Finanziamento delle associazioni CNI Dev’essere superata la logica dei bandi

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Finanziamento delle associazioni CNI Dev’essere superata la logica dei bandi

FIUME | Hanno suscitato grande attenzione e interesse nell’ambito della Comunità nazionale italiana le dichiarazioni rilasciate dal governatore Massimiliano Fedriga sui contributi che il Friuli Venezia Giulia destinati alla minoranza in Croazia e Slovenia. Fedriga ha lasciato intendere che sia necessario pensare alla riformulazione delle modalità di finanziamento della CNI alla quale va garantito il funzionamento ordinario. “Posso capire la logica dei bandi rispetto a dei progetti che possono essere utili o meno utili. Però è indispensabile assicurare innanzitutto il funzionamento ordinario, perché se viene a mancare la vita quotidiana dell’associazione non ci possono essere neppure i progetti, per quanto belli essi siano. Ho dato, per quanto di mia competenza, indicazioni all’Università Popolare di Trieste affinché si vada in questa direzione”, ha sottolineato il governatore nel corso della conferenza stampa seguita agli incontri avuti a Lubiana, imperniati sul rafforzamento della collaborazione tra Slovenia e Friuli Venezia Giulia.

Abbiamo pertanto contattato il presidente dell’Unione Italiana, Maurzio Tremul, per chiedergli un commento sui recenti incontri che il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia ha avuto a Lubiana con il Capo dello Stato Borut Pahor e il vicepremier e ministro degli Esteri sloveno Miro Cerar, e sulle importanti aperture di Massimiliano Fedriga nei confronti della CNI. “È stata una visita molto importante – ha sottolineato in apertura Tremul –, perché ogni incontro tra Italia e Slovenia, in questo caso tra FVG e Slovenia, ma lo stesso vale per la Croazia, in cui si parla dei rapporti bilaterali e si affrontano anche le tematiche delle minoranze assume un grande rilievo. Così come è stata ampiamente affrontata la questione della Comunità nazionale slovena in Italia per quanto riguarda alcuni aspetti da risolvere, che sono quelli legati alla rappresentanza garantita al Parlamento italiano, al Consiglio regionale e altri, sarebbe giusto che nei prossimi incontri venisse anche posta la questione delle problematiche della CNI in Slovenia, dove noi abbiamo un grosso problema per quanto riguarda i finanziamenti ai Programmi di Radio e TV Capodistria, l’attuazione del bilinguismo, le scuole, ecc. Quindi giusto sarebbe che gli interlocutori di entrambe le parti mettessero sul tappeto le questioni di tutte e due le Comunità nazionali.

Incontro con Roberti

“Detto questo – ha proseguito Tremul – ho letto la risposta che il presidente Fedriga ha dato a una precisa domanda. Possiamo ritenerci ampiamente soddisfatti delle considerazioni fatte, perché quando dichiarato dal presidente Fedriga va nella direzione di quanto lui stesso ci aveva detto lo scorso anno nell’incontro che avevamo avuto nel corso della campagna elettorale. È estremamente rilevante il fatto che abbia dato indicazioni all’UPT, per quanto riguarda i mezzi della Regione FVG, di non ricorrere alla logica dei bandi, o meglio all’illogica, deleteria e nefasta metodologia dei bandi che la scorsa gestione dell’UPT ha voluto applicare per il 2018, arrecando non soltanto disagi, ma anche danni alla CNI, alle Comunità e alle scuole in primo luogo. Si tratta in un certo qual senso di ciò che noi ci attendavamo. In questi mesi abbiamo interloquito con la Regione su questo punto, sia nell’incontro avuto con l’assessore Roberti in settembre, sia nelle altre occasioni di comunicazione. Stiamo attendendo a breve l’incontro proprio con Roberti per affrontare le questioni aperte che riguardano la CNI, il sostegno della Regione alla minoranza in Croazia e Slovenia, le modalità di finanziamento e le metodologie da seguire. Avremo modo di ragionare con la Regione FVG sul percorso da seguire, il tutto a beneficio della CNI”.

