’IRCI di Trieste mercoledì 24 ottobre. A partire dalla 9,30 nell’arco della giornata si confronteranno un numero ragguardevole di oratori. “È un evento a cui assegniamo grande valore – ha dichiarato il presidente Livio Dorigo –, ci poniamo l’obiettivo di rinvigorire e recuperare il rapporto ideale e necessario tra gli italiani di queste terre. Una regione marginale come la nostra, fosse italiana o austriaca, è sempre stata capace di esprimere il meglio di sé attraverso il mare e la terra nel corso dei secoli, attraverso la cultura dominante veneta. Quest’eredità non deve andare dispersa”.

Esuli e rimasti

Ezio Giuricin che ha curato l’organizzazione capillare del convegno ha ricordato che da troppo tempo si avverte disinteresse verso il destino della comunità italiana dell’Adriatico orientale, dei rimasti e delle associazioni dell’esodo. “Entrambe stanno scontando lunghi decenni di oblio e disinteresse, mancanza di interventi organici di sostegno alla cultura e al radicamento nel territorio – ha detto Giuricin –; è venuta meno la costanza e il progetto di ampio respiro che sarebbe stato necessario. Permane la profonda crisi delle varie componenti, dai rimasti agli esuli; la situazione dell’Università Popolare di Trieste ne è la conferma. Sono rimaste lacune molto profonde: degrado nel campo della tutela dei diritti della minoranza italiana in Slovenia e Croazia, forti motivi di preoccupazione per i finanziamenti, per l’attuazione del bilinguismo. Dall’altro lato le associazioni degli esuli languono a causa di un carente approccio italiano complessivo.

Nazionalismi. Un nemico

Questo convegno – ha continuato Giuricin – è rivolto alla società civile, non tanto ai politici, che riteniamo indispensabili, ma vogliamo che gli intellettuali, scrittori, ricercatori, storici, studiosi, si confrontino attorno a questa grande tematica, ossia su come impostare un grande progetto organico per la salvaguardia della presenza e cultura italiana nell’Adriatico orientale. I nemici di quest’idea sono i nazionalismi e le strumentalizzazioni che per vari motivi hanno reso vano un onesto e sincero anelito verso queste due realtà; non si è realizzata una seria progettazione degli interventi, lasciando spazio alle più cupe forme di strumentalizzazione fino a oggi.”.
Al convegno hanno aderito Nelida Milani, scrittrice istriana di grande spessore, Loredana Boljun che è stata un’anima del regionalismo istriano, Laura Marchig, animatrice del movimento municipalista che a Fiume punta al ripristino del bilinguismo nella toponomastica, Giorgio Tessarolo, esperto di politica europea, ricercatori come Franco Fornasaro, Fulvio Varljen, che negli anni 80 lanciò il movimento di rinnovamento della minoranza italiana, e ancora lo storico Kristjan Knez, Guglielmo Cevolin, Sandro Gherro, Silva Bon, Gaetano Benčić, Guido Rumici e lo stesso Ezio Giuricin.

Una legge quadro

Il convegno, nelle intenzioni degli organizzatori, si propone di lanciare un appello e un manifesto articolato, con proposte e iniziative, rivolte all’opinione pubblica e alle istituzioni politiche, per l’approvazione di una legge che riassuma, aggiorni e migliori in un testo unico tutte le norme sinora prodotte a favore della componente italiana, che promuova il ritorno culturale degli esuli, in collaborazioni con i rimasti, per ricostruire e riallacciare i fili strappati della cultura del territorio istro-veneto. L’attività del Circolo non finisce qui, ha ricordato Dorigo. Infatti si vogliono avviare poi nuove iniziative concrete di cui daremo conto man mano che si svilupperanno.
Franco Crevatin ha ricordato in conclusione che “il Circolo ‘Istria’ è l’unica associazione che ha voluto riunire e non dividere, riallacciare tutti i percorsi divisi dalla guerra, parlare con persone e giovani per riportare su queste terre la convivenza troncata”. Il convegno andrà registrato e trasmesso in differita dal sito del circolo e sui social.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display