Istra 1961, l’era spagnola comincia con un pareggio

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Istra 1961, l’era spagnola comincia con un pareggio

POLA | L’Istra 1961 inizia con un pareggio l’era spagnola nel calcio polese. La squadra di Manolo Marquez impatta 1-1 contro lo Slaven Belupo dopo una bella prestazione, specialmente con un caldo che si è fatto sentire eccome. Ottima pure la risposta di pubblico, con oltre duemila persone a vedere il nuovo formato della formazione di casa, che comunque ha dovuto fatto a meno di sei giocatori che non sono stati tesserati in tempo. Ma coloro che sono scesi in campo lasciano ben sperare, in quanto si tratta di ottime individualità. Con una squadra ancora in via di costruzione, si sono notate delle lacune in fase di costruzione della manovra, ma l’assetto tattico è parso abbastanza solido.
Nel primo tempo le due compagini non hanno voluto aprirsi troppo per non cadere nella trappola dei contropiede. I polesi hanno lasciato il campo agli ospiti, che hanno avuto maggiore possesso palla, ma si sono resi pericolosi soltanto due volte con Bongongui (al 26’ e al 40’). In entrambi i casi le sue conclusioni sono state bloccate dall’attento Čondrić. Dall’altra parte, i padroni di casa si sono fatti vedere con due pericolosi cross dalla sinistra di Roce e Senzemba, che meritavano maggiore attenzione da parte dei compagni di squadra.
Al 52’ la doccia fredda per i locali: Bongongui (sempre lui) calcia verso la rete con Rodriguez che devia la palla di testa quel tanto che basta per beffare Čondrić. Dieci minuti dopo Marquez manda in campo Villa e Burić e la scelta si rivela azzeccata al 74’ quando, dopo una bella azione, Franić mette sulla testa di Burić un bellissimo cross che il neoentrato schiaccia di testa in rete da pochi passi. Nei minuti finali i polesi vanno alla ricerca della vittoria, ma una bella conclusione di Segado di testa viene neutralizzata da Marković. L’1-1 finale può comunque accontentare tutti.

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