Parola chiave: destagionalizzare

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Parola chiave: destagionalizzare

Non accenna a rallentare la corsa della Croazia sul versante turistico. Il Paese archivia infatti il primo semestre registrando una crescita del 9 per cento superando i 26 milioni di pernottamenti. Un dato davvero impressionante, che sarebbe potuto essere addirittura migliore se il trend positivo dei flussi turistici registrato nei primi cinque mesi di quest’anno fosse proseguito anche a giugno, un mese caratterizzato dal segno meno. La lieve flessione degli arrivi e delle presenze ha interessato anche l’Istria, la più turistica delle regioni croate. Anche a Fasana, la nuova piccola perla del turismo istriano, i dati di giugno confermano una flessione delle presenze dell’8 per cento rispetto allo stesso mese del 2017. I pernottamenti sono stati infatti “soltanto” 148.381. L’anno passato sono stati invece poco meno di 161mila. Il dato negativo registrato dall’Ente per il turismo di Fasana è la diretta conseguenza della sensibile riduzione dei turisti tedeschi, il cui numero si è ridotto addirittura del 16 per cento rispetto al mese di giugno dell’anno passato.

Italiani in giù, sloveni in su

A ridursi è stato non soltanto il numero dei turisti provenienti dalla Germania, ma anche di quelli provenienti dall’Italia (- 3,6 per cento) e dall’Austria (- 9,6 per cento). Rispetto al mese di giugno del 2017 si è ridotto notevolmente anche il numero di visitatori croati (- 21 p.c.). A risollevare in parte la situazione ci hanno pensato gli sloveni, il cui numero è salito dell’1,6 per cento, i polacchi (+28,8 per cento), gli olandesi (+30,1 per cento), ma soprattutto i visitatori provenienti dalla Repubblica Ceca, aumentati addirittura dell’80 per cento. Tornando al sensibile calo dei pernottamenti a giugno, il dato negativo non stupisce la direttrice della Pro loco fasanese, Melita Peroković, che già in tempi non sospetti aveva annunciato che giugno sarebbe stato un mese difficile per il comparto turistico di Fasana. “A giugno abbiamo solitamente meno turisti rispetto agli altri” ha detto la responsabile del turismo di Fasana, che ha comunque espresso soddisfazione per l’ottimo primo semestre del 2018, che a Fasana ha portato complessivamente 47.155 turistici o il 23 per cento in più rispetto al primo semestre del 2017. Dall’inizio dell’anno al termine di giugno i pernottamenti registrati dall’Ente per il turismo fasanese sono stati, invece, 254.145 (il 14 per cento in più rispetto all’anno passato.
“I mesi migliori sono stati aprile e maggio” continua Melita Peroković, aggiungendo che gli sforzi fatti per destagionalizzare il turismo iniziano a dare frutti. Come prevedibile, nei primi sei mesi di quest’anno, il maggior numero di turisti proviene dalla Germania (11.179 arrivi e 82.551 pernottamenti realizzati. Al secondo posto della classifica troviamo gli sloveni con 9.851 arrivi e 38.268 giornata presenza). Sul gradino più basso del podio salgono a sorpresa gli inglesi con 6.130 arrivi e 26.243 pernottamenti. Rispetto a un anno fa, il numero degli inglesi in visita a Fasana è cresciuto del 1.296 per cento (da 473 arrivi si è passati a 6.130), mentre quello delle giornate presenza è lievitato del 944 per cento (da 2.779 a 26.243). Dopo i tedeschi, gli sloveni e gli inglesi, i turisti più presenti a Fasana e dintorni sono stati i polacchi, gli olandesi, gli italiani e gli austriaci, anche se non sono mancati piccoli gruppi di belgi, slovacchi, irlandesi, russi, serbi, svedesi, ucraini, francesi, finlandesi, norvegesi, danesi, spagnoli e tanti altri.

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