Ostacolati dal clima negativo e dalla riduzione delle risorse

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Ostacolati dal clima negativo e dalla riduzione delle risorse

CITTANOVA | Ultima Giunta esecutiva da presidente per Maurizio Tremul, e tempo di bilanci. Finisce un mandato difficile, iniziato fin da subito con un’opposizione che non ha esitato a contestare il risultato elettorale di quattro anni fa, con denunce che sono poi state bocciate dai tribunali a tutti i livelli, e proseguita in sede assembleare (e non solo), in un clima “che di fatto ha reso difficile il nostro lavoro”, ha rilevato ieri Tremul. “Io ho sempre teso la mano del dialogo, ma questa è sempre stata rifiutata per quanto riguarda la mia persona”. Ieri Tremul ha fatto precedere la riunione della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana da una conferenza stampa riassuntiva dell’operato nel quadriennio 2014 – 2018. A Cittanova, insieme con la sua squadra (assente per malattia solo Marianna Jelicich Buić, vicepresidente e titolare dei Settori Cultura e Teatro, Arte e Spettacolo), ha ripercorso sommariamente la sua ultima esperienza in queste vesti. Tra i momenti di maggiore rilievo, l’incontro con il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, nel marzo 2015 a Lubiana e Zagabria, nonché quello a Umago e Pola, nella primavera 2017, con i ministri italiani Angelino Alfano (Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale) e Beatrice Lorenzin (Salute).

Tremul ha voluto ringraziare innanzitutto Furio Radin, con il quale ha condiviso dodici anni di gestione UI, di convivenza, di collaborazione concreta e anche di passione, di sintonia nella individuazione delle scelte strategiche importanti, nell’indicare la rotta principale verso la quale portare l’UI in tutti questi anni. Riconoscimenti ai suoi colleghi di Giunta, Marianna Jelicich Buić, Corrado Ghiraldo, Rosanna Bernè e Daniele Suman. “So che ho preteso molto, e loro hanno risposto in maniera straordinaria, sacrificando tempo libero, vita privata per portare a termine un lavoro per me e per tutti noi”, ha detto Tremul, aggiungendo che “ci siamo resi conto che funzionare con cinque membri di Giunta è troppo poco”. Ma il presidente uscente ha colto l’occasione anche per respingere alcune critiche e illazioni che sono state formulate sulla presunta scarsa autonomia dei suoi “giuntini”. “Voglio ribadire che ciascuno di loro si è mosso nel suo settore di competenza in assoluta autonomia e io stesso ho cercato di interferire il minimo possibile, intervenendo solo se sollecitato per risolvere dei problemi”.

I ringraziamenti

È seguita la serie di ringraziamenti: ai Servizi amministrativi dell’UI di Fiume e Capodistria, a tutte le Comunita degli Italiani, alle Scuole di ogni ordine e grado, ai Consulenti pedagogici, a tutte le Istituzioni, loro dirigenti e Consigli d’amministrazione, al Centro di ricerche storiche di Rovigno e alla Casa editrice Edit, ai Consigli per la minoranza nazionale italiana, alle Comunità autogestite della nazionalità italiana, agli ambasciatori d’Italia a Lubiana e Zagabria, ai consoli generali a Capodistria e a Fiume, alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, alla Regione del Veneto, al Ministero italiano degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, ai Comites, al CONI, all’ex deputato della Comunita nazionale italiana al Parlamento sloveno, Roberto Battelli (e qui Tremul ha auspicato che con il nuovo deputato, Felice Žiža, si possa svolgere un’opera altrettanto costruttiva e proficua come fatto con Battelli), nonché a tutti coloro che hanno in qualche modo contribuito a raggiungere gli obiettivi che l’UI si e posta.

