Milan Kujundžić nella bufera Si apre il dossier «Fondi UE»

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Milan Kujundžić nella bufera Si apre il dossier «Fondi UE»

ZAGABRIA | Una nuova tegola rischia di colpire il ministro della Sanità, Milan Kujundžić. Dopo le polemiche causate dalla morte di Matteo Ružić – il ventiduenne affetto da asma deceduto il 12 agosto scorso a Zaprešić, nonostante sia stato soccorso da due ambulanze, la prima delle quali arrivata dopo circa tre minuti, ma senza un medico a bordo –, il ministro ora rischia di essere coinvolto in uno scandalo legato alla ripartizione dei fondi europei. Stando al settimanale Nacional, Kujundžić avrebbe deciso di ridurre gli importi a fondo perduto concessi dall’Unione europea a una serie di strutture ospedaliere croate. Il ministro in passato ha negato di aver fatto una cosa del genere. Più correttamente, ha chiarito di essersi limitato ad avvalorare il parere espresso dalle commissioni d’esperti incaricate di vagliare i progetti legati alla riorganizzazione dei servizi di Pronto soccorso nelle strutture in questione. Ieri, però, la testata zagabrese ha affermato di possedere le prove che i tagli sono stati avvallati personalmente da Kujundžić.

Finanziamenti al Pronto soccorso

Stando alla tesi avanzata dal Nacional la decisione di Kujundžić avrebbe privato la sanità croata dell’opportunità di beneficiare di 26,5 milioni di kune erogati a fondo perduto da Bruxelles. I mezzi in questione rientrano nell’importo concesso dall’UE per la riorganizzazione del Servizio di pronto soccorso dei Centri clinico ospedalieri (CCO) di Spalato e Osijek, del CCO Sorelle della misericordia a Zagabria, nonché degli ospedali di Bjelovar, Varaždin, Sisak e Ragusa (Dubrovnik). Nonostante l’UE abbia concesso luce verde all’erogazione di 31 milioni di kune a ciascun CCO e di 20 milioni di kune a ciascuno degli altri ospedali, il ministro Kujundžić avrebbe dato l’autorizzazione per l’assorbimento di importi più modesti. Di conseguenza, ai CCO di Spalato e Osijek sarebbe stato concesso il nulla osta per l’investimento di 20 milioni di kune, mentre l’importo destinato all’Ospedale di Varaždin sarebbe stato limitato a 14 milioni di kune. D’altro canto, riporta lo stesso Nacional, il CCO di Osijek ha reso noto di aver sempre goduto dell’appoggio del ministero della Sanità.

Le perplessità dell’UE

Al CCO Sorelle della misericordia, invece, sarebbe stato concesso l’assenso a riscuotere l’intero importo stanziato da Bruxelles. Il contratto in questione sarebbe stato firmato nel 2017. Tuttavia, visto che il governo croato non avrebbe ancora assicurato i 19 milioni di kune necessari a colmare la differenza tra i costi del progetto di riorganizzazione del Servizio di pronto soccorso della struttura ospedaliera Z
zagabrese e l’importo stanziato da Bruxelles, l’UE avrebbe minacciato l’intenzione di cancellare il finanziamento. Se questa notizia dovesse rivelarsi corretta, il ministro, per certi versi avrebbe penalizzato circa 1,5 milioni di potenziali pazienti.
A Zaprešić, intanto, i cittadini sono scesi in piazza per esprimere il proprio malcontento con la situazione nel comparto della Sanità e chiedere le dimissioni del ministro Kujundžić, al quale imputano di non aver dato risposte per migliorare la situazione in materia di fruizione del diritto all’assistenza sanitaria, ma anche responsabilità oggettive per la vicenda costata la vita al giovane Matteo Ružić.

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