Chiusa la Rassegna dei giovani talenti

0
Chiusa la Rassegna dei giovani talenti

ROVIGNO | Dopo tre appuntamenti di successo, si è chiusa con il piano recital di Sebastiano Gubian, un’altra edizione della Rassegna dei giovani talenti organizzata dalla Comunità degli Italiani “Pino Budicin” di Rovigno, in collaborazione con l’Università Popolare di Trieste e il Conservatorio di Musica “Giuseppe Tartini” di Trieste.

Le straordinarie serate dedicate alla musica classica del sodalizio rovignese vantano una lunga tradizione, già riconosciuta e apprezzata dal pubblico, iniziata nel 2005, quando grazie alla collaborazione con l’UPT – che da diversi decenni porta musicisti rinomati in molte sedi dell’Istria e di Fiume – nacque il Festival “Maestria… dalla Scuola del Trio di Trieste”. Nel 2009, assieme alla Famiglia Marizza venne avviata la Rassegna dei giovani pianisti. L’evento musicale ebbe successo immediato, vista la bravura degli ospiti; pianisti di spiccato talento vincitori del Premio Pianistico Internazionale “Stefano Marizza”, organizzato dall’UPT e dall’Unione Italiana, in collaborazione con il Conservatorio “G. Tartini” e la Famiglia Marizza, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Musicisti affermati

Nel 2010, nel programma, oltre ai vincitori del Premio Marizza, vennero inserite anche formazioni da camera della Scuola del Trio di Trieste (oggi nota con il nome di International Chamber Academy di Duino) e nacque così la Rassegna di Giovani Talenti che, grazie anche al sostegno della Regione Autonoma FVG e al Ministero degli Affari Esteri italiano, portò a Rovigno straordinari concerti di esecutori affermati anche sulla scena internazionale, perfezionatisi presso il rinomato Trio di Parma.
Il giovane pianista ha aperto la serata con l’“Etude pour les arpeges composees” di Debussy, per proseguire con la “Ballata n.2 op.38” di Chopin e la “Sonata n.2 op.22” di Schumann.
Nella seconda parte del concerto, il musicista ventunenne friulano ha eseguito invece i preludi “Les terrasse des audiences du Clair de Lune”, “Ondine” e “Feux d’artifice” di Claude Debussy, quindi “Scherzo” di Chopin, per terminare con la “Sonata n.2” di Prokofiev.
Sebastiano Gubian ha cominciato lo studio del pianoforte all’età di 6 anni. È stato premiato a numerosi concorsi nazionali e internazionali, tra i quali, è risultato vincitore di due Primi premi nelle edizioni 2013 e 2014 del Concorso “J. S. Bach” di Sestri Levante, e di un Primo premio al Concorso “Crescendo” di Firenze.
Nel 2014 ha concluso il corso pre-accademico con il massimo dei voti presso il Conservatorio “J. Tomadini” di Udine. Attualmente frequenta il Triennio Superiore di I livello al Conservatorio “G. Tartini” di Trieste nella classe di Giuseppe Albanese. Durante gli studi si è perfezionato con D. Rivera, I. Russo, S. Gadjiev e ha seguito master con A. Lucchesini, R. Cappello e altri docenti di spicco. Il suo debutto come solista è stato nel settembre 2016 con l’Orchestra Filarmonici friulani, diretta da Alessio Venier, nel terzo concerto di Beethoven. Si è esibito sia all’estero (Slovenia, Lussemburgo) sia in Italia. Lavora anche nell’ambito della musica contemporanea e ha al suo attivo alcune prime esecuzioni assolute, tra cui “I dieci Tropi aporetici” di Alberto Patron e altre prime italiane, tra cui “Morphè” di Fabrizio Fontanot.

Formazioni cameristiche e cori

Suona regolarmente in formazioni cameristiche e collabora spesso anche con diverse formazioni corali. Come pianista e alla celesta, ha fatto parte dell’Orchestra giovanile “Città di Codroipo”, dell’Orchestra Sinfonica giovanile regionale “Musicainrete” e dell’Orchestra Nazionale dei Conservatori Italiani. Ha frequentato il Laboratorio di Composizione e arrangiamento M.T.V. Labs tenuto da Valter Sivilotti. Dal 2013 al 2016 ha diretto l’Orchestra del Liceo Classico “J. Stellini” di Udine, che ha condotto in vari concerti nella regione e all’estero e per la quale ha prodotto diversi arrangiamenti e orchestrazioni.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display