La speranza stavolta viene dall’Oriente

La delegazione della principale società navalmeccanica statale cinese è stata ricevuta ieri dal premier Andrej Plenković e dai ministri direttamente coinvolti negli sforzi per il salvataggio della cantieristica

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La speranza stavolta viene dall’Oriente

ZAGABRIA | L’ottimismo è di casa a Zagabria dopo l’incontro tra il premier Andrej Plenković e la delegazione della principale società navalmeccanica cinese guidata dal direttore Hu Wenming. L’auspicio è che i cinesi si dimostrino interessati a investire nei cantieri navali di Fiume e Pola per salvarli dal fallimento. I colloqui, come ha rilevato lo stesso premier, sono state aperti e approfonditi. Gli esponenti del governo croato hanno illustrato l’importanza che gli stabilimenti navalmeccanici dell’Alto Adriatico rivestono per l’economia e anche per l’identità stessa della nazione, senza fare mistero dei problemi che il comparto si ritrova oggi ad affrontare. Il direttore della società cinese non ha voluto sbilanciarsi su eventuali investimenti nei cantieri fiumano e polese. Si è riservato di esprimere una valutazione dopo che la delegazione di Pechino avrà fatto visita ai due stabilimenti, ovvero quando si potrà avere un quadro più chiaro della situazione. I Sindacati operanti nei due cantieri hanno manifestato intanto il loro disappunto per non essere stati coinvolti nei colloqui con la rappresentanza cinese. Fatto questo che porrebbe in dubbio la credibilità della posizione governativa.
Il premier Andrej Plenković, come rilevato, ha ricevuto ieri nella sede del governo, ai Banski Dvori la delegazione della CSIC (China Shipbuilding Industry Corporation), guidata dal presidente della Direzione Hu Wenming, che oggi si recherà a visitare i cantieri navali di Fiume e di Pola. Alla riunione hanno partecipato anche il vicepremier e ministro dell’Agricoltura, Tomislav Tolušić, il ministro delle Finanze, Zdravko Marić, il ministro dell’Economia, della Piccola e media Imprenditoria e dell’Artigianato, Darko Horvat, nonché il direttore del 3. maj, Edi Kučan, e il responsabile del Gruppo Uljanik, Emil Bulić.
Un primo abboccamento
Dopo l’incontro, Hu Wenming ha dichiarato: “Il premier ci ha illustrato dettagliatamente la situazione. Ci recheremo in visita ai due cantieri navali e li esamineremo a fondo. Ci siamo resi conto che sono un tema molto importante per l’opinione pubblica. Nella nostra delegazione ci sono persone che fanno parte della compagnia CSIC, le quali sono preposte alla pianificazione, ma anche avvocati e banchieri specializzati negli investimenti. Perciò, dopo aver visitato gli impianti, saremo in grado di valutare il tutto ed esprimere la nostra opinione”. Il ministro Horvat ha valutato che l’incontro è stato costruttivo, anche se non si è entrati nei dettagli. “Dopo la visita aì cantieri avremo l’occasione di soffermarci sui dettagli”, ha ribadito, sostenendo di essere ottimista “già da un anno a questa parte”.
Bulić ha voluto sottolineare che si è trattato di un primo incontro, puntualizzando che non è ancora iniziato il dialogo in merito ai debiti: “Il premier ha descritto in modo esaustivo la situazione; oggi ci siamo presentati, abbiamo instaurato un dialogo. Ciò che ha interessato maggiormente la delegazione della CSIC è stata la gestione in generale, ovvero la situazione nella cantieristica croata”.
Prima dell’inizio dell’incontro, il ministro delle Finanze ha dichiarato: “Personalmente oggi non mi aspetto grandi cose. Per natura sono un ottimista, ma vedremo nei prossimi giorni. Tutte le opzioni sono aperte”.

Snobbati i Sindacati

Nessun esponente dei Sindacati che operano nei cantieri navali di Fiume e Pola è stato invitato all’incontro. Boris Cerovac, presidente del Sindacato Adriatico e del Comitato di sciopero dello Scoglio olivi, ha commentato: “Evidentemente per il governo i sindacati non costituiscono un partner serio per incontrare la delegazione cinese. Vorrei che ci fosse un passo avanti, che la compagnia cinese entrasse nei due cantieri navali, ma ritengo che i discorsi e gli accordi senza la partecipazione dei Sindacati potrebbero far affiorare dubbi sulle buone intenzioni di chi ha organizzato l’incontro”. Cerovac ha poi aggiunto di sperare “che il governo continui nell’opera di convincimento della popolazione che non si può vivere solamente di banche, società assicurative, commercio, turismo e attività che producono solamente danni all’erario. Perciò rivolgo ancora un appello al governo, affinché salvaguardi la cantieristica, che ormai è uno dei pochi rimasugli rimasti della produzione industriale, che eroghi le paghe arretrate ai dipendenti, che saldi i debiti verso le ditte cooperatrici e i fornitori, per rimettere in piedi i due cantieri navali e nel contempo supervisioni strettamente la gestione degli stessi”.

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