Il senso d’appartenenza ci lega gli uni agli altri

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Il senso d’appartenenza ci lega gli uni agli altri

Il sindaco Virginia Raggi e gli studenti romani concludono il viaggio della memoria alla SMSI «Dante Alighieri» e nella Comunità degli Italiani di Pola

POLA | “Un viaggio che consente ai ragazzi di conoscere il passato e capire chi eravamo e chi siamo; un viaggio che serve per capire e affrontare il presente, ma anche il futuro; un viaggio che permette di comprendere gli errori del passato e non commetterli mai più; un viaggio che serve a tutti per riannodare dei fili spezzati”. Lo ha dichiarato ieri la sindaca di Roma, Virginia Raggi, nel corso della visita alla Scuola Media Superiore Italiana “Dante Alighieri” di Pola, una delle diverse tappe del “viaggio della memoria” nei “luoghi del ricordo”, delle foibe e delle tragedie del confine orientale. Un percorso che assieme al primo cittadino della capitale italiana ha portato in Istria anche una cinquantina di ragazzi delle scuole superiori romane, interessati a scoprire e conoscere i luoghi dell’esodo, luoghi dove viveva e tutt’ora vive e opera la comunità italiana. Un desiderio di conoscenza e approfondimento che soltanto di recente trova risposte anche nei libri di testo e nelle aule scolastiche.

Conoscere il passato

“Il nostro obiettivo è riannodare i fili del ricordo per noi molto importante”, ha detto ancora Virginia Raggi, aggiungendo che essere consapevoli del passato aiuta a maneggiare il proprio futuro. “Comprendere e maneggiare il futuro è di vitale importanza, soprattutto in un momento complicato come quello che stiamo vivendo”, ha commentato poi il sindaco di Roma. Raggi ha quindi sottolineato che in questi due giorni trascorsi in Istria assieme ai rappresentanti della Comunità Nazionale Italiana ha avuto modo di riflettere e apprendere che gli italiani d’Italia danno per scontata la propria appartenenza, la propria italianità.

Il senso d’italianità

“Appartenenza e italianità che in Istria e nei luoghi del ricordo sono frutto di una scelta precisa, una scelta che spinge le famiglie italiane o miste di questo territorio ad abbracciare la cultura, la storia e la lingua italiana” ha rilevato, aggiungendo che questo senso d’appartenenza, questo senso di comunità deve essere la base su cui ricostruire, anche in Italia, il futuro, anche quello delle amministrazioni e delle istituzioni. “La comunità e il vivere civile e il vivere comune devono essere il collante che ci lega gli uni agli altri” sostiene la Raggi, che ha giudicato la visita alla SMSI di Pola l’incontro con i rappresentanti della CNI e dell’Istituto scolastico polese stesso, un’esperienza molto formativa sia per i ragazzi delle scuole romane che per lei stessa e il suo seguito.

Tolleranza e multiculturalità

Nel corso dell’incontro – al quale hanno partecipato anche il Console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri, l’assessore alla Persona, Scuola e Comunità solidale del Comune di Roma, Laura Baldassarre, il presidente dell’ANVGD di Roma, Donatella Schürzel, e tanti altri – non sono mancati i saluti e gli interventi della preside della “Dante Alighieri”, Debora Radolović, e del presidente dell’Unione Italiana, nonchè deputato della CNI e vicepresidente del Sabor, Furio Radin, che agli ospiti hanno presentato sia l’Istituto scolastico che gli aspetti multiculturali dell’Istria. “Una regione tollerante, multiculturale, aperta e…anche italiana”, ha evidenziato il presidente dell’UI.
L’ultimo degli appuntamenti iscritti nell’agenda di ieri si è svolto nella Comunità degli Italiani di Pola. Ad accogliere Virginia Raggi e la sua delegazione c’erano Fabrizio Radin, presidente della CI di Pola, Tamara Brussich, che ricopre l’incarico di presidente dell’Assemblea sia alla CI di Pola sia nell’Unione Italiana, Furio Radin, presidente dell’UI e Maurizio Tremul, presidente della Giunta esecutiva dell’UI. All’incontro hanno partecipato pure il Viceambasciatore italiano in Croazia, Daniele Borrelli, il Console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri, il presidente della Regione istriana, Valter Flego, il sindaco di Pola, Boris Miletić, il vicesindaco di Pola, Elena Puh Belci, e il presidente del Consiglio cittadino, Tiziano Sošić.

Dialogo con la CNI e l’Istria

L’incontro è stato un’ottima occasione per presentare al pubblico la CI di Pola, assieme a quella di Fiume uno dei sodalizi più numerosi della Comunità Nazionale Italiana. Al sindaco della capitale italiana sono state illustrate sia la storia sia i meccanismi che regolano le attività dell’Unione Italiana. Ma non soltanto. Miletić e Flego hanno infatti presentato Pola e l’Istria, una città e regione tolleranti, multiculturali e aperte. Aperte anche a una possibile collaborazione futura con Roma e con la Regione Lazio, che andrebbe ad aggiungersi alle altre regioni italiane (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Molise e Toscana), che assieme all’Istria portano avanti diversi progetti anche in ambito europeo. Ascoltate con attenzione le parole di tutti i presenti, il sindaco Raggi ha detto che questa visita all’Istria e alla CNI riapre una pagina che, purtroppo, si era interrotta diversi decenni fa. “Spero che questo nostro viaggio della memoria possa essere l’inizio di un lavoro paziente di ricucitura” ha detto la Raggi, che alla proposta del sindaco di Pola e del presidente della Regione di avviare entro breve una qualche forma di collaborazione ha risposto affermativamente.

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