Spirito di squadra

Lo spirito d’équipe è poi emerso nelle relazioni dei singoli titolari – Rosanna Bernè per Coordinamento CI, Corrado Ghiraldo per Educazione e Istruzione e Daniele Suman per Università e ricerca scientifica, Organizzazione, sviluppo e quadri e Attività sportive –, i quali hanno rimarcato di aver avuto semore “mano libera” nella conduzione dei rispettivi settori, evitando scontri all’esterno, ma confronti sereni, dialettici all’interno della Giunta per arrivare alla soluzione migliore di comune accordo. Ritrovare il dialogo, al di là delle divergenze di idee e posizioni, è fondamentale, hanno concluso i membri della Giunta. Una bella squadra, un bel percorso, è stato sottolineato. Grazie anche ai collaboratori esterni, come Sergio Delton per lo sport e Claudia Millotti per la questione “quadri”. Notevole la mole di attività svolta, da quelle per così tradizionali a quelle più innovative, come ad esempio l’Accademia di tiro al volo, il Festival dell’Istroveneto – tra gli ultimi nati, ma con un successo che è via via cresciuto diventando anche di respiro internazionale – o ancora l’Università della Terza età. Complessivamente dieci gli Attivi consultivi per il Settore Educazione e Istruzione, rispettivamente otto per quelli delle Comunità degli Italiani; grande attenzione alla formazione e all’aggiornamento in servizio per docenti ed educatori delle istituzioni scolastiche e prescolari; partecipazione massiccia agli eventi sportivi (2.300 ragazzi tra elementari e medie, 1.300 connazionali delle CI); tanti investimenti sui giovani, anche per offrire degli sbocchi lavorativi; importanti ricadute dai progetti europei, di cui diversi risultati vengono consegnati alla futura Giunta esecutivaIn conclusione, sono stati quattro anni “molto produttivi”.

Obiettivi mancati

In tutto cinquantuno sedute “fisiche” alle quali si aggiungono altrettante per corrispondenza. Non si può certo dire che si sono “risparmiati”. Rammarichi per gli obiettivi mancati? E ce ne sono stati. Tra questi, Tremul cita la mancata realizzazione degli asili italiani di Fiume e Abbazia, il restauro della Scuola media superiore italiana di Buie e forse anche altri interventi che sono “saltati” principalmente perché è cambiato il contesto (leggi i finanziamenti). “Non è dipeso da noi, sono state fatte determinate scelte che ci hanno ostacolato – ha sottolineato –. Ad esempio, per la prima volta nella nostra storia metà del Fondo di promozione per le CI non è stato assicurato tramite i mezzi della Regione FVG per il tramite dell’Università Popolare di Trieste. Nel frattempo, a livello di Comitato di coordinamento per le attività in favore della CNI sono state trovate delle soluzioni per recuperare almeno una parte dei mezzi, non quelle che avevamo suggerito noi, ma altre che forse saranno più complesse da attuare per le CI”.

Taglio delle risorse

“Va considerato però che di fatto, abbiamo subito un taglio delle risorse – ha proseguito –. Nel 2015 è stato ridotto di un terzo il Fondo di valorizzazione delle CI in favore dei grandi eventi. Oggi avrei voluto discutere dell’assestamento al Programma di lavoro e Piano finanziario 2018 perché c’è una nuova situazione in evoluzione. Dal MAECI mi hanno appena comunicato una riduzione degli importi della legge 73/01, che saranno complessivamente non di 3,5 milioni di euro ma di 3.388.250 euro e vedremo come agire di conseguenza. In sostanza, la CNI avrà meno risorse per i programmi generali. Cinque anni fa quando nasceva l’allora legislatura italiana, c’era un proposito molto promettente, ossia la legge d’interesse permanente. Purtroppo, non se n’è piu parlato. Ecco, guardando agli obiettivi di Orgoglio Italiano, la lista con la quale ci siamo presentati Furio Radin ed io nel 2014, oppure alle direttrici programmatiche della Giunta esecutiva, posso dire che abbiamo realizzato molti degli impegni prefissati”.
“Ci scuciamo per gli eventuali errori – ha aggiunto –. Posso dire che abbiamo lavorato con amore per la CNI. Consegnamo un’Unione Italiana che, al di là di ogni possibile critica, è viva e vegeta e sta facendo molto”. Con quale stato d’animo lascia la Giunta esecutiva? “Sono soddisfatto del lavoro svolto. Certo, c’è sempre un po’ di malinconia, di tristezza, quando si chiude una porta”. Se ne apre un’altra, che lo vedrà quasi certamente presidente dell’Unione Italiana e con un nuovo sbocco professionale.

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