Fallisce il referendum

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Fallisce il referendum

LUBIANA
È fallito il referendum abrogativo sulla legge per il finanziamento del secondo binario sulla tratta ferroviaria Capodistria-Divaccia. All’appuntamento con le urne si è presentato ieri appena il 14,90 per cento degli aventi diritto (dato definitivo ufficioso), mentre per raggiungere il quorum necessario i “no” avrebbero dovuto essere almeno il 20 p.c. di tutti gli iscritti all’elenco elettorale, ossia 340mila elettori. Stilato dal governo e approvato dal Parlamento lo scorso anno, il documento è stato attaccato dall’opposizione, da gruppi di esperti e da varie iniziative civiche. Al centro dell’aspro confronto l’ammontare delle spese per l’ammodernamento della ferrovia, che conduce dal Porto capodistriano al centro del Paese e poi verso il Centro Europa. La stima di oltre un miliardo di euro per la realizzazione del progetto è sembrata spropositata, nonostante il complesso tracciato da coprire, con numerose gallerie e un forte dislivello dal mare all’altipiano carsico. In settembre un analogo referendum aveva visto prevalere i sostenitori della legge in questione, ma il fronte del “no” aveva presentato ricorso. La Corte costituzionale lo aveva accolto spiegando che il governo si era ritagliato una posizione privilegiata nella campagna referendaria, pagata con mezzi pubblici. Dopo l’insuccesso di ieri i circoli che contestano il progetto governativo annunciano nuovi ricorsi, poiché la data sarebbe stata inadeguata per la consultazione referendaria. A loro avviso sarebbe stato più equo abbinare il referendum alle elezioni politiche in programma il 3 giugno prossimo, quando l’affluenza sarebbe stata molto più alta. Le sorti del nuovo binario Capodistria-Divaccia dipendono ora dalle possibilità che l’Esecutivo dimissionario di Lubiana avrà di avviare i lavori e sbloccare i mezzi europei riservati a questo scopo e congelati dall’Unione europea. Resta ferma la convinzione di tutti in Slovenia che lo scalo portuale e l’economia nazionale in generale hanno bisogno di un collegamento su rotaia più rapido dalla costa verso l’interno.

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