«Navi in costruzione Trattative in corso»

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«Navi in costruzione Trattative in corso»

ZAGABRIA | Il ministro dell’Economia, della piccola e media Imprenditoria e dell’Artigianato, Darko Horvat, ha affermato che le trattative con l’armatore per la costruzione della nave scavafondali nel cantiere polese Scoglio olivi proseguono. Ha aggiunto che si recherà ancora una volta a Bruxelles, rilevando: “Le insinuazioni che tutto è fallito sono irresponsabili e mirate”.

Il ministro ha rilevato che il governo ha deciso che non ci saranno più finanziamenti ai cantieri navali come ce ne sono stati in passato e che dal 30 aprile al 2 maggio al 3.maj e all’Uljanik saranno in visita persone che lavorano e sono alla guida del cantiere navale più grande in Cina e che hanno dichiarato la netta e interessante possibilità di rilevare i due impianti di Fiume e Pola.

L’interesse dei cinesi

Horvat ha aggiunto che negli ultimi due mesi con Jan De Nul si discute delle modalità che consentirebbero di portare a termine la scavafondali, ma tenendo conto della situazione allo Scoglio olivi nessuno è in grado di assicurare che la nave sarà completata. Perciò sono stati assicurati quasi 30 milioni di euro per trainarla in un altro cantiere navale. “Ma tutto questo è ancora materia di trattative, l’accordo non è ancora stato sottoscritto. Vogliamo consegnare la nave all’armatore in acque internazionali e siamo pronti a pagare 22 milioni di euro per il traino e il completamento in un altro cantiere navale. In questa maniera l’Erario perderebbe molto meno dei 130 milioni di euro previsti dalla garanzia”.
Horvat si è rifatto alle parole del premier Andrej Plenković, asserendo che “qualcuno ha intascato gli anticipi, qualcuno ha concesso le garanzie, ma le navi non sono state costruite e, in questo momento, non ci sono né soldi né navi. Vi aspettate che nessuno debba rispondere di questo?”

Anticipi da restituire

Il Gruppo Uljanik ha comunicato ieri che la Dredging and Maritime Management ha richiesto la restituzione di tutti gli anticipi versati, più gli interessi, per la costruzione 500, ovvero la nave scavafondali in costruzione allo Scoglio olivi. In base al contratto sottoscritto, “l’Uljanik è in dovere di restituire all’acquirente gli anticipi e i relativi interessi, entro sette giorni”.
La richiesta di rimborso degli acconti è giunta in vista dell’udienza del Tribunale commerciale di Pisino, che è prevista per oggi, 24 aprile, in cui si deciderà se indire o meno il procedimento fallimentare per lo Scoglio olivi. La sesta udienza per il 3.maj ci sarà al Tribunale commerciale di Fiume, il 5 giugno.
A Zagabria, in piazza San Marco, si è svolta la conferenza stampa del Fronte dei lavoratori (RF), in cui è stato rilevato: “Oggi la cantieristica si presenta come un buco senza fondo, ma non si rileva che ha versato molti più contributi di quanti ne abbia intascati dall’Erario”.

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