Italia-Croazia: spazio alla «crescita blu»

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Italia-Croazia: spazio alla «crescita blu»

ZAGABRIA | “L’allargamento dell’Unione europea alla Repubblica di Croazia, a partire dal prossimo primo luglio, rappresenta per il Veneto un’occasione straordinaria per mettere a frutto l’ultra trentennale rapporto di proficua collaborazione con questa terra posta sull’altra sponda dell’Adriatico e le sue istituzioni, in vista del varo del un nuovo Programma di cooperazione transfrontaliero tra Croazia e Italia”. Era il maggio del 2013, Zagabria si apprestava a entrare a fare parte della famiglia europea, e l’allora assessore della Regione Veneto al bilancio, ai programmi FESR e alla cooperazione, Roberto Ciambetti, in seguito a un incontro bilaterale tenutosi a Venezia, pronunciava queste parole che, ora a distanza di anni, possiamo dire che fossero preveggenti. “Questo nostro patrimonio di conoscenze e di rapporti costruito nel corso degli anni – diceva all’epoca Ciambetti –, fa sì che il Veneto si candidi naturalmente a un ruolo di protagonista nell’attuazione del futuro programma Interreg Italia – Croazia, la cui dotazione finanziaria si può quantificare tra i 150 e i 180 milioni di euro. Un traguardo che potremmo raggiungere se il nostro sistema regionale composto da pubblico e privato, da istituzioni e imprese, saprà, come ha già dimostrato di saper fare, lavorare di squadra, con determinazione e concretezza”. E a quanto pare, l’allora assessore ci ha azzeccato in pieno, perché è notizia degli ultimi giorni che quasi 120 milioni di euro sono in arrivo per i progetti “Standard” approvati dal Programma Interreg Italia-Croazia.

50 progetti

L’importo finanzierà un totale di 50 proposte progettuali ritenute idonee in sede di valutazione, su un totale di circa 200 richieste presentate. Il Programma dispone di una dotazione totale di 201 milioni di euro provenienti dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) per l’intero periodo di Programmazione 2014-2020, di cui 18 milioni di euro sono già stati stanziati a favore dei progetti “Standard+” approvati lo scorso ottobre 2017. Il Programma Interreg Italia-Croazia, di cui la Regione del Veneto è Autorità di Gestione, ha l’obiettivo di valorizzare il territorio costiero che si affaccia sul mar Adriatico, sia sul fronte italiano che su quello croato, al fine di dare inizio a nuove sinergie e collaborazioni in grado di potenziare lo sviluppo economico e migliorare la qualità dell’ambiente di quest’area e del mare sul quale si affaccia.

Economia marittima

La “crescita blu”, intesa come potenziamento dell’economia marittima nel rispetto della sostenibilità ambientale, rappresenta infatti il leitmotiv del Programma Italia-Croazia che ha lo scopo stimolare lo sviluppo marittimo mediante la costituzione di partenariati tra soggetti pubblici e privati aventi sede legale in una delle 8 contee croate e delle 25 province italiane che si affacciano sull’Adriatico. La quota del FESR destinata al finanziamento di queste graduatorie sarà pari a 101 milioni di euro, ai quali si aggiungono circa 18 milioni di euro di cofinanziamento (garantito a livello nazionale da risorse statali o direttamente dai beneficiari italiani e croati), per un totale complessivo di quasi 120 milioni di euro. Il contributo FESR conferito ad ogni singolo progetto oscilla tra circa 800 mila euro e 2,5 milioni di euro. I progetti “Standard” finanziati sono così suddivisi: 8 a sostegno dell’innovazione blu (16,6 milioni di euro del FESR); 10 a sostegno della sicurezza e resilienza legate ai cambiamenti climatici e agli eventi calamitosi (19,1 milioni di euro del FESR); 22 a sostegno del patrimonio culturale e naturale (44,5 milioni di euro del FESR); 10 a sostegno del trasporto marittimo (20,7 milioni di euro del FESR). “Una parte del Fondo è stata destinata a 54 partner veneti (impegnati su 31 progetti) per un totale di 13,2 milioni di euro (13% del totale FESR finanziato), così suddivisi: 2,3 milioni a sostegno dell’economia blu, 2,3 milioni per l’adattamento ai cambiamenti climatici e la sicurezza rispetto ad eventi calamitosi e, circa 5,8 milioni a sostengo del patrimonio culturale e naturale, ed infine oltre 2,6 milioni per il trasporto marittimo”, sottolinea l’assessore regionale alla programmazione Fondi UE, Federico Caner. “Attraverso l’approvazione dei 50 progetti “Standard” – conclude Caner – il Programma Italia-Croazia riuscirà a far cooperare più di 460 partner distribuiti sul territorio italiano (circa 260) e croato (circa 200), innescando strategie di sviluppo di medio e lungo termine”. La lista dei progetti selezionati e finanziabili è consultabile nella sezione “Call for Proposals – Results 1st Call” del sito www.italy-croatia.eu e nella sezione “bandi, avvisi e concorsi” del sito della Regione del Veneto www.regione.veneto.it.

Sostegno alla pesca

Buone notizie anche sul versante della pesca. Più di 3 milioni di euro, 3,3 per l’esattezza, a sostegno delle piccole flotte della pesca nell’Alto Adriatico e del comparto ‘artigianale’ delle attività ittiche. Ne dà notizia l’assessore alla Pesca della Regione Veneto, Giuseppe Pan, che ha accompagnato in meta il percorso del progetto transfrontaliero “Smartfish”. Il progetto, che la Regione Veneto cofinanzia per 514mila euro e che si inserisce nell’ambito dei progetti di collaborazione transfrontaliera Italia Croazia 2014-2020, ha l’obiettivo di valorizzare la piccola pesca costiera artigianale nell’Alto Adriatico promuovendo le attività delle piccole imbarcazioni (di lunghezza inferiore ai 12 metri) dedite all’attività ittica, la sicurezza alimentare del pescato, e la sostenibilità ambientale, economica e sociale di un settore che conta nel Mediterraneo circa 40 mila pescherecci, pari all’80 per cento dell’intero contingente di imbarcazioni dei paesi che affacciano sul mare. Partecipano al progetto tutte le regioni litoranee italiane dell’Alto Adriatico: oltre al Veneto, le Regioni Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Marche e, sul versante croato, la Regione istriana, quella litoraneo-montana, la Regione di Zara, nonché il ministero dell’Agricoltura della Repubblica di Croazia. L’Università Cà Foscari di Venezia e l’istituto di Oceanografia e pesca di Spalato sono i partner scientifici.

Progetto «Smartfish»

Prevede la creazione di una organizzazione transfrontaliera della piccola pesca che rappresenti gli operatori del settore, sia italiani che croati, e promuova azioni pilota per sperimentare nuove forme di gestione dell’attività: l’adozione del marchio registrato per il pescato, forme di commercializzazione diretta dei prodotti, condivisione di linee guida per le aree a gestione diretta, la creazione o riqualificazione di “villaggi dei pescatori”, quali punti di aggregazione tra gli operatori, e di commercializzazione a chilometro zero. Il progetto, che avrà una durata di 30 mesi e si concluderà nel 2021, prevede anche la condivisione di un protocollo di pesca sostenibile e responsabile, a tutela dell’ambiente, dell’occupazione e dello sviluppo integrato dell’ambiente costiero.

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