«Garantire alle donne il diritto di scelta»

0
«Garantire alle donne il diritto di scelta»

POLA | La Legge sull’aborto continuerà ad assicurare a tutte le donne un diritto inviolabile, quello di poter fare una scelta, sempre e comunque, tesi vagliata da poco anche dalla Corte costituzionale. Come sappiamo, non ci sarà neppure un referendum su questo argomento in Croazia. L’interruzione di gravidanza è una scelta che compete esclusivamente alla donna. È quanto ha dichiarato alla stampa la presidente del Club delle donne della DDI (IDS), Sandra Ćakić Kuhar, dopo una tavola rotonda alla quale è stato invitato, ieri, il parlamentare dei Democratici, già ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, Mirando Mrsić. “La Legge sull’aborto volontario, ma anche su quello terapeutico, è in vigore dal 1974 e non si tocca nel senso del suo significato più intrinseco.
Ci è chiaro che è una legislazione che ha bisogno di nuova linfa nel senso della contemporaneità e modernità. Comunque sia, l’essenzialità sta nel sancire il diritto alle donne di sottoporsi a un’interruzione di gravidanza in una struttura sanitaria pubblica; di poter scegliere l’aborto volontario entro le 12 settimane di gestazione; e di non dover subire colloqui preparatori di nessun genere, con nessun tipo di consigliere o parroco” ha precisato Mrsić. Il quale ha detto ancora che gli ospedali e le cliniche devono sapere quanti sono gli obiettori di coscienza tra il loro personale medico e infermieristico, predisponendo così il servizio qualora ce ne fossero troppi per un trattamento medico e un’assistenza immediati.
Alla tavola rotonda, alla quale hanno partecipato anche la vicepresidente del Club delle donne dietine, Helga Može, i membri della Presidenza dello stesso Club, Elena Puh Belci e Ana Pernić, nonché la ginecologa e ostetrica polese, Mirela Markanović Mišan, si è parlato in maniera altrettanto capillare della Legge sulla procreazione medicalmente assistita, per le cui varianti di legge si sta battendo l’opposizione al governo. 

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display