Un grazie a Fedriga

Il presidente Tremul ha poi voluto ribadire i ringraziamenti a Massimiliano Fedriga: “Ringrazio il presidente Federiga per questa presa di posizione, lo ringrazio sentitamente. Lo ringrazio anche per il lavoro che ha fatto anche a Roma per il sostegno all’editoria delle minoranze linguistiche in Italia e quella della Comunità italiana in Croazia e Slovenia. Si tratta di passi importanti che il governatore e la Regione hanno fatto, per cui credo che ora possiamo guardare con maggiore serenità e fiducia al futuro. Possiamo in qualche modo tirare una linea, nel senso che ci eravamo prefissati qualche mese fa un obiettivo immediato e fondamentale che era quello del rifinanziamento della legge 73 con un possibile aumento delle risorse anche per quanto concerne il Piano permanente. Tutto ciò l’abbiamo ottenuto. Mi sono impegnato moltissimo in prima persona, insieme a Marin Corva e all’intera Unione. Abbiamo ottenuto un importantissimo risultato. La conferma da parte del presidente Fedriga di quanto detto in campagna elettorale, in merito al fatto che verranno individuate nuove modalità di erogazione delle risorse per la CNI, che supereranno la logica dei bandi, va nella direzione di ridare stabilità e certezza per il funzionamento delle nostre Comunità, scuole e istituzioni. L’altro obiettivo che dobbiamo raggiungere ora è pertanto quello di dare stabilità e certezza di finanziamento alla CNI”.

Attivi consultivi

Alla domanda se verrà affrontato questo argomento pure durante la terza riunione ordinaria dell’Attivo consultivo dei presidenti delle Comunità degli Italiani in programma la prossima settimana a Verteneglio, il presidente Maurizio Tremul si è detto “convinto di sì”. “Sia nell’Attivo delle Comunità che in quello delle scuole daremo un informazione su quello che è stato fatto in questi mesi per il rifinanziamento della ’73, del Piano permanente, del sostegno della Regione FVG. Potremo dare alle Comunità ampie rassicurazioni sul sostegno che l’Italia fornirà alla CNI sia a livello dello Stato che della Regione e sui risultati che abbiamo portato a casa. Andremo a discutere serenamente con Comunità e scuole forti di questi grandi risultati”, ha evidenziato Tremul.

Seggio garantito al Parlamento

Infine abbiamo chiesto al presidente dell’UI un commento su un’altra apertura di Fedriga che si è detto favorevole anche a una rappresentanza della minoranza slovena nel Parlamento di Roma svincolata dai partiti, rilevando che “garantire un seggio al Parlamento sarebbe un grande atto di civiltà, un atto che guarda al futuro”. “La mia posizione è chiara da tempo: non sta a noi italiani di Croazia e Slovenia indicare quali siano le soluzioni per quanto riguarda la rappresentanza parlamentare e regionale della Comunità slovena in Italia, ma dev’essere quest’ultima ad articolare delle proposte. C’è stato un dibattito all’interno della Comunità che è durato per anni e che ultimamente ha individuato nella rappresentanza garantita la strada giusta per assicurare la presenza in Parlamento. Se la Comunità nazionale slovena in Italia ritiene che sia questa la strada giusta per soddisfare e realizzare i propri diritti, noi non possiamo che sposare questa tesi, sostenerla e auspicare che il governo, il Parlamento e il Consiglio regionale individuino formule giuridiche tali da contemplare la realizzazione di questa richiesta. D’altro canto noi abbiamo rilevato, nelle comunicazioni fatte a Roma in questi anni, l’esigenza di risolvere tale questione. Nell’ambito del nostro impegno a favore dell’editoria italiana all’estero, abbiamo anche sostenuto la necessità di arrivare a una soluzione positiva per la stampa delle minoranze linguistiche come il Primorski Dnevnik, il Novi Matajur, ecc. Quindi anche per quanto concerne l’argomento precedente auspichiamo e chiediamo alla nostra Nazione Madre di individuare quelle formule giuridiche che consentano di soddisfare la richiesta che la Comunità nazionale slovena sta legittimamente portando avanti. Ringrazio il presidente Fedriga per il sostegno dato alla soluzione di questo problema”, ha concluso il presidente dell’Unione italiana.

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