Obersnel: «Calpestano i diritti minoritari»

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Obersnel: «Calpestano i diritti minoritari»

Il sindaco di Fiume, Vojko Obersnel, ha rispedito al mittente le accuse mosse al suo indirizzo da Hrvoje Pende e Blaženka Kulić, dell’Iniziativa civica “Il popolo decide”. Gli attivisti dell’organizzazione che mira a modificare la Legge elettorale per il tramite di un referendum popolare, hanno rinfacciano al primo cittadino del capoluogo quarnerino di aver boicottato la raccolta di firme necessarie all’indizione della consultazione. Gli hanno imputato di aver così infranto i diritti costituzionali dei cittadini.
“L’abolizione dei diritti degli appartenenti alle minoranze nazionali non significa attuare la democrazia. Al contrario, significa calpestare la democrazia”, ha rilevato a sua volta Obersnel. “Il signor Pende – si legge nella nota diffusa dalla Città di Fiume –, che oggi (ieri per chi legge) si è rivolto ai mass media a Fiume, sostenendo che questa iniziativa raccoglie sottoscrizioni ‘a favore di un referendum per una Legge elettorale più giusta’ mente spudoratamente. I loro quesiti referendari, entrambi, implicano la modifica della Costituzione croata, non della Legge. Si tratta di una differenza enorme. I rappresentanti dell’Iniziativa ne sono consapevoli e per tale ragione hanno mentito”.

Gravi ripercussioni

“La modifica della Costituzione, se mai avverrà, avrà delle ripercussioni a lungo termine per la società croata. Il ripristino dei diritti sarà un processo tortuoso e difficilmente attuabile”, ha avvertito Obersnel. “Il signor Pende – ha proseguito il primo cittadino – ha mentito anche quando ha affermato che la loro ‘iniziativa per la modifica della Legge elettorale’ non è indirizzata contro le minoranze. È sicuramente rivolta contro le minoranze, in quanto i quesiti referendari tendono inequivocabilmente a modificare la Costituzione in modo da impedire ai rappresentanti delle minoranze nazionali al Sabor di votare la fiducia al governo e il bilancio”. “Questa è un’iniziativa che punta a menomare le minoranze nazionali in Croazia e non alla modifica della Legge elettorale”, ha evidenziato Obersnel.
“L’Iniziativa ‘Il popolo decide’ sta strumentalizzando il legittimo desiderio dei cittadini di veder modificata la Legge elettorale al fine di realizzare i suoi interessi malvagi, la sua visione di una ‘Croazia pura’, nella quale soltanto i rappresentanti del popolo croato avrebbero diritto a decidere al Sabor sulle questioni più importanti”, ha spiegato il sindaco. “Se fossero onesti, i membri di questa Iniziativa, assieme alle organizzazioni consorelle, convocherebbero una conferenza stampa congiunta per svelare il loro nome per esteso: ‘Solo il popolo croato, di fede cattolica e orientamento eterosessuale decide su tutto!’”, ha attaccato Obersnel.

Valori costituzionali

“Considerato che mi imputano di aver violato la Costituzione e di essere andato contro il diritto dei cittadini di esprimere le proprie opinioni a un referendum, non posso fare altro che rispondere che l’interpretazione della Costituzione della Repubblica di Croazia non può prescindere dai più alti valori dell’assetto costituzionale, ovvero la libertà, l’uguaglianza, il divieto di discriminazione su base nazionale e la parità di genere, la pace, la giustizia sociale, il rispetto dei diritti umani, l’inviolabilità della proprietà privata, la tutela dell’ambiente, lo Stato di diritto e il sistema democratico pluripartitico”, ha sottolineato il sindaco di Fiume. “La tolleranza nei confronti di questa e altre simili iniziative deve finire qui, in questa fase nella quale è evidente che i loro promotori non si stanno battono per i loro diritti, bensì contro singoli gruppi di persone, tendendo a calpestare i diritti acquisiti e le libertà di tutti noi”, ha concluso Vojko Obersnel. Nei giorni scorsi, si ricorda, il sindaco del capoluogo quarnerino ha invitato i fiumani a non sostenere né il referendum sulla Legge elettorale né quello sull’abrogazione della ratifica della Convenzione di Istanbul.

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